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Uomini e mercato della building automation

07/05/2019

DIta la vostra - La Redazione

Un tema importante per la crescita della building automation è lo sviluppo di figure tecniche in grado di integrare diversi impianti ottimizzando efficienza, comfort e sicurezza. Il System Integrator sembra essere l’attore chiave per interpretare un’impiantistica (sicurezza inclusa) che affronti contestualmente il tema della gestione dell’edificio.

La specifica UNI CEI TS 11672 (2017) individua le figure professionali che installano e manutengono i sistemi BACS (Building Automation Control System) e i sistemi HBES (Home & Building Electronic System), delineando le rispettive competenze e abilità. Il tutto partendo da una distinzione di fondo: per i sistemi di automazione più semplici (monofunzionali) e di piccole dimensioni, installazione, cablaggio e messa in servizio sono in genere affidate all’impiantista elettrico o meccanico. Per i sistemi di automazione che integrano più sottosistemi e sono maggiormente dimensionati, la messa in servizio è invece affidata al System lntegrator di BACS.

Esperto e system integrator

La specifica UNI CEI TS 11672 individua due figure:

• Esperto BACS di sistemi HVAC ed elettrici - verifica la fattibilità del progetto; ne redige la documentazione; verifica la corrispondenza dell’impianto al progetto; collauda l’impianto; si accerta che l’utente riesca ad utilizzare il sistema; prepara la documentazione richiesta dalla normazione e dalla legislazione vigente;

• BACS System lntegrator - verifica la fattibilità dell’implementazione del progetto; configura e/o programma le componenti per implementare le automazioni; testa in laboratorio e in campo le funzionalità.

Ma il mercato è pronto per l’era smart? L’abbiamo chiesto a chi vive - spesso soffre - le regole del mercato ogni giorno. 

Sistemi di automazione

• sottosistemi i cui componenti realizzano un insieme funzionalmente autonomo

• sottosistemi che si integrano con gli impianti di edificio per funzioni di monitoraggio, controllo e supervisione

• integrazione dei sottosistemi per realizzare interscambi di informazioni

• interfacce per l’interazione sistema di automazione/utilizzatori e per lo scambio di informazioni tra sistemi

Dario Sala - Strategy & Marketing Leader presso Honeywell Building Solutions  

“Un’esperienza human centric. La tecnologia connessa ha aperto scenari inediti: nuove applicazioni e azioni gestibili dall’utente in modalità “easy & mobile” e, al contempo, maggiore disponibilità di dati che abilitano nuovi servizi - spesso digitali - in grado di migliorare la gestione della manutenzione, che diventerà sempre più remota e predittiva. In questo scenario un differenziatore diventa la capacità di fornire un’esperienza human centric per l’utente finale e di space management per il facility manager e altri gestori, con applicazioni più complesse e “trasversali” ai singoli sottosistemi. Occorre maggiore definizione del progetto complessivo, in un viaggio che presto includerà anche l’AI, una maggiore diffusione del BIM e della digitalizzazione dell’edificio”.

Francesco Giaccio - Executive Managing Director/CEO, Johnson Controls Italia  

“È il BMS la chiave dell’ambiente smart. I Building Management System (BMS) rappresentano attualmente il settore più interessante del mercato BA. I sistemi hi-tech BMS sono in grado di controllare e monitorare l’equipaggiamento meccanico ed elettrico degli edifici quali sistemi HVAC, di sicurezza, illuminazione intelligente, allarmi e protezione antincendio, allo scopo di migliorare le performance complessive della struttura. Operativi 24/7, i BMS rendono davvero “smart” gli ambienti, essendo progettati per rendere più accessibile l’integrazione, ridurre al minimo la necessità di manutenzione e ottimizzare l’efficienza energetica”. 

Paolo Laganà - Sales Manager Italy Loytec 

“Manca una certificazione ufficiale. Illuminazione, HVAC, controllo accessi: si può partire da tutte le componenti, ma il punto di arrivo è sempre l’’integrazione unita al monitoraggio per controllare e gestire i dati e ottenere efficienza energetica. Dopo un periodo di stasi, il mercato è in ripresa, anche se abbiamo pochi palazzi uffici dimensionati, quindi si lavora su tante piccole soluzioni su misura. L’utenza più ricettiva è quella degli integratori, che devono fare i conti con numerosi sottosistemi, molti dei quali datati e proprietari. E di recente i facility manager, che devono gestire l’edificio e controllarne i consumi. Dal punto di vista normativo e di standard, enti governativi e associazioni dovrebbero capire le reali esigenze di chi lavora.  Di sicuro manca, soprattutto per i system integrator, una certificazione “ufficiale”: tutto è demandato alle iniziative delle singole aziende”.



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