Vivotek è sempre all’ascolto delle esigenze dei clienti nei verticali del retail e dei trasporti, offrendo soluzioni complete, come sottolinea l’Operation Director dell’azienda, nell’intervista rilasciata a Dubai, nel corso della fiera Intersec 2017.
Quali soluzioni porta Vivotek e per quali mercati verticali?
Quest’anno ci concentreremo principalmente sulle soluzioni per il retail e per i trasporti. Tutti parlano di “soluzioni” ma noi siamo in grado di offrire un pacchetto completo, alla A alla Z. Conosciamo le esigenze del cliente, sappiamo quello che desidera e addirittura offriamo spunti sulla progettazione dell’impianto e forniamo i componenti. Per il retail, ad esempio, cerchiamo di integrare il POS a seconda del protocollo del cliente e abbiamo anche telecamere per il monitoraggio in 3D. Vogliamo essere uno “sportello unico” per un acquisto a tutto tondo. Quest’anno ci concentreremo solo su questi verticali.
Proponete soluzioni specifiche per la sicurezza urbana e il controllo del traffico?
Molto spesso ci affianchiamo al cliente fin dal’inizio e parliamo del progetto partendo da zero. Nel 2016 abbiamo realizzato progetti di videosorveglianza urbana con un impiego complessivo di 5000 telecamere in Cina e 2000 in Turchia. Ma la quantità non è certo il dato più significativo. Incarichiamo i nostri esperti di recarsi in loco, per fornire consulenze e idee su come realizzare al meglio il progetto, e cerchiamo di sviluppare nostre storie di successo in diversi paesi. Mandare qualcuno sul posto per capire quali siano le esigenze, parlare la stessa lingua del cliente e dell’utente finale, per comprenderne le necessità: questa è la prima cosa che facciamo e non esiste un modello unico da replicare in tutti i paesi.
Tre sono i nostri punti di forza. Il primo è la videosorveglianza a lunga distanza: abbiamo una grande scelta e diverse soluzioni, 20 speed e 30 speed. Il secondo, la praticità: nelle aree urbane è molto difficile fare arrivare i cavi o il PoE e noi abbiamo risolto il problema mettendo tutto all’interno di un armadietto; in questo modo si risparmia denaro e forza lavoro. Terzo, le telecamere a 360°, per una visione in ampiezza.
Nella vostra proposta per il retail c’è integrazione fra videosorveglianza, registrazione di flussi e controllo accessi?
Taiwan è fiera di avere una tradizione in dispositivi tecnologici. Se il cliente vuole un POS, possiamo trovare un protocollo e un accessorio: a prescindere dalla nazione di appartenenza, li troveremo. Stenderemo una lista insieme al cliente e troveremo quello che gli serve. Interpelliamo terze parti che forniscono controllo accessi e che si possano integrare con le nostre soluzioni. In questo ci differenziamo da ciò che arriva dalla Cina: siamo molto più flessibili. Il prezzo è senza dubbio un elemento molto importante, ma toccare il cuore del cliente lo è ancora di più.
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