venerdì, 19 aprile 2024

Interviste

Analisi video nella sicurezza: trend in crescita e punto di forza del fatturato di Free Sat

Intervista a Carmelo Vinciullo, amministratore unico di Free Sat Telecomunicazioni

02/11/2017

Tecnologie come la video analisi, ormai indispensabile nelle aree che presentano maggiori rischi per la sicurezza, stanno diventano sempre più familiari anche in contesti differenti, dove si produce una grande mole di dati video  che devono essere analizzati prima di tutto a scopo di security, ma non solo. Ecco allora che entra in gioco la video analisi, che permette l’interpretazione automatica dei dati, con evidenti ed enormi vantaggi.

Del futuro della video analisi e delle tecnologie biometriche, abbiamo parlato con Carmelo Vinciullo, amministratore unico di Free Sat Telecomunicazioni, azienda che dal 1999 opera nell'universo delle telecomunicazioni, abbracciandone tutti i settori, con una specializzazione in impianti di video sorveglianza, analisi video e sviluppo Software. Free Sat, che per il 2018 annuncia nuove importanti sfide, sarà presente a Sicurezza 2017, a Fiera Milano Rho, dal 15 al 17 novembre.

Una sua riflessione sulla video analisi, sempre più diffusa in applicazioni di sicurezza di qualunque tipo e in diversi mercati verticali. Come si svilupperà, a suo avviso, questo trend?

Chi si occupa di sicurezza applicata agli impianti di TVCC ormai non può prescindere dalla video analisi. La mole di informazioni che le sale controllo ricevono dai sistemi video a circuito chiuso non può essere processata se non attraverso algoritmi in grado di interpretare e semplificare le immagini stesse. In impianti TVCC di grandi dimensioni l’unico modo di mantenere ai massimi livelli lo standard di sicurezza passa necessariamente attraverso l’interpretazione automatica dei flussi video ricevuti. Per questo motivo, negli ultimi anni abbiamo investito molte risorse nell’ambito della video analisi, che secondo le nostre previsioni sarà sempre più richiesta nel comparto sicurezza.

E per le tecnologie biometriche, la cui diffusione si sta ampliando al di là degli ambiti classici di applicazione (infrastrutture critiche, aeroporti e altre zone sensibili), quali sono le sue previsioni per l’immediato futuro, relativamente al mercato italiano?

Le tecnologie biometriche ormai sono utilizzate in tutti i campi: security, controllo accessi, retail ecc. Negli anni passati questi sistemi hanno trovato forti ostacoli nelle normative sulla privacy così come negli interessi di organizzazioni collettive che ne hanno limitato la diffusione, facendo sì che i sistemi biometrici trovassero sbocco solo dove la sicurezza era molto più importante della privacy, come negli aeroporti, nelle aree sensibili e comunque in tutti quei luoghi dove è più elevato il rischio di azioni terroristiche. Oggi, invece, anche in considerazione degli avvenimenti recenti, questo tipo di applicazione sta facendo il suo ingresso proprio in quei settori dove la priorità non è la sicurezza, ma il controllo degli accessi del personale. In questo contesto, secondo noi, nell’immediato futuro si registrerà una richiesta sempre più massiccia di queste tecnologie anche nel mercato italiano.

A proposito di biometria e di riconoscimento facciale può sintetizzarne i punti di forza del sistema Smart Face Identifier che avete lanciato sul mercato?

Siamo stati tra i prima in Italia a puntare su questa tecnologia. La prima versione dello “Smart Face Identifier” è stata installata circa tre anni fa, dopo anni di sviluppo, presso un nostro importante cliente. Da allora questo sistema è stato migliorato, grazie anche alle richieste e ai suggerimenti dei nostri clienti, ed oggi possiamo dire che è tra le piattaforme migliori in Europa. Tra i punti di forza del sistema possiamo sicuramente elencare prima di tutto l’affidabilità: ormai il sistema è sul mercato da diversi anni e questo ci ha permesso di apportare correzioni e aggiornamenti importanti. E ancora, l’adattabilità (il sistema viene installato e customizzato in base alle esigenze del cliente, piccolo o grande che sia); la compatibilità (il nostro sistema in questi anni è stato interfacciato ad impianti e a sistemi di terze parti, già presenti presso i nostri clienti). Infine, l’ottimo rapporto qualità prezzo: dato che Smart Face Identifier è presente ormai da anni sul mercato, riusciamo a proporlo ad un prezzo competitivo.

È soddisfatto dei risultati con cui state per chiudere il 2017?

Il 2017 si sta per chiudere con un fatturato in crescita, risultato al quale hanno contribuito gli investimenti in Ricerca e Sviluppo effettuati negli anni passati. Prevediamo un incremento del volume d’affari anche per i prossimi anni. Il punto di forza sarà il fatturato relativo ai nostri sistemi di analisi video applicati alla sicurezza, come il riconoscimento biometrico del volto, il conteggio persone e il controllo dei flussi attraverso telecamera, e i software di analisi applicati all’antintrusione, tutti prodotti innovativi, evoluti e altamente affidabili.

Quali gli obiettivi per il prossimo anno e le strategie per raggiungerli?

Per il prossimo anno ci concentreremo su pochi, ma importanti obiettivi, a cominciare dal rafforzamento del nostro reparto Ricerca e Sviluppo, attraverso l’assunzione di nuovo personale altamente specializzato. Saremo inoltre impegnati nell’apertura di una nuova sede, più grande ed innovativa, nella provincia di Catania (è già in fase di  costruzione e verrà ultimata nella primavera del 2018) e di una sede all’estero, per cercare di conquistare nuovi mercati nel quale proporre le nostre soluzioni.

Qualche anticipazione delle novità sulle quali vi focalizzerete?

Avendo un portfolio prodotti vasto ed altamente tecnologico, ci focalizzeremo sulla promozione e sull’esportazione delle nostre tecnologie, attraverso la partecipazione alle più importanti fiere del settore, in Italia e in Europa. Inoltre, consolideremo le collaborazioni con importanti aziende del comparto e cercheremo nuovi partner, soprattutto all’estero, per aggredire nuovi mercati ed acquisire sempre più peso in quello che è il comparto della sicurezza.

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