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Termografia: in crescita (anche al netto del Covid)

23/03/2021

di Ilaria Garaffoni

Dai supermercati agli aeroporti, dagli ospedali alle scuole alle fabbriche e in generale a tutti gli ambienti ad alta densità o dove si possano presentare assembramenti o flussi di persone in movimento: le termocamere sono ormai oggetti familiari a chiunque. Tuttavia la termografia è stata anche oggetto di aspre critiche, oltre ad essere interessata da questioni normative non sempre risolte. La domanda quindi è: le termocamere possono davvero combattere il Covid? E una volta che la pandemia si attenuerà fino auspicabilmente a scomparire, quali altre opportunità si apriranno per il comparto sicurezza?

Facciamo un passo indietro, per inquadrare la questione. L’incalzare dell’emergenza ha portato in una prima fase all’immissione di valanghe di prodotti di imaging termico in un mercato in gran parte non regolamentato, non di rado privo di professionalità e spesso distorto da proclami spericolati, ai limiti della speculazione. Il margine tecnologico di errore dei termoscanner, soprattutto all’inizio della fase 1 e dei prodotti low cost, era purtroppo rilevante. Questo (oltre a milioni di altri fattori, naturalmente) ha dato il via libera a potenziali vettori di contagio con falsi negativi e ha imposto, in caso di falsi positivi, test secondari che hanno incrementato code, interruzioni e talvolta quarantene non necessarie. 

Ambiente e installazione

Con il tempo si è però precisato che l’ambiente di rilevazione e la corretta installazione dei prodotti erano fattori fondamentali per garantire precisione ed efficienza dei termoscanner, le cui performance potevano essere influenzate da velocità di prova, tempo, misurazione, distanza, angolo, configurazione dei parametri e tempo di preriscaldamento. Inoltre i termoscanner devono essere utilizzati in un ambiente interno stabile e senza vento e la temperatura ambiente deve essere costante. L’escursione termica tra ambiente interno (climatizzato) ed esterno (caldo o freddo) può poi alterare drasticamente la rilevazione: per questo spesso si è raccomandato l’uso di un dispositivo di calibrazione che mantenesse una temperatura costante come punto di riferimento per la termocamera. 

Intelligenza artificiale

Si è anche detto di evitare le interferenze da superfici riflettenti, luce solare diretta, forte retroilluminazione o oggetti riscaldanti. Di certo le termocamere che incorporano un’intelligenza artificiale possono rilevare in modo più efficace la temperatura e ridurre i falsi allarmi provenienti da altre risorse di calore. Poi si è ben chiarito che non tutte le soluzioni sono uguali: occorre prendere in considerazione non solo l’accuratezza del rilevamento, ma anche il campo visivo (numero di individui che possono essere sottoposti a screening contemporaneamente), la mobilità della configurazione e la stessa connettività. 

Non sono presidi medici

Soprattutto, si è chiarito che occorre confermare le alte temperature rilevate con una seconda rilevazione termometrico-sanitaria. In sostanza: la termografia può svolgere un ruolo chiave nei programmi di sicurezza sanitaria offrendo un primo screening rapido e semplice e a prova di social distancing, ma occorre eseguire un test medico aggiuntivo per formulare una diagnosi affidabile. I termoscanner sono dei dispositivi nati per la sicurezza, non sono dei presidi medici e sono efficaci solo se adeguatamente pianificati, implementati e gestiti in linea, peraltro, con le procedure definite dal GDPR. Ad esempio, occorre impostare il dispositivo in modo da effettuare la sola rilevazione dei dati (la registrazione sarebbe eccedente rispetto alle finalità perseguite, quindi in contrasto con la normativa).

Ciò non toglie che i termoscanner giochino e giocheranno sempre un ruolo chiave nella lotta alla pandemia, come testimoniato anche dall’applicazione dell’IVA agevolata sui beni necessari a fronteggiare l’emergenza Covid-19 fino al 31 dicembre 2020 e dall’aliquota ridotta al 5% dal 2021 per l’acquisto di tutti i tipi di termometri (termocamere incluse). 

Oltre la sicurezza

Ma anche al netto del Covid, come attestano peraltro le indagini di mercato disponibili, la termografia rappresenta di per sé un mercato florido e interessante. Dominato da altri applicativi, altri mercati e altri protagonisti, ai quali si sono aggiunti anche alcuni colossi asiatici del nostro comparto. Vediamo dunque questo mercato “altro” e quali potenzialità può ancora offrire, extra Covid, per il nostro settore. Partiamo dalle definizioni. 

