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Balcani: la security in mostra a Adria Security Summit

01/02/2018

La terza edizione di Adria Security Summit Powered by Intersec 2017 (13-15 settembre, Šibenik, Croazia) ha richiamato un numero record di partecipanti dall’area balcanica e dal resto del mondo, registrando un +20% di visite rispetto al 2016. Sessantasette espositori da 27 paesi diversi della regione e del mondo hanno allestito i loro stand su 1500 mq di spazio disponibile. Dati che parlano di un mercato interessante e non arretrato rispetto alle tendenze globali. a&s Italy, presente alla kermesse, ha intervistato gli espositori e i visitatori italiani.

L'evento, alla sua terza edizione e organizzato da Global Security, quest’anno ha visto la collaborazione di Messe Frankfurt GmbH, che ha potenziato la comunicazione e puntato i riflettori su un comparto che pare molto interessato al Made in Italy. Secondo Danica Kauzlari (Public Relations di Alarm automatika per Inim Electronics), Croazia, Serbia e Montenegro vantano un ottimo potenziale di crescita perché lavorano in sinergia e si scambiano le best practise operative. Anche per Marco Zittino (International Sales Area Manager di AVS Electronics) Serbia, Montenegro e Albania sono mercati interessanti. Più in stallo invece Croazia, Slovenia e Bosnia, “le prime due perché vittime della crisi economica nel settore costruzioni, che ha impattato negativamente sul comparto sicurezza”. Lato operatori, gli integratori e i system integrator più giovani sono molto disponibili a prendere in considerazione nuovi prodotti, anche se il TVCC resta “il” prodotto di punta. Ma ci sono anche degli ostacoli

OPPORTUNITÀ E OSTACOLI

“Le istituzioni italiane non tutelano né promuovono le aziende che non appartengano a settori come telecomunicazioni, automotive e oil&gas. La penalizzazione a livello di dazi e di valuta è peraltro ancora forte” - conclude Zittino. Il freno all’import/export è vissuto dalle aziende italiane però in modo diverso, a seconda della collocazione sul mercato. Per Alberto Pastorello (International Sales Manager di El.Mo.), il problema dazi non esiste in quanto in Croazia l’azienda italiana opera tramite un distributore locale. Macedonia, Kosovo e Bosnia sono i paesi più interessanti e il system integrator è l’unico punto di riferimento perché la linea El.Mo integra antintrusione, TVCC ed antincendio e, operando su residenziale, industriale e bancario, necessita di partner che propongano soluzioni chiavi in mano. “Se dovessimo suggerire una sede per l’edizione 2018, suggeriremmo l’Albania, un mercato in cui c’è molto fermento e con cui c’è molta affinità.” Presidiare il territorio con costanza e spirito innovativo è comunque un leit-motiv delle nostre interviste agli espositori. Aldo Somenzi (Sales Dept., TSEC S.p.A.) racconta di aver puntato molto sulla grafica dello stand e l’aspetto tecnologico del prodotto di nicchia nell’edizione 2017: “ha funzionato”. Nell’area dei Balcani, però, e in particolare sul mercato residenziale sono due gli ostacoli da superare: raggiungere i distributori in maniera efficace e andare al di là della logica del prezzo. “Gli altri paesi su cui vorremmo puntare sono Croazia, Slovenia e Albania.”

BUSINESS ALL’ORIZZONTE

Nei corridoi, abbiamo intervistato due visitatori italiani: Sicurit Alarmitalia e Videotec. Produttori che in questo territorio desiderano aumentare presenza e fatturato: la visita era dunque finalizzata ad incontrare soggetti tramite i quali ampliare il business. “Siamo in contatto con distributori e integratori a valore aggiunto in ambito commercial security – ha dichiarato Alessandro Franchini (Marketing & Communication Manager di Videotec) e da qualche anno stiamo puntando a vari mercati verticali sviluppando prodotti specifici. Il concetto di evento-roadshow è comunque decisamente interessante perché permette di coprire un’area molto ampia”. Insomma, è ipotizzabile un aumento degli scambi commerciali fra aziende della security italiane e dell’area balcanica, che hanno visto un’ulteriore occasione di incontro durante la Fiera Sicurezza: “In tutti i paesi dell’area balcanica lavoriamo molto bene, e collaboriamo con le Associazioni dei vari paesi sin dalla prima edizione dell’evento. Quest’anno ci sono più aziende italiane rispetto alla prima edizione e questo ci fa ben sperare in una maggiore collaborazione futura. Per quanto riguarda la missione di buyer in visita a Sicurezza, abbiamo scelto le aziende chiave che sono alla ricerca di fornitori o che desiderano investire nel nostro paese. Dal punto di vista degli espositori/produttori balcanici, invece, le nostre realtà sono poco dimensionate, ma Adria Security Summit intende diventare un polo di attrazione anche per i produttori locali”, ha commentato Matijaž Žigon, che lavora presso l’Ufficio Regione Balcanica di Fiera Milano.



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