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Droni e 3D per la sicurezza delle infrastrutture critiche

25/01/2019

MILANO - La gestione delle emergenze e degli interventi per la messa in sicurezza di ambienti ad alto rischio, come le centrali di alta e media tensione, ha spinto i maggiori player a creare modelli e protocolli di intervento sempre più esclusivi ed efficaci. Il caso che vogliamo portare in evidenza è stato concepito da Enel e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Il sistema, grazie a un simulatore 3D wearable, ricrea - con un altissimo standard di veridicità - scenari complessi finalizzati al training per la messa in sicurezza, l’esercizio e la manutenzione degli impianti di generazione. Questi visori 3D, indossati dagli studenti, permettono di apprendere anticipatamente immagini e comportamenti corretti in caso di allarme e di testare possibili difficoltà durante le procedure operative anche in condizioni limite.

Lo scopo principale di questi nuovi modelli di addestramento è quello di aumentare il senso di responsabilità, acquisire e rendere maggiormente consapevoli dei rischi legati all’esecuzione delle singole operazioni. Per il formatore, dunque, è possibile massimizzare la condizione di rischio dell’intervento che si vuole riprodurre, senza pericolo alcuno per l’addetto che si trova in una situazione immersiva tridimensionale, frutto di numerosi controller e sensori di movimento.

L'articolo di Pierdavide Scambi (Studio Scambi Vicenza) intende far riflettere il lettore su come il mondo della tecnologia di visione e della realtà aumentata si integrino con gli impianti di sicurezza fisica nel mondo delle Infrastrutture Critiche, nello specifico per quanto concerne le Smart Grid e Water Utilities, sia nella formazione che nell’operatività quotidiana. Verranno analizzati alcuni casi concreti, ad esemplificazione del tema.

Il link: https://www.secsolution.com/articolo.asp?id=673

 

    

 

 

    



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