Termografia: cos’è

Una termocamera rileva l’energia a infrarossi (calore) e la converte in un’immagine visibile utilizzando la radiazione infrarossa emessa dall’oggetto in un processo termografico. Può essere portatile (caratterizzata da robustezza e facilità d’uso per operare anche in condizioni ambientali avverse), oppure fissa o montata su treppiede o altro sostegno (ideale per il monitoraggio di sicurezza, industriale e aereo). Usate spesso per la diagnostica automobilistica, utilizzi medicali ed ispezioni industriali, le termocamere dotate di dispositivi di raffreddamento rendono il sensore sensibile anche ai minimi cambiamenti di temperatura, garantendo le massime performance. Il costo minore delle termocamere non raffreddate, invece, oltre a garantire tempi operativi più lunghi, le rende particolarmente appetibili per applicativi in ambito governativo/della difesa, commerciale, residenziale e militare.

Termografia: applicazioni

Si può segmentare il mercato delle applicazioni in rilevamento e misurazione, monitoraggio e ispezione, visori, personali, ricerca e salvataggio, sicurezza e sorveglianza:

• rilevazione e misurazione: per rilevare gas e incendi, misurare livelli di calore e temperatura corporea (appartengono a questo ambito le applicazioni di natura sanitaria evidenziate dalla pandemia), etc. In genere si utilizzano sensori non raffreddati;

• monitoraggio e ispezioni: per controllare e ispezionare le condizioni operative, la qualità, i possibili guasti ed errori e l’eventuale necessità di manutenzione di prodotti/sistemi/processi industriali. La richiesta di alta precisione nella misurazione impone la scelta di sensori raffreddati;

• visori: per attività venatorie, di protezione del patrimonio faunistico e boschivo, ma anche nel settore residenziale e commerciale per monitorare possibili perdite di calore o nell’automotive per i sistemi avanzati di guida assistita. In genere si utilizzano sensori non raffreddati;

• ricerca e salvataggio: nel settore militare e della difesa per operazioni di ricerca e soccorso, per visualizzare i bersagli anche in condizioni ambientali complesse. In base al tipo di applicazione, si usano sensori raffreddati (uso militare e governativo) e non raffreddati (antincendio, marittimo e commerciale);

• sicurezza e sorveglianza: per attività di security e gestione del traffico poiché riducono i falsi allarmi (riducendo quindi i costi dei sistemi di sicurezza e sorveglianza) e restituiscono immagini affidabili a prescindere dalle condizioni ambientali e di illuminazione (es. per controllo alla frontiera in orari notturni). Per finalità di sorveglianza perimetrale, come pure per rilevare intrusioni in strutture ad alta sicurezza, campi fotovoltaici e prigioni, le soluzioni di imaging termico sono utilizzate con successo nelle utilities, in ambito navale, oil & gas e nelle infrastrutture critiche.

Termografia: mercati

Tra i mercati verticali di maggiore interesse si individuano i settori automotive, commerciale, governativo/difesa, sanità, industriale, residenziale. 

Automotive: per sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e veicoli a guida autonoma, progettazione automobilistica, controlli di qualità e prestazioni dei pneumatici, etc.

Commerciale: per protezione perimetrale e protezione degli assett.

Government: per una migliore individuazione e gestione degli obiettivi militari, aerei e navali.

Sanità e applicazioni scientifiche: per la ricerca clinica e varie tipologie di diagnostica (es. trattamento degli squilibri omeostatici, mammografia digitale, etc).

Industriale: per ispezioni elettrico/meccaniche, manutenzione preventiva e predittiva, R&D, etc.

Residenziale: per sicurezza perimetrale, rilevamento intrusioni, sorveglianza notturna e diagnostica degli edifici.

In crescita

Secondo il Thermal Camera Market Share & Forecast, 2021 – 2027, rilasciato da Gartner Market Insights prima del Covid, il mercato delle termocamere registrerà un significativo incremento tra il 2021 e il 2027: diversi settori applicativi, dall’aerospaziale alla difesa, dal militare alla sanità, oltre ovviamente al comparto security/gestione del traffico/safety-sanitario, stanno mostrando attenzione e interesse per la tecnologia termica.

