giovedì, 25 aprile 2024

Interviste

Integrazione, cyber security, Big data e... competenze, tra le sfide del comparto sicurezza

Intervista a Marco Grasselli, Regional Manager Italy & Balkans Region di ComNet Europe

13/11/2017

La cosiddetta convergenza digitale è una corsa verso un futuro obbligato, così esordisce Marco Grasselli, Regional Manager Italy & Balkans Region di ComNet Europe, invitato a una riflessione su questo tema e sulle sfide che il comparto della sicurezza dovrà affrontare, incalzato anche da unevoluzione tecnologica sempre più rapida.

Tra le prove più difficili da superare, il contrasto agli attacchi informatici. La cyber security – osserva il manager – deve diventare un caposaldo nella progettazione degli impianti Security per evitare il paradosso che il punto critico della Sicurezza Informatica di un’azienda sia il suo sistema di Sicurezza Fisica. Ma anche il tema delle competenze può rappresentare una sfida per un mercato che, nel percorso di migrazione verso lIP, ha attratto player da altri comparti.

Grasselli conclude lintervista anticipando alcune delle novità appena lanciate sul mercato che ComNet – azienda dinamica, con un pluridecennale background tecnologico nel settore della trasmissione dei segnali – presenterà a Sicurezza 2017, dal 15 al 17 novembre.

Una sua riflessione sulla convergenza digitale nel mondo della security e della videosorveglianza. Quali sono a suo avviso le principali problematiche che si riscontrano, per produttori e distributori, da una parte, per installatori e integratori di sistemi di sicurezza, dall’altra?

La cosiddetta “convergenza digitale” è una corsa verso un futuro obbligato. Nel nostro settore, la migrazione verso lo standard IP è un processo già consolidato nei segmenti della Videosorveglianza e del Controllo Accessi, ma sta progressivamente interessando tutto il campo della trasmissione e la tendenza è quella di veicolare sempre di più tutti i segnali relativi alla Sicurezza verso la trasmissione Ethernet.

Alcune normative specifiche, in ambito Security e soprattutto Safety, risultano ancora limitanti, ma siamo certi che nell’immediato futuro, sotto la spinta tecnologica dei costruttori, l’intero settore si muoverà in questa direzione.

Il mercato della Videosorveglianza, fino a una decina di anni fa circoscritto agli specialisti del settore Security, oggi è diventato un mercato di interesse per player di diversa estrazione che vedono in questo comparto nuove opportunità per incrementare il proprio business. In questo scenario, tra i maggiori competitor del mercato della Videosorveglianza, troviamo, da una parte, gli specialisti “tradizionali” della Sicurezza e, dall’altra, aziende che invece storicamente insistono sul mercato dell’Information Technology, senza dimenticare i protagonisti del mondo più “generalista”, quello elettrico. Le problematiche sono spesso culturali e di conoscenza delle specifiche criticità tecniche. Gli specialisti della Security, tecnologicamente avvezzi a strutture “plug & play” e quindi mediamente meno abituati alla necessità di un’infrastruttura attiva, tendenzialmente dedicano poca attenzione ai dispositivi di rete. Paradossalmente anche gli specialisti dell’IT, che invece conoscono molto bene le infrastrutture di rete, sottovalutano la necessità di una scelta dedicata degli apparati attivi, percorrendo gli standard di sistema che conoscono meglio. Le reti CCTV hanno però enormi differenze applicative rispetto a una rete informatica classica, sia perché le caratteristiche di un segnale Video digitale hanno pesi differenti da quelle delle generiche informazioni di rete, sia perché spesso le installazioni si trovano in contesti ambientali non protetti come invece accade negli edifici e datacenter.

Il risultato è che, spesso, la qualità generale di un impianto di videosorveglianza, viene fortemente limitata da una progettazione non adeguata dell’infrastruttura di rete, solitamente per ottenere un risparmio che si dimostra fittizio. In linea generale, la sfida più impegnativa a mio avviso sarà quella di mantenere alto il livello di know-how del settore, cercando di coniugare al meglio le specifiche esigenze della Security con quelle delle reti senza perdere nessuno dei due aspetti.

