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Friuli Venezia Giulia: bando da 3 milioni di euro per videosorveglianza nelle scuole e strutture socio-sanitarie

21/10/2019

MILANO - La Regione Friuli Venezia Giulia, sempre molto attenta alle esigenze di sicurezza dei suoi abitanti, metterà a disposizione dei Comuni per l’installazione di telecamere nelle scuole e nelle strutture socio sanitarie per anziani e disabili la somma di 3 milioni di euro. 

Nell’avviso pubblico sono definiti i criteri e le modalità per l’assegnazione delle risorse con le quali posizionare impianti di videosorveglianza a circuito chiuso e per l’acquisto di apparecchiature per la conservazione delle immagini.

A beneficiare dei fondi saranno i Comuni, che potranno installare gli impianti nelle strutture socioeducative per la prima infanzia, sia pubbliche sia private, nelle scuole dell’infanzia statali e non statali, oltre che nelle strutture sociosanitarie e socioassistenziali sia per anziani sia per persone con disabilità, tanto pubbliche che private.

La suddivisione dell'importo

In maggiore dettaglio: 1 milione di euro sarà destinato agli ex quattro capoluoghi di Provincia, in considerazione della dimensione territoriale, della popolazione e del numero delle strutture. Il 50 per cento di questa cifra è destinato a Trieste, il 25% a Udine e il 12,5% a Pordenone e Gorizia.

I rimanenti comuni della Regione si spartiranno altri 2 milioni di euro. Di questi, la metà è riservata all'installazione nelle scuole per l’infanzia e prima infanzia, il 25 per cento alle strutture per anziani e la parte rimanente è destinata alle strutture socio sanitarie e socio assistenziali per persone disabili. In questo caso il riparto prevede un importo massimo finanziabile pari a 15mila euro nel caso in cui le strutture comunali interessate siano 2, per passare a 30mila euro (da 3 a 5 strutture), 50mila euro (da 6 a 9), 60mila euro (da 10 a 12) e 70mila uro (oltre 12).

Entro venti giorni dal momento della pubblicazione dell’avviso sul Bollettino ufficiale della Regione, i Comuni interessati sono tenuti a trasmettere, via Pec al Servizio regionale competente in materia di politiche di sicurezza, la domanda sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante dell’ente richiedente. In seguito, entro trenta giorni, il direttore del Servizio competente provvederà, con decreto, al riparto delle somme disponibili a bilancio tra i Comuni che presentano domanda di finanziamento e alla contestuale concessione.

Le strutture che si doteranno di questi impianti per la sicurezza dei loro ospiti potranno acquisire un riconoscimento di qualità.  

 

(Fonte: www.triesteallnews.it)



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