venerdì, 19 aprile 2024

Interviste

Beta Cavi alla conquista dell’America Latina

A colloquio con Andrea Francesco Moneta, Responsabile Commerciale & Marketing Italia di Beta Cavi

23/06/2015

Dall’Italia al Brasile e dintorni, con un chiaro obiettivo in testa: diventare il punto di riferimento di cavi ed accessori per la sicurezza, anche in America Latina.Pensa in grande il management di Beta Cavi, una realtà tutta italiana, sul mercato da quarant’anni, che nel segmento dei cavi ha un indiscusso ruolo di primo piano ed è al top per redditività. Delle prospettive di sviluppo di Beta Cavi – e più in generale del settore sicurezza –  e dei valori dell’azienda, parliamo con il responsabile commerciale & marketing,  Andrea Francesco Moneta

Ing. Moneta, veniamo subito a due aspetti centrali della vostra attività: formazione ed innovazione. 

Sì, in effetti “formazione” ed “innovazione” sono due sostantivi molto rappresentativi del nostro DNA, ci caratterizzano e marcano la distanza tra noi e la concorrenza. Investiamo moltissimo nella formazione, ragione per cui siamo molto attenti e attivi nella divulgazione di aggiornamenti normativi su più livelli e in settori differenti, tra cui automazione industriale, antincendio e videosorveglianza.

In media organizziamo più di 60 eventi all’anno, con un’utenza di oltre 10.000 partecipanti; spaziamo da eventi esclusivamente normativi, in quanto membri dei gruppi di lavoro, ad altri prettamente tecnici, finalizzati ad aggiornare e sensibilizzare l’utenza riguardo alle nuove tecnologie.

L’innovazione è il carburante delle nostre attività: senza innovazione non avremmo modo di interloquire con gli addetti del settore ed essere propositivi.

Con il team interno di “Ricerca e Sviluppo” e grazie alla collaborazione con i più grandi produttori di apparati, Beta Cavi è sempre in prima linea sul fronte dell’innovazione. Quali e quanti investimenti richiede mantenere questo ruolo?

Meglio parlarne con dati alla mano: investiamo poco meno del 10% del nostro fatturato annuo in ricerca e sviluppo e il 75% del nostro giro di affari deriva da prodotti sviluppati nell’ultimo quinquennio. Collaboriamo con i più noti produttori di apparati, tra cui FAAC, Bosch Security Systems, Samsung Techwin, Hikvision, Siemens, Bose ecc. Il binomio “apparato e componente passivo” è una formula vincente, in quanto il cavo deve essere affidabile e performante sia dal punto di vista elettrico e trasmissivo, sia dal punto di vista meccanico. Al cavo spetta l’onere della prova, ovvero garantire il massimo delle performance, mantenendo il circuito in servizio per il maggior tempo possibile.

Quali sono, a suo avviso, i trend più interessanti nel settore della videosorveglianza?

Stiamo assistendo ad un riscatto delle tecnologie analogiche nei confronti dei sistemi IP. Da qualche tempo il formato Full HD è fruibile anche con tecnologia tradizionale; questo fenomeno è frutto di un intensissimo lavoro di ricerca e sviluppo che fa presagire un futuro ricco di novità. In questo processo siamo molto coinvolti, in quanto testiamo le performance dei nostri cavi con le nuove tecnologie, ancora prima che queste vengano immesse sul mercato, al fine di fornire indicazioni attendibili a produttori ed installatori.

Ritiene che il mercato italiano sia in linea con quanto succede all’estero o qui ha osservato dinamiche diverse?

Ci sono molte similitudini. Confrontandomi spesso con i colleghi su questi temi e facendo interscambio di informazioni, in linea di massima notiamo come le direzioni che prendono i mercati siano le stesse; cambiano solo le problematiche commerciali e le percentuali di penetrazione del mercato di una tecnologia piuttosto che un’altra.

La vostra società è in forte espansione anche a livello internazionale. Quali obiettivi di ampliamento o consolidamento vi prefiggete e in quali mercati?

Esportiamo in 24 paesi e da pochi mesi siamo presenti anche in Brasile con un’unità commerciale. Il progetto è molto ambizioso, dal momento che ci siamo prefissati di diventare il punto di riferimento di cavi ed accessori per la sicurezza anche in America Latina. Crediamo molto alla “Soluzione Innovativa”, siamo ottimisti e abbiamo tutte le carte in regola per raggiungere l’obiettivo sul medio-lungo periodo.

Come si conciliano i concetti di “Ricerca e sviluppo” e “soluzioni innovative” cui lei fa riferimento con le politiche di prezzo dettate dal mercato? Non le sembra una contraddizione?

A prima vista potrebbe sembrarlo, ma le due cose vanno esattamente di pari passo. Consideri che i cavi, benché incidano mediamente meno di un 5% del valore di un impianto, in realtà sono il prodotto più oneroso da sostituire in caso di malfunzionamento. Questa è una considerazione che non fanno in molti; se l’utente finale sapesse che, spendendo poco di più, potrebbe ottenere l’installazione di un prodotto di qualità, non esiterebbe a richiederlo.

Non dimentichiamo che il progredire della tecnologia comporta un adeguamento delle performance dei cavi e che l’utilizzo di un cavo specifico per una determinata applicazione, anziché l’impiego di un prodotto standard, mette l’installatore al riparo da problematiche come guasti, interferenze, degrado del segnale trasmesso e altri problemi dovuti alla non compatibilità tra linee e sistemi.

In definitiva, il segreto sta nell’utilizzare un prodotto appositamente sviluppato anziché cercare di adattarne un altro. La qualità del professionista si evince soprattutto da questo: dalla sua capacità di distinguere e selezionare il fornitore più idoneo.

Avete introdotto qualche nuovo prodotto nel 2015?

Assolutamente sì. Ogni anno cerchiamo di concretizzare e mettere a frutto l’intenso lavoro svolto dal nostro team di ricerca e sviluppo. In questi mesi stiamo infatti presentando ARM®, una nuova gamma di cavi realizzati con armatura in acciaio inox AISI 304, progettati per assicurare il mantenimento dei requisiti tecnici e meccanici di sicurezza del sistema in contesti ambientali ostili o dove agenti chimici o ambientali possono interferire o modificare l’integrità della linea di interconnessione.

Lo sviluppo di questa nuova famiglia – composta da UTP5, UTP6, cavi per sistemi di allarme, cavi resistenti al fuoco ecc.– garantisce la soluzione ideale per l’installatore, assicurando il mantenimento delle caratteristiche meccaniche e prestazionali nel tempo, indipendentemente dalle condizioni ambientali e di posa in cui ci si trova ad operare.

Qualche anticipazione per il 2016?

Abbiamo mire nel settore industriale, in particolare dell’automazione. Anche in questo caso, stiamo lavorando con i principali player del settore per capirne le esigenze, sviluppare e presentare dei prodotti innovativi e tecnologicamente evoluti.

http://www.betacavi.com/

 

 



Tutte le interviste