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Farmacie: strutture aperte e ad alto rischio

08/01/2020

di Giovanni Villarosa - Senior Security Manager, CSO e DPO,Vice Presidente di SECURTEC

Le farmacie sono attività commerciali che presentano una particolare connotazione: nascono come luogo di contatto tra farmacista e paziente. Il nesso di aiuto che ne consegue rappresenta l’origine di una struttura aperta e priva di barriere, dunque con un layout commerciale tra i più aggredibili in assoluto. Essendo spazi commerciali aperti, le farmacie soffrono le vulnerabilità tipiche dei contesti senza barriere, il tutto in genere in assenza di adeguati controlli di security all’ingresso, come invece accade per le agenzie bancarie. Per la somma di queste ragioni sono tra le attività più esposte alla criminalità predatoria.

Analizzando i dati contenuti nel Rapporto 2019 di OSSIF (osservatorio ABI  partecipato da Federfarma) sulla criminalità predatoria, presentato a Roma in occasione dell’appuntamento annuale Gli Stati Generali della Sicurezza 2019, si osserva come negli ultimi dieci anni, i reati di rapina contro le farmacie siano però diminuiti del 43%, passando dai 982 eventi del 2009 ai 588 del 2018. 

Meno rapine, più furti

Dopo il picco massimo registrato nel 2013 con 1.256 rapine consumate, nei successivi anni lo scenario è decisamente migliorato: rispetto a quel valore assoluto le rapine sono scese del 53%, mentre l’indice di rischio (ogni 100 farmacie) è passato dalle 5 rapine del 2009 alle 3 del 2018, passando per il picco massimo di 7 del 2013. Numeri che fanno riflettere, se raffrontati al settore bancario, dove tale indicatore si attesta a 2 eventi criminosi ogni 100 sportelli! Per contro, passando all’analisi dei reati di furto assistiamo ad un fenomeno in controtendenza, con un aumento costante dell’attività criminogena su scala nazionale, che in alcune regioni è perfino raddoppiata (Lombardia). Qual è la chiave di lettura? 

Questione di approccio

Com’è noto, nel contrasto del fenomeno rapina la prevenzione si fonda nell’azione sinergica diretta tra gli imprenditori/farmacisti e le FF.OO; al contrario, per contenere i furti le strutture vanno protette con attente analisi di rischio e di scenario, studi che condurranno l’organizzazione a progettare, realizzandole poi sul campo, tutte le dovute contromisure tecnologiche. Peraltro, l’attività investigativa ha messo in stretta correlazione i furti al crescente fenomeno del riciclaggio dei farmaci, particolarmente attivo in determinate zone del Paese. Parliamo di attività realizzate su commissione, effettuate da professionisti: accade perché i farmaci sono facilmente spendibili su mercati paralleli, non essendo al momento attivo nessun processo di completa tracciabilità dei medicinali nel percorso dalla casa farmaceutica al paziente. 

Come difendersi? 

Per quanto riguarda il fenomeno delle rapine, un risultato concreto si è ottenuto grazie ai sistemi di videosorveglianza, di fondamentale importanza nelle attività investigative di polizia giudiziaria. Sul versante dei furti la sfida è più complessa, perché su questo terreno gioca un ruolo primario la security integrata, ovvero l’integrazione di processi e procedure, tecnologie e sistemi di sicurezza attivi e passivi. Storicamente nel settore delle farmacie la cultura della sicurezza, l’uso delle tecnologie anticrimine, l’utilizzo dei sistemi di protezione sono state sempre poco diffuse, e tuttavia, laddove esistenti, non sempre con un livello di prestazione e security adeguata.

Mai sottovalutare il rischio

Dal punto di vista di un farmacista, il pericolo maggiore (comprensibilmente) è trovarsi faccia a faccia con un tossicodipendente alla ricerca di siringhe o di stupefacenti contenuti nei locali: i rischi di rapina e di furto sono quindi spesso sottovalutati, nonostante il flusso di contante sia considerevole, quanto il valore dei farmaci. Che fare allora? Quali soluzioni di prevenzione anticrimine utilizzare? Indubbiamente l’utilizzo di sistemi di videocontrollo. Qualcuno eccepirà: ma la videosorveglianza non impedisce l’azione criminale! D’accordo, ma se ben progettata e installata a regola d’arte, è in grado di registrare immagini di alta qualità, essenziali per l’autorità giudiziaria. Contro i furti vanno comunque applicate diverse misure di prevenzione: dai sistemi di difesa attiva (antintrusione, antitaccheggio, antirapina) collegati alle FF.OO e/o agli Istituti di Vigilanza Privata, alle strutture passive e i mezzi forti (locali blindati, casseforti, armadi blindati, etc). Il tutto senza mai dimenticare il rischio residuo, da assicurare con la giusta polizza.

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, box o figure, per visualizzarle apri il pdf allegato. 

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maggiori informazioni su:
http://www.padlockpharma.it/pdf/LineeGuidaPerLaSicurezza_IlSole24Ore_12nov2015.pdf



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