Cybersecurity, risorse carenti e team esausti: si affacciano nuove soluzioni

Basingstoke (UK) – Le soluzioni di sicurezza adottate sono realmente efficaci al fine di proteggere la tua organizzazione dalle quotidiane minacce informatiche? La risposta emersa dall’indagine “The Cyber Security Evolution: From Point Products To Autonomous Security”, condotta da Censornet – fornitore di prodotti, servizi e soluzioni di sicurezza cloud automatizzata – è chiara: il  79% dei professionisti ritiene che le risorse a disposizione non siano sufficienti per gestire le minacce con efficacia, ogni giorno.

Basata sulle interviste a oltre 300 professionisti senior di sicurezza informatica, il report fornisce a chi si occupa di cybersecurity e IT un quadro delle sfide che si devono affrontare. In particolare, esplora le ragioni per cui i team versano in uno stato di “stanchezza informatica”, coinvolti in una lotta senza quartiere contro gli attacchi cyber, tra la pletora di dispositivi di sicurezza e il sovraccarico di allerte. Stare sempre un passo avanti agli aggressori è un compito pressoché impossibile per le organizzazioni di oggi: il panorama delle minacce continua ad ampliarsi senza controllo e la stratificazione dei prodotti di sicurezza ha generato il vasto fenomeno della “cyber-fatica”.

Un aspetto di particolare interesse messo in evidenza dal report è che le difese autonome stiano cambiando l’andamento del mercato nell’anno in corso. L’86% degli intervistati ritiene che la propria organizzazione trarrebbe vantaggio dall’adozione di un sistema di sicurezza autonomo, definito da Censornet come “un sistema di sicurezza autogestito (self-governing) che opera attraverso dispositivi tradizionalmente isolati e reagisce autonomamente per proteggere da eventuali attacchi e prevenirli, in tempo reale”.