giovedì, 25 aprile 2024

Articoli

Stadio: come prevenire un attentato esplosivo

12/07/2021

di Pierdavide Scambi - Studio Scambi Vicenza

Le analisi di scenario e la conseguente valutazione dei rischi, riferiti ad un impianto sportivo di elevata capacità ricettiva, richiedono particolare accuratezza in virtù di problematiche specifiche. Se consideriamo uno stadio, non dobbiamo infatti dimenticare quanto la struttura di questo tipo durante il proprio arco temporale di fruizione, possa essere utilizzata per attività diverse: eventi di carattere sportivo, concerti musicali, riunioni politiche, assembramenti di natura sociale o religiosa. Analizzeremo in questa sede il rischio specifico dato dall’utilizzo dei materiali esplodenti.

La variabilità operativa, infatti, è data dalla tipologia di esplosivo utilizzato, dalla modalità di confezionamento dell’ordigno, dal mezzo impiegato per trasportarlo all’interno e conseguentemente dalle tecnologie di detection, che devono essere attuate per ridurre le minacce attraverso una fase di prevenzione efficace. In questa occasione ci proponiamo di circoscrivere lo scenario a quello rappresentato da un evento sportivo, tra due squadre del nostro Paese, limitandoci alle analisi e gestione delle problematiche specifiche all’interno del perimetro dell’impianto.

Partita di campionato

Nel fatto specifico di una partita di campionato è da escludere l’impiego criminale di esplosivi di matrice terroristica, eventualità quest’ultima che permette ragionevolmente di non considerare il caso di esplosivi detonanti di derivazione sia civile che militare. La ricerca sarà dunque per materiali di natura incendiaria e pirotecnica, costituita rispettivamente da liquidi infiammabili e polvere deflagranti di varia origine.

Liquidi e polveri

Entrambe le tipologie di materiali, infatti, sono caratterizzate dalla necessità comune di dover essere contenuti in recipienti o in un involucro: i liquidi infiammabili, in virtù del loro stato fisico, tendono a disperdersi nell’ambiente in assenza di un recipiente; parimenti le polveri deflagranti necessitano di essere chiuse all’interno di un involucro qualora si vogliano sfruttare appieno le loro caratteristiche. La finalità dell’involucro appunto è quella di costringere i gas prodotti durante la combustione della polvere al raggiungimento della pressione di rottura, disperdendo nell’ambiente circostante schegge e frammenti di varie forme e dimensioni.

Radiogeni e metal detector

Le proiezioni, propagandosi a velocità elevatissime, possono causare il ferimento, la morte di persone, generare danni a finestre e vetrate, aumentando il danno esponenzialmente. La necessità comune di dover essere contenuti in involucri e recipienti genera però un grosso limite per i materiali di natura incendiaria e pirotecnica, in quanto rende possibile la rilevazione mediante l’utilizzo di tecnologie radiogene e, se stipati in recipienti metallici, attraverso la metal detection. Infatti, utilizzando tali tecnologie, è molto più semplice rilevare un contenitore piuttosto che i materiali deflagranti ivi racchiusi. Quindi ci sono due opzioni per rilevare un ordigno deflagrante: trovare il contenitore deputato al contenimento del materiale esplodente o individuare il materiale stesso. 

Controllo accessi e rilevazione

La detection, all’ingresso di un impianto sportivo, si attua con l’accesso attraverso varchi simili a quelli in ambito aeroportuale. Il passaggio obbligato di tutte le persone e dei loro oggetti, attraverso uno o più varchi presidiati e allestiti con tecnologie fisse, deve tener conto di:

• il breve periodo di tempo entro il quale totalità delle persone deve transitare attraverso i varchi di controllo;

• gli obiettivi da perseguire in via prioritaria durante la detection;

• l’efficacia della detection stessa.

Le tecnologie

Le procedure e le tecnologie di detection di eventuali materiali esplodenti, applicabili durante un evento sportivo, sono principalmente:

• la metal detection in primis per individuare oggetti contundenti o armi, e, nel caso di esplodenti nascosti, i contenitori entro i quali essi sono racchiusi, nonché i corpi contundenti quali chiodi, viti, bulloni, lamette che vengono incluse nell’ordigno per aumentare gli effetti indotti dall’esplosione;

• il controllo visivo e la perquisizione personale, atti a scovare bombe carta, fumogeni, petardi, oggetti pirotecnici in generale, ove le tecnologie a raggi X non siano possibili per motivi di sicurezza umana o per privacy;

• le tecnologie radiogene x-ray, abbinate alla metal detector all’interno dello stesso varco, per individuare per forma caratteristica materiali esplodenti per colorazione; questi materiali riconducono a determinate cromaticità per le caratteristiche chimiche e la densità delle sostanze che le compongono;

• l’impiego di cani addestrati a riconoscere sostanze di varia natura tra cui gli esplosivi.

Le unità cinofile sono una grande risorsa, le cui attività devono però essere pianificate con grande attenzione e gestite con estrema intelligenza. Queste strategie, se opportunamente attuate, risultano estremamente efficaci per il modello di evento rappresentato e sicuramente possono essere integrate, qualora richiesto, alla scansione di codici QR code green pass Covid-19.



Tutti gli articoli