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E-health: sanità digitale, sicurezza digitale (e fisica!)

28/09/2021

di Nanni Villafiore

Le tecnologie digitali 4.0 hanno portato una rivoluzione copernicana in tutti i settori dell’economia mondiale. Non fa eccezione il settore sanitario, difatti sono diverse le amministrazioni sanitarie, tanto pubbliche quanto private, che promuovono un nuovo modello digitale per erogare prestazioni sanitarie con servizi più efficienti, e questo proprio grazie alla digital and information technology. Parliamo di modelli E-health, un esempio lungimirante di sanità digitalizzata che rappresenta, strategicamente, il cardine della sostenibilità di un moderno sistema sanitario, innovazione essenziale per rispondere fattivamente alla sempre più crescente domanda di cura strettamente correlata all’innalzamento dell’età media di un essere umano. 

Oggi il divario esistente tra risorse allocate e i crescenti bisogni delle persone, intese sia come cittadini fruitori di prestazioni sanitarie che come pazienti ospedalizzati, può essere azzerato solo attraverso innovati modelli organizzativi, implementati dall’utilizzo di performanti tecnologie informatiche. Un rovesciamento radicale tale che darà, tanto agli ospedali pubblici quanto alle cliniche private, una grossa opportunità per fare quel balzo in avanti, atteso da anni e dai significativi vantaggi, che permetterà la riduzione dei costi di gestione delle prestazioni, dei servizi, dei ricoveri,  migliorando, nel contempo, l’efficienza del personale medico.

Digitale: bello ma rischioso

L’utilizzo massivo di dati e algoritmi per digitalizzare la sanità determinerà un cambio di paradigma nella gestione del flusso delle informazioni cliniche (diagnostica per immagini) e personali del paziente (cartelle cliniche e fascicoli sanitari elettronici), ma soprattutto di tutti quei dati raccolti dagli applicativi della telemedicina, ad esempio quelli provenienti dall’integrazione degli strumenti diagnostici, o dalla complessa rete della sensoristica IoMT (Internet of Medical Things), strumentazione indossabile utilizzata nella nascente sanità smart health. Pur tuttavia, questo supporto determinante dato dalla strumentazione digitale in tutte le fasi dei servizi sanitari e delle attività operative, esporrà sempre più le diverse organizzazioni (pubbliche/private) a crescenti rischi di sicurezza fisica e logica (furto dati, blocchi funzionali dei device, hackeraggio, etc), tipici delle infrastrutture digitali. 

Dal digitale... al fisico

Ma le vulnerabilità di una infrastruttura ospedaliera non si limitano, banalmente, ai soli rischi prodotti da questo nascente illuminismo digitale, perché ai nuovi pericoli andranno sempre sommati quelli storici, ormai cronici (furti, danneggiamenti, atti vandalici, sottrazioni di farmaci, etc).  

Ebbene, saranno gli operatori specializzati a fare la differenza nel settore sanitario, proprio lavorando su queste vulnerabilità, nuove o vecchie che siano (dolose, colpose, ambientali, etc), e nonostante le quali dovrà sempre essere garantita l’erogazione costante nell’arco delle ventiquattrore di tutte le prestazioni mediche al massimo livello di efficienza. 

Soluzioni integrate

Ma per raggiungere certi risultati ci vogliono soluzioni tecnologiche integrate, che solo gli operatori verticalizzati e specializzati possono offrire a strutture complesse come gli ospedali, le cliniche private, i centri di riabilitazione, le strutture di ricovero o assistenza per anziani, i centri di ricerca scientifica. Soluzioni che risponderanno incisivamente alle tante insidie del settore; parliamo dunque di sistemi di sicurezza e protezione delle persone, della tutela degli asset aziendali, di soluzioni di sicurezza delle informazioni sanitarie, di sistemi safety (antincendio, rivelazione fumi, evac, illuminazione di emergenza), della sicurezza degli impianti gas medicali, dei sistemi di building automation per la gestione degli edifici e delle strutture (reparti degenza, laboratori diagnostici, reparti operatori, etc).   

