martedì, 8 ottobre 2024

Interviste

Dal broadcast al TVCC, all'intrusione... passando per il nebbiogeno. Tutto su Microvideo

Intervista a Ivo Cataldi, titolare di Microvideo

Dal broadcast al TVCC, all'intrusione... passando per il nebbiogeno.  Tutto su Microvideo
23/10/2013

Fondata nel 1982, Microvideo si è da subito posta l’obiettivo di sviluppare apparecchiature audio video sia per il settore broadcast che per la sicurezza – due settori che, pur molto diversi, sono accomunati dalla gestione e dal trattamento del segnale video. Nel tempo, il costante investimento in ricerca e sviluppo ha consentito di accumulare un considerevole know-how che ha consentito all’azienda di rafforzare la propria posizione nel mondo della sicurezza. Oggi Microvideo ha messo a punto una soluzione che, integrando il nebbiogeno alla tecnologia antintrusione, rappresenta una novità assoluta per il mercato. Ne abbiamo parlato con il titolare Ivo Cataldi.

 

Microvideo ha da poco compiuto trent’anni. Quali sono i risultati di cui siete più fieri?

Sono stati trent'anni di attività molto gratificanti, perché abbiamo conseguito risultati e traguardi a volte anche insperati, vista la dimensione aziendale. Siamo nati con un indirizzo fortemente orientato al broadcast ma, man mano che la videosorveglianza assumeva una rilevanza di mercato sempre più interessante, ci siamo “esposti” anche in questo settore, del quale al principio ci eravamo interessati solo marginalmente. Per il TVCC abbiamo sviluppato telecamere a tubo vidicon, commutatori ciclici, distributori, quadrivisori, multiplexer, matrici e videoregistratori digitale, nonché software di centralizzazione e trasmissione immagini su linea telefonica PSTN. 

Nella sicurezza, l'ultimo nato è il sistema antintrusione Synergy, sistema integrato video sicurezza e nebbiogeno Synergysmoke.
 

In che misura l’esperienza maturata nel settore broadcast vi ha aiutato a mettere a punto soluzioni efficaci per la sicurezza?

L'esperienza nel broadcast è stata veramente importante per gli elevati standard qualitativi imposti dal settore. Anche se le matrici audio video svolgono delle funzioni semplici, hanno esigenze importanti sul piano della qualità. La tvcc aveva ancora una tecnologia in bianco e nero quando nel broadcast si utilizzava già da tempo il colore. La differenza era abissale, per cui abbiamo potuto sviluppare i primi apparati per TVCC senza difficoltà di alcun tipo. Con il tempo è arrivato il colore, e abbiamo potuto sfruttare tutta l'esperienza pregressa maturata negli anni precedenti.

 

Quanto hanno contato, per il vostro successo, gli investimenti in ricerca e sviluppo?

Microvideo è un'azienda che ha nella tecnica il proprio punto di forza: abbiamo infatti un reparto di ricerca e sviluppo adeguato alle esigenze del mercato come ai nostri obiettivi. L'investimento continuo nella ricerca e il continuo aggiornamento tecnologico hanno permesso il raggiungimento di traguardi importanti. Gli investimenti effettuati negli ultimi tre anni – in netta controtendenza rispetto all'andamento dell'economia nazionale – dimostrano che la nostra azienda crede fortemente nella potenzialità della ricerca e nello sviluppo di prodotti Made in Italy.

 

Prima ha accennato a Synergy, un prodotto che reinventa l’antintrusione, integrandola con il nebbiogeno. Come è nata questa idea e quali riscontri state ottenendo?

L'investimento necessario a sviluppare la linea antintrusione Synergy è stato molto impegnativo, per cui abbiamo cercato di individuare delle possibili applicazioni per valorizzare al meglio la potenzialità del progetto. A seguito di indagini effettuate tra i nostri clienti, abbiamo individuato due prodotti che potevano utilizzare quanto già sviluppato per Synergy. Sono così nati il nebbiogeno e il sistema di videoregistrazione con la centrale antintrusione integrata.
I riscontri sono stati buoni per entrambe le applicazioni, ma il nebbiogeno è sicuramente in vantaggio in quanto rappresenta una novità assoluta per il mercato.

 

Oltre a Synergy, quali sono gli altri prodotti di punta della vostra gamma?

Oggi, in Italia, proponiamo anche gli avvisatori GSM nella versione “apricancello” o “antijammer”. E, da molto tempo, offriamo i videoregistratori a parete della serie WALL, che ora si sono arricchiti delle versioni IP.

 

Vedete più potenzialità di sviluppo nella videosorveglianza o nell’antintrusione?

Se parliamo di profitti sicuramente più nell'antintrusione, ma se parliamo di numeri nella videosorveglianza c'è sicuramente un “movimento” maggiore. La crescita è importante soprattutto nella tecnologia digitale HD-IP.

 

Siete tra i pochi produttori italiani apprezzati anche all’estero. Quali mercati che vi stanno premiando di più? Quanto pesa oggi l’export sul vostro fatturato?

Attualmente abbiamo rapporti con Spagna, Nord africa e America latina, e stiamo cominciando a organizzarci per ritornare sui mercati del Nord Europa, dove un tempo eravamo presenti.
Il nostro fatturato estero oggi supera di poco il 10% del totale, ma intendiamo investire molto in questa direzione.

 

Vedete all’orizzonte qualche nuova importante tappa evolutiva nel campo della security?

L'evoluzione ed il perfezionamento di quello che già esiste è la norma.
La velocità con cui si evolve la tecnologia lascia comunque presagire che qualche novità di rilievo possa sicuramente essere possibile.

 

Avete qualche novità in serbo per il 2014?

Abbiamo iniziato a sviluppare software per alcuni tipi di centralizzazioni integrate di sistemi di sicurezza… Ma non vogliamo fare annunci ufficiali prima che i prodotti siano pronti.

 

www.microvideo.eu



Tutte le interviste