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Aggiornamento UNI 11224: è tempo di manutenzione incendio

16/11/2020

di Simone Fogazzi - Consigliere Nazionale AIPS, Associazione Installatori Professionali Sicurezza 

A settembre 2019 (8 anni dopo la precedente versione), è stato pubblicato l’aggiornamento della UNI 11224 “Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi”, una delle norme indispensabili da conoscere per gli installatori di sistemi di sicurezza abilitati all’installazione e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendio, secondo la lettera G del DM 37/08. In AIPS ci siamo confrontati sui punti salienti della norma e ne abbiamo evidenziato le criticità.

La revisione della norma, a detta dell’UNI, è stata ottenuta tenendo conto dell’aggiornamento tecnologico e dell’allineamento con l’edizione 2013 della UNI 9795 (“Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio - Progettazione, installazione ed esercizio”), con la UNI TR 11607:2015 (“Linea guida per la progettazione, l’installazione, la messa in servizio, l’esercizio e la manutenzione degli avvisatori acustici e luminosi di allarme incendio“) e con la UNI TR 1694:2017 (“Linea guida per la progettazione, l’installazione, la messa in servizio, la verifica funzionale, l’esercizio e la manutenzione dei sistemi di rivelazione fumo ad aspirazione“) ed in particolare:

• sono state modificate e soprattutto implementate le prove e i controlli sulle apparecchiature di segnalazione acustica e ottica;

• sono state modificate e soprattutto implementate le prove e i controlli sui sistemi ASD;

• è stata rivista la periodicità della “verifica generale del sistema”, passando da 10 a 12 anni;

• è stata modificata la percentuale del numero di punti da controllare in allarme nel corso dei 12 mesi in funzione dell’anzianità dell’impianto.

Il dato che stima l’età dell’impianto

Il passaggio della cadenza della verifica generale dell’impianto da 10 a 12 anni ha richiesto un chiarimento da parte dell’UNI, a cui è stato chiesto come si deve comportare la società incaricata della manutenzione, nel caso in cui manchi la documentazione che attesta la data di installazione/realizzazione dell’impianto o la successiva sostituzione dei dispositivi dell’impianto di rivelazione incendi. Secondo UNI, si può fare affidamento a qualsiasi dato possa riportare ad una stima almeno approssimativa dell’età dell’impianto: possono valere quindi un verbale di consegna, o una bolla di consegna del materiale, quanto annotato sul verbale antincendio oppure la data della produzione della centrale. Al momento della verifica generale, a 12 anni dalla data di installazione, cosa succede dunque ai rilevatori di fumo (puntiformi, lineari e di aspirazione) e ai rilevatori di fiamma?

Verifica generale dopo 12 anni

La norma prevede tre possibili opzioni alternative: la revisione dei rilevatori da parte del produttore, la prova pratica in campo reale secondo le norme UNI 9795 e UNI TR 11694, oppure la sostituzione dei rilevatori. Naturalmente la scelta fra queste opzioni dipende dalla posizione dei produttori dei componenti di rivelazione automatica di incendi, pochi infatti prevedono la revisione in casa dei vecchi rilevatori, mentre la maggioranza (fra quelli da noi interpellati) preferisce fornire nuovi prodotti. E’ compito poi di noi installatori far “digerire” queste scelte aziendali ai nostri committenti.

Come informare il cliente

Proprio per informare nel modo più dettagliato, ma anche più semplice possibile, i nostri clienti delle variazioni intervenute con la pubblicazione della nuova norma UNI 11224, in Associazione abbiamo deciso di predisporre una lettera informativa ad hoc. Gli scopi di questa lettera al cliente sono molteplici: autotutelare le nostre aziende informando su quali sono gli attuali obblighi normativi, “giustificare” le attività ed i costi dell’attività manutentiva, ma anche promuovere la regolare manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi. Questa comunicazione, già di per sé essenziale in un corretto rapporto installatore-committente, ha trovato ulteriore ragion d’essere in questo periodo di crisi sanitaria ed economica, che ha visto la chiusura o la sospensione di numerose attività, con il rischio di “dimenticare”, a fronte di problemi molto più stringenti, la gestione di sistemi assolutamente essenziali come la rivelazione incendi.

Nuove competenze

Non ultimo, bisogna ricordare che la UNI 11224:2019 introduce le definizioni di “Persona competente” (cioè Persona dotata della necessaria formazione ed esperienza che ha accesso ad attrezzature, apparecchiature ed informazioni, manuali e conoscenze significative di qualsiasi procedura speciale raccomandata dal produttore, in grado di eseguire su detto impianto le procedure di manutenzione specificate dalla presente norma) e di “Tecnico Manutentore” (cioè Persona competente e qualificata che porta a termine i propri compiti in modo affidabile, si assume le responsabilità per la finalizzazione degli stessi e adatta i propri comportamenti alle circostanze nel risolvere i problemi). In nota la norma aggiunge: le attestazioni di partecipazione a corsi, attività formative e/o esercitazioni effettuate continuativamente presso associazioni, enti o aziende di settore contribuiscono a qualificare il personale. A un anno dall’entrata in vigore dell’ultima revisione della norma UNI11224:2019, il mercato ha pienamente recepito le importanti novità integrate nella stessa, ritenute dagli stakeholders vero ed indiscutibile elemento per la corretta gestione e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi.


maggiori informazioni su:
www.aips.it



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