Da stime di mercato risulta che l’80 per cento delle imprese europee sia colpito da attacchi cyber. Come affrontate in ComNet l’esigenza di cyber security che l’attualità continuamente mette in primo piano?

La Cyber Security deve diventare un caposaldo nella progettazione degli impianti Security per evitare il paradosso che il punto critico della Sicurezza Informatica di un’azienda sia il suo sistema di Sicurezza Fisica. Introducendo gli apparati di rete, è necessario prevedere un’adeguata protezione dagli attacchi esterni. I dispositivi di rete degli impianti di security – telecamere, switch, lettori e così via – sono molto spesso installati in esterno, in posizioni fisicamente poco protette e soprattutto poco monitorabili in maniera diretta.

ComNet presta da sempre una grande attenzione a questi aspetti, da una parte, cercando di mantenere il controllo puntuale dello sviluppo Hardware e Software dei propri dispositivi di campo, con una produzione sempre più Made in USA; dall’altra, dotando i propri apparati di feature di Cyber Security il più possibile complete in funzione degli specifici utilizzi. Vale la pena ricordare la linea Reliance, dedicata al mercato verticale delle infrastrutture critiche in cui gli Switch e i Router sono dotati di sistemi di prevenzione dagli attacchi, autenticazione, crittografia e firewall dedicati. L’ultima nata per gli apparati di campo è la funzionalità “Port Guardian, unica nel suo genere ed esclusiva di ComNet.

Può illustrarci come funziona Port Guardian?

Questa funzione ostacola l'accesso tramite "Spoofing" disconnettendo fisicamente la porta non appena viene rilevata un'interruzione e quindi si prevede un accesso non autorizzato. Il valore di Port Guardian emerge in situazioni in cui, per connettersi alla rete, viene tentato l'accesso scollegando un dispositivo IP in campo. Quando Port Guardian rileva tale disconnessione, una notifica SNMP viene inviata al centro e la porta viene fisicamente bloccata, impedendo l'accesso. L'amministratore di rete può rendere nuovamente attiva la porta quando la minaccia viene eliminata.

Oltre alle Cybersecurity, quali sono le altre sfide che il comparto della sicurezza deve affrontare?

Un altro aspetto tecnico che coinvolgerà tutti gli attori del settore sarà la spinta sempre più forte verso l’integrazione dei sistemi, anch’essa favorita dalla convergenza digitale. Di conseguenza, come in tutti gli altri settori, osserveremo la crescita della mole di dati da gestire, prima di tutto dal punto di vista umano, con necessità di interfacce semplificate, correlazioni automatiche degli eventi e “analisi artificiali” delle informazioni sempre più evolute, ma anche dal punto di vista della rete, con una maggiore necessità di specializzazione degli apparati, dei sistemi e quindi degli specialisti, siano essi installatori o integratori.

Più vicina alle problematiche della Security classica, la crescente richiesta di sistemi in posizioni remote richiederà lo sviluppo di nuove e più efficienti soluzioni che garantiscano, oltre alla connettività, anche l’alimentazione dei dispositivi laddove non ci sia presenza o continuità di servizio di una rete elettrica affidabile.

In questo scenario, quali sono i vantaggi competitivi per chi sceglie di affidarsi a ComNet?

ComNet è un'azienda dinamica, con un pluridecennale background tecnologico nel settore della trasmissione dei segnali. Una forte attenzione alle richieste del mercato, ci permette di essere pronti a rispondere alle nuove esigenze con alta capacità di innovazione, fino allo sviluppo di prodotti su misura per progetti specifici. Contemporaneamente, l’elevato know-how garantisce livelli altissimi di qualità e affidabilità. ComNet si propone con una forte specializzazione sulla comunicazione, rimanendo focalizzata sulle proprie competenze e cercando di offrire prodotti tecnologicamente efficaci ed efficienti con un elevato livello di servizio.

