di Pierdavide Scambi - Studio Scambi Vicenza
“Dal punto di vista normativo, le sale da ballo ricadono nel DPR n.151/2011 art. 65 (“Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 200 persone ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso maggiore di 200 mq”) e sono soggette alla verifica delle disposizioni antincendio di cui al D.M. 19 agosto 1996 e integrazioni. Non potendo trattare l’intera normativa in questa sede, ci occuperemo delle prescrizioni per i gestori ed il personale e della videosorveglianza.
Il responsabile dell’attività da ballo, o personale da lui incaricato, è tenuto a registrare i controlli e gli interventi di manutenzione sui seguenti impianti ed attrezzature, finalizzate alla sicurezza antincendio, precisamente:
• sistema di allarme ed impianti di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi;
• attrezzature ed impianti di spegnimento;
• sistema di evacuazione fumi e calore;
• impianti elettrici di sicurezza;
• porte ed elementi di chiusura per i quali è richiesto il requisito di resistenza al fuoco.
Inoltre deve essere oggetto di specifica registrazione l’addestramento antincendio fornito al personale.
Gli “ex-buttafuori”
Le sale da ballo, oltre al normale personale di servizio e di intrattenimento, ai sensi degli artt. 1 e 4 del DM 6 ottobre 2009, devono essere monitorate attivamente anche da personale addetto ai servizi di controllo attività di intrattenimento e spettacolo iscritti agli elenchi prefettizi, che hanno queste mansioni:
• controlli preliminari per verificare la presenza di sostanze illecite o oggetti proibiti e naturalmente immediato obbligo di comunicazione alle forze di polizia;
• verifica che non ci siano ostacoli alle vie di fuga;
• presidio degli ingressi e regolamentazione dei flussi di pubblico;
• controllo sommario visivo delle persone ed eventuale verifica di un valido titolo di accesso;
• attività generica di osservazione per la verifica del rispetto delle disposizioni, prescrizioni o regole di comportamento stabilite da soggetti pubblici o privati.
Le macchine
Parliamo ora delle “macchine” evidenziandone alcune criticità, al fine di far comprendere come spesso i sistemi di videosorveglianza operanti in ambienti a condizioni critiche (quali le sale da ballo o gli stadi) siano investiti di proprietà e ruoli... che non possono concretamente espletare, soprattutto in termini di analisi video. L’iter per la concessione dell’installazione e della ripresa, che inizia con l’Istanza di Autorizzazione all’Ispettorato del Lavoro e l’eventuale parere delle Questure e dei Carabinieri locali deve essere accompagnato da uno schema di progetto, affinché i dispositivi possano essere utilizzati efficacemente anche a scopo di indagine e non per mere registrazioni!
Problematiche
Anche se i film ci hanno illuso che si potesse identificare un individuo in mezzo alla pista, “pedinandolo” per tutta la serata, magari riconoscendo movimenti anomali, comportamenti aggressivi e persino il bighellonare classico di uno spacciatore in cerca di clienti, lo stato di fatto non è questo. Si converrà che le principali problematiche di questi ambienti sono l’affollamento e gli effetti luminosi stroboscopici, i laser, i fumi di scena, che non consentono di tracciare un volto e di seguirlo. Purtroppo la distorsione luminosa e la dinamicità estrema dell’ambiente non consentono il riconoscimento facciale e non esiste un accomodamento dell’occhio anche per l’obbiettivo, se ad esempio al volto vogliamo associare i colori dell’abbigliamento o i tratti somatici come colore dei capelli e carnagione, sarà impossibile se la telecamera registra in bianco e nero.
Posizionamento corretto
Quello che ad oggi si può invece fare, e qui subentra il valore del progettista, è un corretto posizionamento delle telecamere nei luoghi di accesso o passaggio (entrate, corridoi, accessi ai servizi o ai guardaroba) in modo da riconoscere i movimenti da un’area all’altra e gli orari di entrata e uscita di alcuni soggetti, valutando preliminarmente se vi sia sufficiente illuminazione o se l’angolo di ripresa sia troppo aperto verso il contesto, piuttosto che troppo stretto per l’identificazione dei soggetti.
Pro e contro
Queste telecamere, in alternativa ai software di controllo che elaborano i dati di telecamere (che non nascono nativamente con la video analisi a bordo), a fronte di un sospetto o alcuni sospetti, permettono di riconoscere ed estrarre in tempi estremamente ridotti, e su archi temporali estesi, i movimenti nelle aree comuni maggiormente illuminate. Parliamo di operazioni che un addetto esperto può svolgere in qualche minuto, a fronte di ore ed ore di registrazioni da visionare del recente passato. Tuttavia i migliori risultati si possono riscontrare nelle piazze, nei musei, nei centri commerciali, negli aeroporti, ma ahimè non ancora nelle curve dello stadio e nelle sale da ballo, che rimangono tuttora aree ad altissima criticità. Forse un’attenta vigilanza umana potrebbe avere la meglio…. ma Matrix è un film che già il lettore conosce e per le macchine non vi è ancora un happy end!
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