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Cloud, dati e network nel sondaggio IHS Markit: necessarie policy di sicurezza

27/09/2019

MILANO – Negli ultimi 15 anni, lo sviluppo del cloud ha rappresentato uno dei momenti di maggior convergenza tra tecnologie e forme di comunicazione, al punto che oggi è possible affermare che questo sviluppo ha trasformato l’economia globale in modo simile a quanto già successo con l’avvento degli smartphone e dei dispositivi IoT

Stando ai dati di un recente sondaggio condotto da HIS Market, sponsorizzato da Fortinet, l'infrastruttura, le applicazioni e i dati si spostano di continuo dai network fisici on-premises al cloud pubblico/privato. Tutto questo accade mentre le aziende sono ancora impegnate a capire in quali aree e con quale modalità adottare questo strumento.

Il multi-cloud, una realtà

Delle 350 aziende analizzate, il 74% ha spostato un’applicazione nel cloud pubblico e poi, per diverse ragioni, ha deciso di ritornare all’infrastruttura cloud privata oppure on-premises. Questo non significa che abbiano invertito tutte le implementazioni cloud, bensì che si stanno trovando ad affrontare situazioni che richiedono una flessibilità bidirezionale. Il 40% degli intervistati ha evidenziato come, in alcuni casi, i cloud deployment che sono stati trasferiti nell’infrastruttura aziendale erano stati inizialmente pianificati come temporanei.

Questo potrebbe essere dovuto a diversi fattori, come ad esempio la necessità di creare un'infrastruttura momentanea durante la transizione IT che nasce da una fusione oppure da un’acquisizione. Ci sono tuttavia molte altre motivazioni che potrebbero essere alla base di tale trasferimento: le preoccupazioni per la sicurezza, la necessità di gestire i costi, le scarse prestazioni nel cloud, il cambiamento delle normative, lo sviluppo di nuove applicazioni e le evoluzioni tecnologiche.

Pianificare per cambiare

I costanti cambiamenti e le evoluzioni stanno mettendo la maggior parte delle aziende nelle condizioni di operare in un ambiente multi-cloud dinamico. Le imprese che spostano applicazioni e altre risorse nel cloud, nonchè i provider tecnologici che le supportano fornendo infrastrutture, management e security, devono fare i conti con questa realtà. Ne consegue che debbano creare prodotti e servizi tenendo conto di questa flessibilità e dinamicità e che il fattore “sicurezza” sia fondamentale e mai da trascurare.

Filippo Monticelli, Regional Director Italy di Fortinet: “Per sfruttare appieno tutte le potenzialità del cloud, le aziende devono assicurarsi che gli strumenti e le tecnologie che utilizzano siano adeguati, garantiscano la capacità di automatizzare le operazioni e una buona visibilità in tutti gli ambienti. Questo significa che le imprese dovrebbero  poter operare in una varietà di ambienti cloud pubblici e privati, oltre che nei network fisici on-premises. Mentre lo spostamento di applicazioni e servizi DevOps tra ambienti cloud è semplice e diretto, la sicurezza può rappresentare certamente una sfida.”

La sicurezza, una priorità

La prima tra le sfide da affrontare è il dover identificare chi si occupa della sicurezza, nel caso in cui l’infrastruttura sia vittima di un attacco cyber. Quando è stato chiesto agli intervistati  quali fossero i fattori che li hanno spinti a spostare nuovamente le applicazioni nelle proprie infrastrutture, le due risposte più comuni – date dal 52% del campione rappresentativo del sondaggio  – sono state la performance e la security. Punti fondamentali nella nuova economia digitale devono quindi essere la necessità di adottare una strategia di sicurezza integrata, visualizzare e gestire i dispositivi e le policy di sicurezza nell'intera rete distribuita.  

 



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