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L’Italia ratifica la Convenzione 108+

13/09/2021

di Marco Soffientini - Esperto di Privacy e Diritto delle Nuove Tecnologie; docente Ethos Academy

Con la ratifica da parte dell’Italia del protocollo di emendamento alla Convenzione 108 è stato compiuto un ulteriore, importante, passo in avanti verso la piena applicazione della c.d. Convenzione 108 modernizzata (convenzione 108+).

Come noto, la Storia della Convenzione 108 è strettamente legata al  Consiglio d’Europa, che è un’istituzione intergovernativa fondata nel 1949 con lo scopo di tutelare i diritti umani e la legalità negli Stati membri, costruire una stabilità democratica in Europa, promuovere l’identità culturale europea e l’educazione, nonché la coesione sociale ed i diritti sociali. In questo quadro il Consiglio d’Europa, che ha sede a Strasburgo ed è attualmente composto da 47 Stati membri, ha svolto e svolge un ruolo di grande rilievo in materia di protezione dei dati personali. 

Il primo atto cogente

Il primo strumento internazionale cogente in materia è infatti la Convenzione del 28 gennaio 1981, n. 108, frutto dei lavori svoltisi per lunghi anni in quel consesso. La Convenzione del 28 gennaio 1981, nn.108 trae diretta ispirazione dall’art.8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali [CEDU in francese Convention européenne des droits de l’Homme] del 1950 ed ha carattere tendenzialmente universale: l’art. 23 della stessa prevede infatti che possano essere invitati ad aderire anche Stati non membri del Consiglio d’Europa. La convenzione ha come obiettivi il rispetto dei diritti e libertà fondamentali ed in particolare il diritto alla privacy (…The purpose of this convention is to secure in the territory of each Party for every individual, whatever his nationality or residence, respect for his rights and fundamental freedoms, and in particular his right to privacy, with regard to automatic processing of personal data relating to him (“data protection”)…Art.1).

Migliorare la convenzione

Si tratta di un quadro giuridico che si propone di modernizzare e migliorare la Convenzione 108 facilitando il flusso transfrontaliero dei dati,  tra diverse parti del mondo e le varie normative, compreso in particolare il nuovo Regolamento dell’Unione europea, pienamente applicabile dal 25 maggio 2018, che fa riferimento alla Convenzione 108 nel contesto del flusso transfrontaliero dei dati (vedi Considerando n.105).

Novità principali

Di rilievo tra le novità della nuova Convenzione si annoverano:

• esigenze più rigorose riguardanti i principi di proporzionalità e di minimizzazione dei dati e la liceità dell’elaborazione degli stessi;

• ampliamento delle categorie di dati noti come “sensibili”, che comprenderanno d’ora in poi i dati genetici e biometrici, quelli indicanti l’adesione a sindacati e l’origine etnica;

• l’obbligo di notificare la violazione dei dati;

• una maggiore trasparenza relativa all’elaborazione dei dati;

• nuovi diritti delle persone riguardo a processi decisionali basati su algoritmi, che assumono una particolare rilevanza nell’ambito dello sviluppo dell’Intelligenza artificiale;

• rafforzamento della responsabilità degli addetti al controllo dei dati;

• obbligo dell’applicazione del principio della “tutela della vita privata fin dalla fase di progettazione”;

• applicazione dei principi relativi alla protezione dei dati a tutte le attività di trattamento dei dati, comprese quelle effettuate per motivi di protezione della sicurezza nazionale, con eventuali eccezioni e restrizioni, fatte salve le condizioni enunciate nella Convenzione, in ogni caso con la garanzia di un controllo e di una sorveglianza efficaci e indipendenti;

• istituzione di un chiaro sistema di norme per disciplinare il flusso transfrontaliero dei dati;

• rafforzamento dei poteri e dell’indipendenza delle autorità preposte alla protezione dei dati e delle basi giuridiche necessarie per la cooperazione internazionale.

Esiste un Comitato che si occupa della protezione dei dati ( T-PD), la cui istituzione è prevista dalla Convenzione 108/1981, all’articolo 18. I paesi che hanno ratificato la Convenzione sono al momento 31. Il T-PD ha il compito di interpretare le disposizioni della Convenzione n. 108 e di assicurarne l’effettiva applicazione, anche suggerendo modifiche ed adeguamenti.  Recentemente hanno emanato in data 28 gennaio 2021 le: “Guidelines on Facial Recognition T-PD(2020)03rev4”  e il 25 gennaio 2019 le linee guida in materia di intelligenza artificiale e protezione dei dati (Guidelines on Artificial Intelligence and Data Protection).

La firma dell’Italia

Con la firma di ratifica dell’Italia salgono a 12 gli Stati che hanno ratificato il Protocollo (https://www.coe.int/it/web/conventions/full-list/-/conventions/treaty/108/signatures?module=signatures-by-treaty&treatynum=223 (Per approfondimenti sul procedimento di ratifica si veda: “La ratifica dei trattati internazionali, una prospettiva di diritto comparato” Studio a cura di: EPRS – Direzione generale dei servizi di ricerca parlamentare – Unità Biblioteca di diritto comparato – Luglio 2018 – PE 6251.128 – Autore: Prof. Susanna Cafar) emendativo che potrà entrare in vigore qualora venga ratificato da tutti gli attuali Stati facenti parte della Convenzione n.108  (attualmente 55), o anche qualora nei 5 anni successivi all’apertura (e quindi entro l’11 Ottobre 2023) alla firma del protocollo si raggiunga la ratifica di almeno 38 Stati.  



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