I nuovi scenari impongono un momento di riflessione sulla nostra capacità di trovare il giusto equilibrio tra la sfera lavorativa e quella privata. Il termine per definire questo delicato algoritmo è “Work-life balance”, concetto nato negli anni 70 in Gran Bretagna e tornato in voga, per riassumere il concetto di pacifica convivenza tra l’ambito professionale e quello privato.
Gli anni 90 avevano fatto credere che sull’altare del benessere potevano essere sacrificati famiglia ed affetti personali senza conseguenze, incoraggiando imprenditori e manager a lavorare a ritmi impressionanti, arrivando a dare la disponibilità completa all’azienda fino a sette giorni su sette, spesso con conseguenze gravi per la salute. Ma deve proprio essere necessario arrivare a confrontarsi con un problema di salute o con lo sfacelo familiare? Qual è la priorità per mantene l’equilibrio tra vita privata e lavoro?
Marco Biagi - Sales Manager e formatore 4humans.it, autore del libro “Appunti di un commesso viaggiatore”, approfondisce il tema nel suo articolo.
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