Presentando prodotti e soluzioni specificamente progettate per il retail e il settore trasporti, Diego Perissinotto, Regional Manager di VIVOTEK, a Sicurezza 2015 ci ha spiegato come l’azienda taiwanese offra il meglio nella sorveglianza IP: quando la tecnologia viene incontro a necessità reali, risolvendo problemi concreti.
Steve Ma, Vice Presidente esecutivo di Vivotek, nell’ultima intervista si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti nel 2014, cosa può dirci del 2015 in EMEA e in Italia in particolare?
Nelle mie aree (Italia, Spagna, Portogallo e Malta) abbiamo notato un consolidamento del nostro mercato. Abbiamo cercato di essere più propositivi e innovativi e questo ha portato a un miglioramento del brand e del nostro posizionamento. In termini di risultati abbiamo raccolto dei buoni numeri, con un trend in crescita nonostante le difficoltà ben note a tutti a livello economico (come le riduzioni di budget da parte degli utenti finali). Il fatto di avere una posizione “di nicchia”, con una diversificazione rispetto ai competitor, e di essere sempre innovativi ci permette di raggiungere buoni risultati. E laddove abbiamo incontrato difficoltà abbiamo proposto soluzioni alternative, più semplici e abbordabili proprio perché ora il budget è uno dei criteri principali, mentre in passato non era così.
L’obiettivo Vivotek per questo 2015 era di diventare un fornitore di soluzioni sempre più potenti, esclusive e intelligenti. Può darci qualche esempio legato al mercato italiano?
Facciamo innanzitutto una distinzione tra singolo prodotto e soluzione completa. A livello di singolo prodotto, vogliamo essere innovativi ed esteticamente accattivanti, quindi abbiamo telecamere da incasso e fisheye dove le prestazioni della telecamera vengono affiancate da un design particolare, molto richiesto in ambienti dove “l’occhio vuole la sua parte”. Oppure telecamere che non devono essere visibili e quindi dobbiamo essere in grado di “nasconderle”. Le fisheye, dopo anni in cui in Italia sono state trascurate, stanno ora prendendo piede dato che in termini numerici le nostre fisheye vendute sono più che raddoppiate. Questo significa che la cultura sta cambiando ed arricchendosi. Ciò che all’estero era visto come normale ed in Italia “strano”, ora sta cominciando ad essere preso in considerazione ed utilizzato. Ad esempio abbiamo una soluzione panoramica con illuminatori nascosti, una tecnologia da noi brevettata: la scena buia viene illuminata in modo omogeneo ed uniforme garantendo una qualità dell’immagine davvero buona.
Quale tecnologia Vivotek ha avuto maggior successo in Italia?
Oltre alla fisheye, che come detto ha avuto una partenza lenta e ora sta decollando, abbiamo lanciato una telecamera con un ripetitore per coprire grosse distanze utilizzando il PoE. Fino a 300 metri partendo dallo Switch: ci permette di coprire delle zone ampie e dei perimetri con il solo cavo Ethernet, senza essere legati alla presa elettrica. Oppure abbiamo lanciato lo Switch VivoCam, il primo Switch al mondo con delle funzioni software per la videosorveglianza per dialogare con le telecamere Vivotek e aiutare l’installatore o il system integrator che deve gestire un impianto a distanza e ha bisogno di informazioni senza dover andare di persona on site, evitando tutti i costi del caso.
Se invece parliamo di soluzioni complete, come diceva Steve Ma, questa è la direzione che stiamo seguendo. Siamo partiti da una telecamera IP quindici anni fa e siamo arrivati a telecamera, NVR, software di gestione centralizzato, Switch intelligenti e tutta una serie di accessori. Cerchiamo di dare un pacchetto che, oltre ad essere completo, sia soprattutto testato e certificato. Sappiamo bene quanto la compatibilità possa essere un problema e per questo garantiamo il totale funzionamento dei nostri pacchetti, riducendo le complicazioni nel momento dell’installazione e della manutenzione della struttura.
Quali sono i mercati verticali più interessanti per Vivotek in Italia?
Da un lato, cerchiamo di offrire soluzioni di ampio respiro coprendo più mercati possibili. E dall’altro cerchiamo di concentrarci sul mercato retail con soluzioni più piccole, nascoste, smart e adatte all’installazione e all’utilizzo effettivo. Altro mercato verticale su cui stiamo lavorando molto è quello dei trasporti ovvero settore ferroviario, autostrade e lettura targhe. Ad esempio abbiamo dei modelli certificati per il mondo on-board ferroviario con cui facciamo grossi progetti e da questa estate stiamo promuovendo una soluzione per la lettura targhe: un dispositivo pensato per doppie corsie, con una sola telecamera utilizzabile sia per il contesto, sia per leggere la targa anche di notte, risolvendo il problema dei fari puntati contro la telecamera, grazie a una soluzione unica di hardware e software. Tutto questo per semplificare installazione e manutenzione: una sola telecamera invece di due. Dunque su retail e trasporti abbiamo le maggiori novità, mentre continuiamo ad essere forti nelle PMI e nell’industriale dove stiamo continuando a sviluppare prodotti e dove i distributori rimangono il nostro primo partner diretto con cui dialoghiamo. È grazie a loro che successivamente arriviamo agli installatori e ai system integrator.
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