Specializzazione

Ma il mercato sarà attento anche nella fornitura di particolari prodotti tecnologici, nati per soddisfare le stringenti esigenze del settore ospedaliero, realizzati con materiali specifici e antibatterici, conformandosi così alle normative europee di settore! D’altronde l’altra incredibile opportunità che gli operatori specializzati hanno raccolto, oltre che sfida tecnologica, è quella di rendere smart tutti gli impianti analogici fin qui realizzati negli ultimi trent’anni, integrando tecniche e soluzioni specifiche in un unico funzionale ecosistema digitale, che concorra ad ottimizzare i costi operativi, migliorando le prestazioni dell’edificio, la sicurezza sanitaria interna e agevolando il lavoro di tutto il personale sanitario, perché l’efficacia della tecnologica consentirà loro di concentrarsi esclusivamente sulla cura dei pazienti.Oggi il divario esistente tra risorse allocate e i crescenti bisogni delle persone, intese sia come cittadini fruitori di prestazioni sanitarie che come pazienti ospedalizzati,  può essere azzerato solo attraverso innovati modelli organizzativi, implementati dall’utilizzo di performanti tecnologie informatiche. Un rovesciamento radicale tale che darà, tanto agli ospedali pubblici quanto alle cliniche private, una grossa opportunità per fare quel balzo in avanti, atteso da anni e dai significativi vantaggi, che permetterà la riduzione dei costi di gestione delle prestazioni, dei servizi, dei ricoveri,  migliorando, nel contempo, l’efficienza del personale medico.

Digitale: bello ma rischioso

L’utilizzo massivo di dati e algoritmi per digitalizzare la sanità determinerà un cambio di paradigma nella gestione del flusso delle informazioni cliniche (diagnostica per immagini) e personali del paziente (cartelle cliniche e fascicoli sanitari elettronici), ma soprattutto di tutti quei dati raccolti dagli applicativi della telemedicina, ad esempio quelli provenienti dall’integrazione degli strumenti diagnostici, o dalla complessa rete della sensoristica IoMT (Internet of Medical Things), strumentazione indossabile utilizzata nella nascente sanità smart health. Pur tuttavia, questo supporto determinante dato dalla strumentazione digitale in tutte le fasi dei servizi sanitari e delle attività operative, esporrà sempre più le diverse organizzazioni (pubbliche/private) a crescenti rischi di sicurezza fisica e logica (furto dati, blocchi funzionali dei device, hackeraggio, etc), tipici delle infrastrutture digitali. 

Dal digitale... al fisico

Ma le vulnerabilità di una infrastruttura ospedaliera non si limitano, banalmente, ai soli rischi prodotti da questo nascente illuminismo digitale, perché ai nuovi pericoli andranno sempre sommati quelli storici, ormai cronici (furti, danneggiamenti, atti vandalici, sottrazioni di farmaci, etc).  

Ebbene, saranno gli operatori specializzati a fare la differenza nel settore sanitario, proprio lavorando su queste vulnerabilità, nuove o vecchie che siano (dolose, colpose, ambientali, etc), e nonostante le quali dovrà sempre essere garantita l’erogazione costante nell’arco delle ventiquattrore di tutte le prestazioni mediche al massimo livello di efficienza. 

Soluzioni integrate

Ma per raggiungere certi risultati ci vogliono soluzioni tecnologiche integrate, che solo gli operatori verticalizzati e specializzati possono offrire a strutture complesse come gli ospedali, le cliniche private, i centri di riabilitazione, le strutture di ricovero o assistenza per anziani, i centri di ricerca scientifica. Soluzioni che risponderanno incisivamente alle tante insidie del settore; parliamo dunque di sistemi di sicurezza e protezione delle persone, della tutela degli asset aziendali, di soluzioni di sicurezza delle informazioni sanitarie, di sistemi safety (antincendio, rivelazione fumi, evac, illuminazione di emergenza), della sicurezza degli impianti gas medicali, dei sistemi di building automation per la gestione degli edifici e delle strutture (reparti degenza, laboratori diagnostici, reparti operatori, etc).   

Specializzazione

Ma il mercato sarà attento anche nella fornitura di particolari prodotti tecnologici, nati per soddisfare le stringenti esigenze del settore ospedaliero, realizzati con materiali specifici e antibatterici, conformandosi così alle normative europee di settore! D’altronde l’altra incredibile opportunità che gli operatori specializzati hanno raccolto, oltre che sfida tecnologica, è quella di rendere smart tutti gli impianti analogici fin qui realizzati negli ultimi trent’anni, integrando tecniche e soluzioni specifiche in un unico funzionale ecosistema digitale, che concorra ad ottimizzare i costi operativi, migliorando le prestazioni dell’edificio, la sicurezza sanitaria interna e agevolando il lavoro di tutto il personale sanitario, perché l’efficacia della tecnologica consentirà loro di concentrarsi esclusivamente sulla cura dei pazienti.

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