venerdì, 29 marzo 2024

Articoli

Profilo ONVIF T e H.265: compressione a prova di futuro

26/10/2018

di Fredrik Svensson - Presidente del gruppo di lavoro di ONVIF per il Profilo T www.onvif.org

Ottimizzare la larghezza di banda e le necessità di storage sono elementi essenziali per mantenere in efficienza un sistema di videosorveglianza. La capacità di un sistema di gestione video di fornire analisi precise, notifiche eventi in tempo reale e immagini rilevanti e dettagliate è legato strettamente alla velocità e alla larghezza di banda della rete di sorveglianza. Nel campo della sicurezza fisica, il codec H.264 è il formato di compressione video oggi più utilizzato. Ma l’H265 sarà con tutta probabilità il codec del futuro.

Alcune aziende hanno apportato miglioramenti all’H.264 per comprimere maggiormente le aree dell’immagine non rilevanti, preservando però la piena qualità video per i dettagli più importanti come volti, targhe o edifici. Dal prossimo anno, è però probabile che sarà l’H.265 - erede dell’algoritmo H.264 – a detenere lo scettro del codec più utilizzato. Alcuni produttori lo usano già per telecamere e sistemi di gestione video; altri si stanno attrezzando.

VANTAGGI

I principali vantaggi della compressione sono la minore richiesta di banda e di spazio di archiviazione. In alcune situazioni il codec H.265 può arrivare a raddoppiare il rapporto di compressione dei dati rispetto all’H.264, pur mantenendo la stessa qualità. Più compressione significa meno storage sugli hard drive, meno banda e meno switch. In una parola: minor costo di proprietà del sistema. La compressione del codec H.265 offre un bitrate inferiore rispetto all’H.264: un punto importante perché meno bitrate significa meno stress sull’hardware, quindi meno problemi in generale. Un elemento da non sottovalutare è però la compatibilità dell’algoritmo di compressione rispetto a tutti i componenti del sistema: telecamere, computer e software VSM. È poi utile che gli integratori conoscano almeno le basi della compressione video: un buon settaggio consente infatti di ridurre ulteriormente la richiesta di banda (è possibile reimpostare anche il settaggio predefinito delle telecamere in modo da ridurre i costi in maniera personalizzata).

ONVIF E H.265

ONVIF sta lavorando per incorporare nelle proprie specifiche anche i nuovi codec come l’H.265, tuttavia l’ente non è direttamente coinvolto nello sviluppo degli standard di compressione medesimi. Il nuovo profilo video ONVIF pubblicato a settembre di quest’anno - Profilo T – è “agnostico” rispetto alla compressione, ossia può supportare nuovi formati di compressione video, incluso l’H.265, nonché nuovi formati di compressione audio, ma è abilitato a supportare anche eventuali nuovi codec video e audio del futuro senza dover riprogettare il proprio servizio multimediale. Gli organismi di standardizzazione che stanno affrontando direttamente i nuovi standard di compressione annoverano l’International Telecommunication Union (ITU), il Moving Picture Experts Group (MPEG) e una commissione congiunta dell’Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO), oltre all’International Electrotechnical Commission (IEC), che si occupa della codifica di audio, immagini, informazioni multimedia e ipermedia. Altri formati di compressione analoghi ad H.264 e H.265 sono stati sviluppati da aziende come Google.

PROFILO T E H265

Come già detto, il codec H.265 ridurrà i costi di proprietà comprimendo le necessità di banda (ulteriormente riducibili per avere maggiori risparmi e migliori performance riconfigurando le impostazioni di default della telecamera). Gli stessi produttori di telecamere lavoreranno a nuovi miglioramenti sull’H.265 per ridurre ulteriormente la larghezza di banda, come è accaduto con l’H.264, e per individuare le parti di immagine più rilevanti agendo sulla compressione. Ma se il codec H.265 è in sé pronto, il suo valore aggiunto per i sistemi di sorveglianza IP nel complesso dipenderà anche da quanto le componenti del sistema saranno in grado di supportare il nuovo codec, dunque da quanto velocemente si muoveranno i produttori di VMS, hardware, schede video e telecamere. Nonostante ciò, ONVIF ha incluso l’H.265 nel nuovo Profilo T perché ritiene che presto si affermerà quale nuovo formato di compressione più utilizzato. Secondo ONVIF, anticipare questa migrazione può aiutare lo sviluppo del mercato della sicurezza fisica: Profile T è dunque a prova di futuro perché consente di adottare rapidamente anche nuovi formati di compressione che dovessero essere rilasciati in futuro. Una flessibilità che aiuterà sicuramente gli integratori. 



Tutti gli articoli