Sempre più rappresentativa e in crescita rispetto alle precedenti edizioni, SICUREZZA 2019 (13-15 novembre, Fiera Milano, Rho) si fa interprete dei cambiamenti che stanno mutando profondamente l’approccio alla security, in un intreccio sempre più stretto tra tecnologia e professionalità in tutta la catena del valore, e nell’integrazione tra sistemi diversi, che è tratto distintivo dell’evoluzione in corso.
Del ruolo della manifestazione e della sua capacità attrattiva sul mercato interno e internazionale, che fa di SICUREZZA un “appuntamento importante e ben posizionato sia rispetto alle aziende espositrici sia rispetto alle attese dei professionisti”, parliamo con Simona Greco, Direttore Manifestazioni di Fiera Milano.
Come si presenterà ai visitatori la prossima edizione di SICUREZZA? Quali le novità più significative rispetto alle edizioni precedenti?
La prossima edizione di SICUREZZA si svilupperà su quattro padiglioni e vedrà la contemporaneità di Smart Building Expo, alla sua seconda edizione, per offrire una visione ancora più completa e trasversale delle tecnologie legate alla building automation, coniugate in modo sempre più stretto con quelle del mondo security attraverso l’evoluzione del digitale.
In manifestazione ci sarà spazio per i comparti che sono da sempre presenti: videosorveglianza, sistemi antintrusione e antincendio. Maggiore sarà però la caratterizzazione merceologica: così, per esempio, un intero padiglione sarà dedicato a controllo accessi e sicurezza passiva. Non mancheranno, poi, aree tematiche come quelle dedicate ai droni e alla cybersecurity, che metteranno a disposizione novità tecnologiche ma anche know how, grazie a incontri di formazione mirati. Certamente, quindi sarà una manifestazione completa, ricca di spunti e in linea con le attese dei visitatori.
Qual è il leit motiv del palinsesto formativo e congressuale che integrerà la vetrina espositiva?
Numerosi eventi formativi saranno certificati e questo garantirà ai professionisti di fare tesoro di questi incontri sia grazie ai contenuti di interesse, sia perché si tratterà di strumenti di aggiornamento ufficialmente riconosciuti e certificati. Credo che questo, insieme alla grande attualità delle tematiche trattate – dalla sicurezza urbana alle nuove normative, fino ai nuovi approcci tecnologici – consentirà agli operatori di trovare nella manifestazione un vero valore aggiunto.
La configurazione 2019 di SICUREZZA è fortemente improntata alle sfide più impegnative e stimolanti degli ultimi anni per il settore security. Quali saranno a suo avviso quelle che più orienteranno il settore?
Stiamo assistendo a un progressivo sviluppo della digitalizzazione, che entra in tutti i comparti tecnologici della security, favorendo l’integrazione di sistemi e rendendo ogni fase della filiera importante come mai prima d’ora, dalla progettazione del prodotto a quella del sistema applicato, fino alla sua installazione e manutenzione.
Proprio quando si assiste a una sempre più progressiva evoluzione dei sistemi, tecnologia e “fattore umano” diventano sempre più connessi: la professionalità cruciale per utilizzare al meglio le soluzioni oggi disponibili e per gettare le basi di nuovi avanzamenti tecnologici.
Come si posiziona la manifestazione nel panorama internazionale delle fiere dedicate alla sicurezza e all’antincendio?
SICUREZZA è la prima manifestazione in Italia e tra le prime in Europa. Si tratta di un appuntamento importante per l’internazionalizzazione delle aziende, soprattutto oggi, in un momento particolarmente favorevole anche dal punto di vista delle esportazioni per il Made in Italy del settore.
L’attività di promozione di SICUREZZA è focalizzata sui mercati esteri più sensibili alla domanda del nostro prodotto; da questi stessi paesi verranno selezionati buyer internazionali altamente profilati. Un appuntamento importante e ben posizionato sia rispetto alle aziende espositrici sia rispetto alle attese dei professionisti che lo visiteranno.
Se dovesse riassumere l’evoluzione di SICUREZZA nelle ultime due/tre edizioni, su quali punti salienti si focalizzerebbe?
In pochi anni siamo passati dall’analogico al digitale e oggi guardiamo a ciò che il digitale stesso comporta in termini di integrazione sempre più stretta tra sistemi. In questo senso, SICUREZZA è sempre stata accanto all’evoluzione del settore, promuovendone l’aggiornamento anche attraverso la formazione dei professionisti che per primi sono stati favorevolmente “contagiati” da questi cambiamenti.
Inoltre, la moltiplicazione dei contesti in cui la security si è inserita ha cambiato il paradigma delle applicazioni tecnologiche: se prima si proponeva un prodotto standardizzato, oggi si offrono soluzioni dedicate e “plasmabili” rispetto alle esigenze specifiche.
I cambiamenti hanno anche coinvolto le professioni della sicurezza, richiedendo agli installatori di trasformarsi in consulenti specializzati e creando nuovi profili, nati dall’evoluzione digitale, come il Data Protection Officer, riferimento nel campo della tutela della privacy e della sicurezza dei dati. Da sottolineare, poi, il crescente interesse per la cybersecurity e per la tecnologia dei droni ai fini della sicurezza. Un’evoluzione davvero continua, che si dimostra ancora pienamente in atto.
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