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Piano Transizione 4.0: stop agli F24 e recupero degli investimenti

16/07/2021

di Antonio Strazzullo - Commercialista e fondatore di ZeroF24, network di oltre 217 professionisti esperti in agevolazioni per le imprese e crediti fiscali  

19 Miliardi nel Recovery Fund sono pronti per essere utilizzati dalle imprese italiane, oltre al Piano Nazionale Transizione 4.0 che prevede 24 miliardi di euro in 2 anni, con l’obiettivo di stimolare gli investimenti privati e di dare certezze alle imprese con misure strutturali che avranno effetto fino a giugno 2023. Il Piano offre una boccata d’ossigeno a quanti in questo momento lamentano problemi di liquidità, dovuti alla congiuntura economica. Facendo richiesta dei crediti d’imposta l’imprenditore potrà recuperare gli investimenti fatti dal 2016, in alcuni casi fino al 95% dell’importo speso. 

Per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali la fruizione è ridotta da 5 a 3 anni, inoltre è ammessa la compensazione immediata (dall’anno in corso) e, infine, per gli investimenti in beni strumentali “ex super” e in beni immateriali (non 4.0) effettuati nel 2021, il credito d’imposta è fruibile in un anno, se i ricavi o i compensi dell’azienda sono inferiori a 5 milioni di euro.

Crediti d’imposta Industria 4.0 

Le piccole, medie e grandi imprese italiane possono beneficiare di questi 43 miliardi di euro sotto forma di Crediti d’imposta Industria 4.0, Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Design e Green, di Credito Formazione 4.0. Rispetto ad analoghe misure precedenti, questo provvedimento in vigore dal novembre 2020, oltre a ridurre i tempi, vede maggiorati sia i tetti sia le aliquote degli investimenti che ogni azienda può trasformare in liquidità immediata. Inoltre possono richiedere il Bonus Pubblicità dedicato alle aziende che investono in attività di comunicazione pubblicitaria; ed il Crediti d’imposta Mezzogiorno che permettono agli imprenditori del sud di recuperare fino al 45% degli investimenti in impianti, macchinari e attrezzature. Per i crediti d’imposta è la grandezza dell’azienda a determinare l’ammontare del recupero.

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, box o figure, per visualizzarle apri il pdf allegato. 

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