Al netto del Covid

Il crescente utilizzo di queste tecnologie in ambito sanitario, guidato dal Covid in questi anni di emergenza, incrementerà un mercato che pareva comunque destinato a crescere. Secondo Gartner sarà infatti la domanda di soluzioni avanzate da parte dei settori militare e della difesa a guidare la crescita del mercato delle termocamere. Altri segmenti in crescita: centrali elettriche, cantieri e telecomunicazioni, reti di trasporto pubblico per rilevare pedoni e veicoli, smart cities per lo smart grid e il monitoraggio degli edifici intelligenti. Lo sviluppo nel settore industriale guiderà poi la domanda di soluzioni avanzate di imaging termico per monitoraggio, controllo e diagnostica delle produttive (per ispezionare sistemi e componenti elettrici, controllo della temperatura e della qualità).

Non cooled vs. cooled

Rispetto alle termocamere raffreddate, quelle non cooled garantiscono una maggiore durata del prodotto a costi di manutenzione inferiori e a ridotto consumo energetico (sono quindi anche eco-friendly): per questo Gartner ipotizza che le termocamere non raffreddate guideranno la crescita. La domanda di telecamere cooled, ideali per immagini a lungo raggio e scene a basso contrasto, aumenterà invece nelle infrastrutture critiche (aeroporti, centrali nucleari, prigioni, etc).

Portatili vs. fissi

Secondo Gartner anche i dispositivi portatili stanno assistendo a una forte domanda per soluzioni di termografia temporanee e mobili. I vigili del fuoco fanno ad esempio uso di termocamere portatili per avere una visione chiara del luogo dell’incendio e delle operazioni di soccorso. La domanda di termocamere a lungo raggio, robuste, compatte e portatili sarà quindi rilevante soprattutto per le missioni di ricerca e salvataggio.

I numeri 

Secondo Fortune Business Insights, il mercato globale delle termocamere valeva 1.888,5 milioni di dollari nel 2019 e raggiungerà 3.642,8 milioni entro il 2027 con un CAGR dell’8,6% nel settennio 2020-2027. L’analista Fortune individua tra i driver di crescita una sempre più intensa adozione di termocamere per svolgere i test automobilistici e il mercato più promettente quello americano, che nel 2019 valeva 643,7 milioni di dollari (il 66% del mercato mondiale).

Applicativi promettenti

Il grafico mostra che nel 2019 (prima del Covid) prevalevano, seppur di poco, gli impieghi di rilevazione e misurazione sugli impieghi per il settore sorveglianza e security, oltre che sugli applicativi di monitoraggio e ispezioni e sull’impiego di termocamere in operazioni di salvataggio in aree impervie o inaccessibili. Nel 2027 (a Covid auspicabilmente morto e sepolto) l’interesse per gli applicativi “sanitari” - che si presumono invece centrali negli anni 2020-2022 e che potrebbero trainare il mercato della sicurezza - potrebbe  essere ormai in esaurimento per lasciare ulteriore spazio a termografia ispettiva, applicativi di misurazione e rilevazione. Questo spiegherebbe una sostanziale identità, con pochissimi scostamenti, tra lo scenario di mercato AC (ante Covid) e quello DC (dopo Covid).

Verticali top

Ragionamento analogo per i mercati verticali di maggiore interesse, le cui voci secondo Fortune resteranno sostanzialmente invariate, salvo crescere ulteriormente, tra era pre Covid (2019) ed era di Covid completamente archiviato (2027, si spera): in testa troviamo i settori militare, industriale, commerciale e sanitario, ai quali seguono a lungo a raggio i mercati residenziale, automotive e oil e gas. A livello geografico, maggiore interesse per la termografia arriverà da Stati Uniti ed Europa mentre, a livello di prodotto, vinceranno le camere portatili su quelle montate e sui mirini e visori. Insomma: per gli operatori della sicurezza ci sarà ancora molto da fare in questo campo. Anche senza pandemie, grazie.

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, figure e gli interventi di Luca Pari, Project Sales Manager di Dahua Technology Italy - Pierpaolo Piracci, Sales Manager, Solutions Business, FLIR Systems - Amedeo Basile, Business Development Manager di HikMicro (spin-off ndipendente di un BU Hikvision) - Gianluca Farina, Sales Manager di Spark, main partner di Milesight in Italia - Marco Contu, Product Specialist di Spark, main partner di Tiandy in Italia, per visualizzarle apri il pdf allegato. 

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