giovedì, 28 marzo 2024

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Videocitofono: digitale, integrato, automatizzato

30/09/2020

della Redazione 

Il mercato dell’Intercom è sempre più digitale, sempre più automatizzato, sempre più integrato ad altre tecnologie e sempre più intrecciato al mondo degli assistenti vocali, ormai strumenti di massa. Il videocitofono del futuro si attiva semplicemente con la voce e funziona anche da remoto: è connesso ad internet, può essere gestito tramite comandi vocali, permette di rispondere via smartphone, sa riconoscere il padrone di casa e i visitatori. 

Integrazione sembra essere la parola chiave per la videocitofonia del futuro... o si tratta del presente?

Risponde Luca Pedretti, Strategic Marketing Manager di Comelit Group

Tutto questo è assolutamente il presente, ma pone le basi per un futuro di integrazione sempre più spinta per il mondo Intercom. Il concetto di integrazione si inserisce infatti in un trend più ampio, che da anni spinge i produttori a realizzare sistemi progettati per rendere la casa sempre più smart e connessa (due temi che sono diventati ancor più centrali durante il lockdown, che ha reso la casa il fulcro di molteplici attività). Nella casa del futuro ogni elettrodomestico “parla” con tutti gli altri, a prescindere dal brand dei singoli dispositivi. Ogni prodotto di moderna concezione deve quindi saper integrare sistemi di terze parti, oppure essere integrato e integrabile in altri sistemi. Non è un caso che molte realtà investano in programmi di integrazione pensati proprio per questo scopo.

La connessione con gli assistenti vocali permette infatti di sapere chi ha suonato al cancello e di aprirlo senza nemmeno alzarsi dal divano, senza distrarsi dai fornelli o dallo smartworking. Non solo: grazie alle nuove tecnologie di riconoscimento facciale, tramite uno specifico algoritmo il videocitofono può riconoscere i lineamenti di chi ci ha cercato, annunciandolo per nome prima ancora di rispondere. Perciò, non appena qualcuno suona, sarà lo stesso citofono - tramite assistente vocale - ad avvisarci, segnalando per esempio che “c’è la mamma alla porta”; oppure, nel caso di una persona che non è ancora stata registrata nel database interno, con un più generico: “c’è un visitatore alla porta”. A questo punto al padrone di casa non resterà che impartire il comando: “apri il cancello”. 

Riconoscimento del volto

Le tecnologie di riconoscimento del volto permettono poi di uscire di casa senza portarsi le chiavi: una volta inserito anche il nostro volto nel database integrato del citofono, la telecamera ci riconoscerà automaticamente al rientro, aprendo immediatamente il portone. Basterà semplicemente citofonare e, non appena attivato (anche se nell’appartamento non c’è nessuno), sarà lo stesso videocitofono a riconoscerci, aprendo il cancello per permetterci di entrare.

Via smartphone

Il fatto di potersi connettere allo smartphone, inoltre, permette al padrone di casa di essere sempre aggiornato su quello che succede fuori dalla sua abitazione, permettendogli di intervenire anche a distanza in caso di bisogno. Mettiamo per esempio il caso di un corriere, che arriva a consegnare un pacco che stavamo aspettando proprio mentre siamo fuori casa. In condizioni normali il corriere dovrebbe tornare indietro fissando una nuova consegna, o magari lasciare il pacco in un deposito, da cui poi bisognerebbe andare a ritirarlo, dilatando ulteriormente le attese. Questi videocitofoni di ultima generazione, invece, sono concepiti per rendere la vita di chi li possiede più semplice: quindi, nel caso specifico, offrirebbe l’opportunità di rispondere alla chiamata anche dall’ufficio, scegliendo per esempio di aprire il cancello da remoto in modo da far lasciare il pacco direttamente davanti alla porta di casa, pronto per quando torneremo.

Ma non basta, perché anche nel caso in cui il videocitofono non venisse connesso al telefono, potrà essere comunque dotato di una sorta di “segreteria telefonica” che al nostro rientro segnalerà, attraverso delle notifiche sul monitor del citofono, eventuali attività avvenute in nostra assenza, avvisandoci se ci ha cercato qualcuno durante l’arco della giornata.

Integrazione e scalabilità

Una tecnologia che trae la sua forza dalla rete internet e che potenzialmente dà la possibilità di connettere il videocitofono a qualsiasi altro device, per un’integrazione a 360 gradi che permette non solo di attivare le aperture di porte e cancelli, ma anche, per esempio, le luci esterne, a patto che queste siano collegate al medesimo sistema. Un’innovazione che, grazie alla connessione alla rete e a seconda dell’evoluzione tecnologica del videocitofono di partenza, potrebbe essere messa a disposizione anche a titolo gratuito, tramite un semplice aggiornamento di sistema. Se una volta, infatti, si comprava un prodotto che era in grado di fare una e una sola cosa, e la faceva per tutta la sua vita, oggi la rete internet permette di creare strumenti che possono essere implementati, modificati o semplicemente aggiornati all’infinito, sfruttandone appieno l’incredibile potenziale.


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