Dal punto di vista tecnico, alcuni vantaggi operativi dei prodotti sono: estensione della gamma, longevità di prodotto, alte prestazioni, elevata efficienza termica. Ogni prodotto infine è certificato dal TÜV e ogni articolo prima di essere imballato e spedito viene testato presso il nostro laboratorio a Leeds. Certamente, l’affidabilità dei nostri prodotti si riassume nella nostra esclusiva Garanzia a Vita “LifeTime Warranty” su tutta la serie industriale.

E dal punto di vista commerciale?

Una politica di canale semplice, lineare e il più possibile “ordinata” con la massima assistenza e tutela nei confronti di chi sceglie i nostri prodotti per i propri progetti, tramite un confronto fluido su ogni tipo di esigenza. Inoltre, il supporto in italiano, magazzini in Italia e in UK con tempi di consegna medi molto ridotti, corsi di formazione online gratuiti.

Dal suo osservatorio, come valuta l’evoluzione del comparto sicurezza e videosorveglianza in Italia? Come si colloca l’offerta di ComNet in questo contesto?

Sicuramente il comparto Sicurezza continuerà ad essere contraddistinto da sviluppi tecnologici molto marcati, con l’inevitabile migrazione di tutti i sistemi verso le reti e il cablaggio strutturato in un’ottica sempre più avanzata di integrazione di sistemi.

Ritengo che, al fine di ottimizzare l’efficienza delle reti di supporto, si verificherà uno spostamento di parte delle “intelligenze” dei sistemi verso il margine, con conseguente necessità di “robustezza” dei prodotti sia dal punto di vista fisico che da quello di protezione dai Cyber attacchi.

Naturalmente la ricerca dell’ottimizzazione dei costi continuerà ad essere un aspetto predominante, come è giusto che sia. Dal punto di vista tecnologico ed operativo la speranza è che l’obiettivo sia mantenuto il più aperto possibile in un’ottica di rapporto costi-benefici, ma anche attraverso un’analisi davvero completa, che comprenda i costi per la conduzione e il mantenimento del sistema per l’intero orizzonte temporale della sua vita.

Dal punto di vista commerciale, l’ Italia è un mercato molto frazionato in cui il Know-how tecnologico si sta “muovendo” all’ interno della catena del valore, con il rischio che si possa confondere sempre più il confine tra Distributori, Installatori e Integratori. Speriamo che si trovi una strada definita senza perdita di alcuna delle competenze necessarie.

In questo contesto ComNet cerca di fare la sua parte offrendo qualità di prodotto, innovazione tecnologica, efficienza e sicurezza, assicurate dalle garanzie prolungate, alto livello di servizio e di supporto, e una seria e corretta politica commerciale con i propri partner, nel senso più ampio del termine.

Dal 15 al 17 novembre sarete presenti alla fiera Sicurezza. Con quali novità?

Come dicevo, ComNet è un’azienda dinamica che impegna molte risorse nello sviluppo di nuove tecnologie e cerca di offrire sempre prodotti innovativi, conscia che la competitività dipende anche dall’architettura specifica del sistema; spesso ComNet propone prodotti unici e “perfetti” per determinate applicazioni. Questo permette di costruire una soluzione economicamente vantaggiosa se analizzata nel suo complesso.

Anche quest’anno avremo uno stand a Sicurezza (Pad.5 – Stand H28) dove chi verrà a trovarci potrà toccare con mano le novità appena lanciate sul mercato. I nuovi switch industriali Made in USA con funzionalità PoE fino a 60W reali su tutto il range esteso di temperatura, tra cui un 11 porte Gigabit e un 24 porte di cui 12 Combo. Gli Switch di centro modulari ibridi “universali”, in grado di alloggiare anche moduli per la trasmissione di Ethernet “esteso” su cavo Coassiale o su cavo UTP per distanze ben oltre i 100 mt. I Gateway VPN industriali per il backup della rete su linea cellulare, i nuovi modelli di Ring Switch Intelligenti miniaturizzati con la funzionalità “Port Guardian” e molto altro.

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