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L’intelligenza video nella progettazione di Smart City

02/07/2018

della Redazione

Quanto vale il mercato del monitoraggio urbano a livello globale? Quali aree tecnologiche richiedono capitolati di spesa più elevati e per quali sistemi di sicurezza si prevede una crescita più accentuata? Quali sono i driver che guideranno gli investimenti in city surveillance e quali saranno le sfide per i committenti di area governative? Quali sono i player per ciascun segmento tecnologico? Quali soluzioni si riveleranno cruciali? Quali tassi di crescita sono previsti in termini geografici? A queste ed altre domande risponde l’interessante analisi di mercato rilasciata da Frost & Sullivan sul tema “Global City Surveillance Market, Forecast to 2022”.

Secondo gli analisti, tra il 2016 e il 2022 cresceranno in maniera importante i progetti di Smart city e la sicurezza diventerà un tema sempre più centrale per qualunque Amministrazione governativa: monitoraggio real time delle aree calde, forme di comunicazione interforze più veloci e sicure, analisi video evoluta e una conoscenza situazionale più profonda saranno i cardini delle moderne strategie di sorveglianza urbana.

PREVISIONI DI SPESA

Negli anni compresi tra il 2016 e il 2022 la spesa in videosorveglianza urbana passerà da 2,41 a 3,06 miliardi di dollari, spinta principalmente dagli investimenti in nuove infrastrutture che si renderanno necessari per i progetti di Smart City. La Cina farà da capofila, inglobando i due terzi della spesa complessiva grazie all’iniziativa “Skynet”, un piano nazionale per aumentare la sicurezza. Nonostante ciò, il CAGR complessivo resterà però stabile al 4,1% a causa dei minori investimenti in USA, Europa, Asia centrale e dei piani di spesa estremamente ridotti in paesi in via di sviluppo come America Latina e Africa. In controtendenza invece l’area Asia-Pacifico, in particolare in paesi come l’India, spinti da notevoli espansioni infrastrutturali legate proprio ad una progettualità smart delle principali metropoli. Sul fronte tecnologico, tra i driver della crescita si ipotizzano la riduzione dei prezzi delle telecamere IP e l’innovazione continua in videoanalisi sempre più avanzate (AI inclusa). Vediamo perché.

MOLTIPLICATORE DI FORZE

Se il valore deterrente della videosorveglianza è ormai un punto assodato, le nuove tecnologie portano però interessanti opportunità sul piano del miglioramento dell’efficienza operativa delle forze dedicate alla lotta al crimine. La TVCC si pone in questo contesto come moltiplicatore e ottimizzatore delle forze in campo: le soluzioni intelligenti di analisi (rilevazione comportamenti anomali, oggetti sospetti in luoghi affollati, etc) includono infatti, per fare un esempio, anche l’identificazione di pattern sospetti e l’attivazione automatica dell’allarme. Non a caso, i sistemi di sorveglianza intelligenti sono tra le componenti chiave dell’imponente pianificazione strategica di sicurezza messa in campo dagli organizzatori della Coppa del Mondo FIFA 2018. Un altro punto di forza dei sistemi di sorveglianza intelligenti è la capacità di monitorare gli eventi in tempo reale e di accedere ai dati attraverso differenti piattaforme (centralizzate o mobili), anche in combinazione tra loro. Questo assicura una conoscenza situazionale molto più completa e real time, fondamentale per sincronizzare i vari eventi, analizzarli e combinarli tra loro, acquisire informazioni di rilievo, assegnare delle corrette priorità e rispondere con efficacia e velocità agli eventi di allerta. Lo stesso approccio situazionale è offerto dalle più evolute soluzioni di gestione intelligente del traffico, che rendono fluida la circolazione, riducono il rischio di incidenti, prevengono congestioni e agevolano anche la gestione amministrativa delle ammende e sanzioni. Non indifferenti anche i profili di safety, soprattutto per le telecamere portable: tecnologie indossabili che non solo svolgono una funzione deterrente verso eventuali atti aggressivi contro le forze dell’Ordine, ma registrano anche evidenze probatorie della scena in corso, per evitare contestazioni pretestuose.

ELEMENTI FRENANTI

Fattore Privacy - Questo tema è molto sentito in Europa occidentale (Regno Unito, Francia, Germania e ovviamente Italia - dove le leggi sulla protezione della privacy sono particolarmente rigide), tuttavia diversi accorgimenti tecnici (masking, privacy zone) posti in essere dai principali produttori e in generale una profonda attenzione alla privacy sin dalla fase di progettazione, imposta peraltro dal GDPR, hanno essenzialmente risolto la problematica.

Vasto parco analogico esistente – Gli impianti analogici - ampiamente funzionanti – installati sui territori a tutela delle città sono tuttora molto ampi nei paesi a più antica tradizione di TVCC (Gran Bretagna, la stessa Italia), disicentivando la giustificazione della spesa per la migrazione all’IP e dunque verso forme di intelligenza tecnologica spinte. I sistemi integrati e ibridi faciliteranno comunque la transizione.

Scarsa larghezza di banda – Un problema importante soprattutto nei paesi (come l’Italia) che soffrono di un profondo digital divide: la necessità di una gestione efficiente dello storage e dei consumi di banda guiderà quindi l’evoluzione di soluzioni di storage sempre più intelligenti, efficaci e cost effective.

Cyber security – Inutile dire che la migrazione al digitale porta con sé varie sfide di sicurezza informatica che dovranno essere affrontate e mitigate con opportune contromisure. Si profila dunque un capitolato di spesa parallelo per le questioni cyber, che ovviamente dovranno essere affrontate con ampi piani strategici e procedurali che vanno ben oltre la soluzione tecnologica.

FATTORI COMPETITIVI

Il rapporto prezzo/qualità è a tutt’oggi un elemento chiave nella determinazione all’acquisto di un sistema di sorveglianza di parte governativa: il committente chiede ormai performance elevate a costi contenuti e la varietà di brand, qualità e prezzi presenti sul mercato non limita certamente la scelta. Altro elemento essenziale è la user friendliness (tema legato anche al passaggio al digitale, dove la facilità d’uso è ormai un must per qualunque dispositivo), da coniugare però ad elevata affidabilità di ripresa in qualunque condizione ambientale e climatica e a funzionalità sempre più avanzate (infrarossi, zoom PTZ e 360°, analisi intelligente delle immagini). Una notizia di interesse è che, nonostante l’ingresso di continui nuovi fornitori, il valore del brand continua a giocare un ruolo fondamentale nell’acquisto: la preferenza ricade infatti sui marchi che vantano una forte presenza sul mercato e un importante portfolio clienti, a testimoniare la bontà del prodotto. Infine un elemento tecnico: l’interoperabilità risulta essere un fattore competitivo chiave. Consente infatti di interfacciare nuove telecamere IP con device preesistenti e garantisce un ampio margine di personalizzazione e di accessibilità. 

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maggiori informazioni su:
https://store.frost.com/global-city-surveillance-market-forecast-to-2022.html



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