venerdì, 29 marzo 2024

Articoli

Qualificare l’installatore: il Foglio di Sopralluogo

15/01/2019

di Paolo Gambuzzi -  Vice Presidente AIPS 

L’impegno di A.I.P.S., Associazione Installatori Professionali Sicurezza, per qualificare l’Installatore passa anche attraverso quelle che chiamiamo comunemente “le scartoffie”. In realtà, una corretta e puntuale gestione dei documenti in uso in Azienda, nel rispetto delle norme e delle leggi cogenti, tutelano l’Azienda stessa e contribuiscono all’immagine di professionalità dell’Installatore di sistemi di sicurezza, distinguendolo da improvvisatori e pressappochisti.

Un breve aneddoto per chiarire quanto appena detto: qualche settimana fa una signora di Padova ha contattato la segreteria della nostra Associazione per chiedere un consiglio super partes. Dovendo infatti ristrutturare casa, aveva affidato all’azienda che curava l’impianto elettrico anche la realizzazione di un impianto antintrusione, ma non era soddisfatta del risultato. Come prima domanda abbiamo quindi chiesto alla signora in cosa la realizzazione differisse da quanto concordato in fase di sopralluogo e dal progetto. Sopralluogo? L’elettricista aveva fatto una passeggiata per casa col marito della signora. Progetto? L’elettricista aveva risposto alla cliente “Eh, il progetto? Che parolona, ma va là!” E’ evidente che il momento del sopralluogo è cruciale per impostare correttamente sia la predisposizione dell’impianto, sia il rapporto con il cliente. Nel caso del cliente privato, avrà probabilmente un migliore impatto la sensazione di affidabilità e chiarezza che l’installatore dimostrerà; nel caso di un cliente Azienda/Ente/ecc., sarà sicuramente apprezzata la gestione organizzata e documentata delle fasi di lavoro.

MODELLO DI FOGLIO DI SOPRALLUOGO

Per supportare le proprie Aziende Socie già da questa prima fase, che è una sorta di “biglietto da visita” della professionalità, A.I.P.S., ed in particolare la Commissione tecnica, di cui faccio parte, ha predisposto un modello di Foglio di Sopralluogo, che abbiamo suddiviso in una prima parte contenente le informazioni più generali e due allegati: All.1 in caso di impianto antintrusione, All.2 in caso di impianto di videosorveglianza; utilizzabili anche contemporaneamente, a seconda della necessità. Naturalmente il nostro lavoro ha trovato fondamento nelle norme CEI di settore: CEI 79-3 e CEI 50131-1 per antintrusione e rapina, CEI 62676-4 e CEI 62676-1-1 per la TVCC, senza dimenticare quanto disposto in materia di privacy dal Regolamento UE 679/2016 e in materia di tutela dei lavoratori dalla L. 300/70. Nella sezione iniziale del modulo, dunque, abbiamo previsto la raccolta delle informazioni generali, che possiamo sintetizzare in:

• dati di contatto e informazioni per l’organizzazione pratica del lavoro (ad esempio, se esiste una predisposizione, o se è necessario prevedere della attrezzatura particolare);

• dati che permettono di inquadrare l’impianto ai sensi del DM n. 37/2008 e relativa Conformità;

• dati necessari a formulare in generale una corretta analisi del rischio e, nel caso dell’impianto antintrusione, a dimensionarlo secondo quanto previsto dalla CEI 79-3;

• dati utili all’azienda installatrice per monitorare i propri processi di marketing, annotando attraverso quali canali è stato raggiunto il cliente per ottimizzare le azioni future.

ALLEGATI ANTINTRUSIONE - TVCC

Negli allegati riferiti ad impianto antintrusione e/o TVCC, vengono poi individuate le esigenze e le aspettative del cliente rispetto alla tipologia di impianto prescelto, e vengono raccolti ulteriori dati tecnici specifici. Ricordo che, in particolare per gli impianti di videosorveglianza, è proprio la norma CEI 62676-4 ad indicare espressamente che l’installatore produca una dichiarazione formale scritta dei bisogni, delle giustificazioni e dello scopo del sistema di videosorveglianza, cioè il documento dei Requisiti Operativi, i quali di fatto rappresentano le aspettative del cliente sulle funzioni dell’impianto, concordate con il progettista (alla descrizione dei Requisiti operativi la norma dedica poi l’intero capitolo 5). Più prosaicamente, il cliente deve poter scegliere ed avere chiaro quale tipo di immagini otterrà dalle telecamere del suo impianto: queste aspettative devono essere debitamente annotate, anche per evitare di incorrere poi in spiacevoli contestazioni, causate da semplici incomprensioni.

IN PROGRESS

I fogli del modulo e i relativi allegati vengono firmati dal cliente per presa visione; inoltre in calce al documento è stata apposta la spunta per l’autorizzazione, ai sensi del Regolamento UE 679/206, al trattamento dei dati personali forniti al solo scopo di produrre la relativa offerta commerciale. In questo modello di Foglio di Sopralluogo, la nostra Commissione A.I.P.S. ha cercato di far confluire tutte le informazioni obbligatorie e quelle essenziali per impostare al meglio e - perché no?- semplificare il successivo lavoro di progettazione e preventivazione dell’impianto. Ogni Azienda Socia ha poi la facoltà di utilizzare il modello come linea guida, eventualmente integrandolo a seconda delle proprie esigenze. La composizione di questo, come degli agli altri modelli di documenti, è naturalmente un work in progress, sia perché vanno considerati gli aggiornamenti normativi, sia perché ritengo sia sempre possibile trovare qualche spunto di miglioramento.


maggiori informazioni su:
www.aips.it



Tutti gli articoli