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Conversazioni bidirezionali in viva voce: come si ottiene la perfetta intelligibilità?

14/09/2017

della Redazione

Cosa si intende per “Intelligibilità” in una conversazione e come si misura? Con intelligibilità del parlato in ambienti chiusi si intende la comprensibilità di un suono, di una conversazione, da parte di un ascoltatore. Uno dei metodi per la sua valutazione oggettiva è attraverso la quantificazione dell’indice di valutazione del parlato STI (Speech Transmission Index), misurato in condizioni acustiche da laboratorio. Il valore massimo di STI è 1,00 e corrisponde all’intelligibilità perfetta. Può sembrare banale, ma la quasi perfetta intelligibilità di una comunicazione bidirezionale in viva voce la sperimentiamo tutti i giorni, quando parliamo con i nostri colleghi di ufficio, quando facciamo la spesa, quando siamo faccia a faccia con il nostro interlocutore. È talmente banale che, vista la semplicità e la qualità con la quale comunichiamo, non pensiamo nemmeno vi siano condizioni che possano pregiudicare questa perfezione. E invece tutto cambia quando il nostro interlocutore non è di fronte a noi, può trovarsi a 10 metri o a centinaia di chilometri di distanza, in un ambiente rumoroso ed in una situazione di stress o di pericolo.

L’intelligibilità di una conversazione in viva voce nasce dunque da un mix di fattori che devono compenetrarsi per garantire la necessaria qualità audio. Vogliamo sintetizzarli?

Risponde Claudio Rizzi, General Manager Commend Italia

Tra i vari elementi che, nel loro complesso, contribuiscono all’ottenimento della migliore intelligibilità in un sistema di comunicazione in viva voce, possiamo schematicamente annoverare: 1) trasmissione del segnale audio ad una larghezza di banda di 16KHz coprendo l’intero spettro di frequenze udibili dell’uomo (eHD Voice – Enhanced HD Voice); 2) modalità di commutazione audio OpenDuplex® standard Commend per parlare e ascoltare simultaneamente in viva voce; 3) cancellazione dell’eco; 4) soppressione dinamica del rumore di fondo; 5) regolazione automatica del volume in funzione della rumorosità ambientale; 6) equalizzatore per la taratura audio del singolo terminale in base all’ambiente operativo; 7) regolazione della sensibilità di microfono e volume altoparlante per ogni singolo dispositivo; 8) hardware adeguato alle esigenze ambientali.

Per gestire distanze, ambienti particolari, situazioni rumorose, non basta più la perfezione dell’orecchio umano: abbiamo bisogno di un sistema che si occupi di “sentire” quello che diciamo, di codificare e trasmettere il segnale attraverso una infrastruttura, di ricodificare ed emettere il segnale audio con la garanzia di poter esattamente comprendere quanto ci viene detto in quel momento e in quella precisa situazione. Non si parla di una conversazione telefonica nella quale una o tutte e due le parti utilizzano microtelefoni: si parla di gestire conversazioni di qualità, in viva voce (a mani libere), ad elevato volume, con differenti situazioni di rumorosità ambientale, senza un contatto visivo diretto. Nel complesso mondo dell’acustica e delle comunicazioni, anche il più piccolo fattore che potrebbe inficiare la qualità deve essere tenuto in considerazione: dalle proprietà sonore fisiche di base, all’elaborazione del segnale e alla selezione dei singoli componenti elettronici che compongono i dispositivi. Ecco quindi gli elementi fondamentali che contribuiscono ad ottenere la perfetta intelligibilità.

MODALITÀ DI COMMUTAZIONE AUDIO

I sistemi di comunicazione in “viva voce” possono supportare diverse modalità di commutazione audio:

Simplex (PTT = Push to Talk o commutato) - consente il controllo manuale della direzione di comunicazione: per parlare è necessario premere un tasto o commutare manualmente il senso della conversazione;

Switched Duplex (Half Duplex) - rileva la fonte sonora più potente e commuta automaticamente la direzione della comunicazione;

Full Duplex - questo tipo di controllo di fonia consente di parlare e ascoltare simultaneamente. I più moderni sistemi utilizzano la nuova modalità Open Duplex, che migliora la qualità della fonia anche in presenza di un elevato rumore ambientale, grazie alla funzione di soppressione dell’eco (non disponibile in modalità Full Duplex). 

QUALITÀ DELLA TRASMISSIONE AUDIO

“L’orecchio umano può udire i suoni nell’intervallo dai 20 Hz ai 20 kHz. Questo limite superiore tende ad abbassarsi con l’avanzare degli anni: molti adulti non sono in grado di udire frequenze oltre i 16 kHz.”(1) La banda fonica standard (da non confondere con la frequenza di campionamento) in telefonia ha un’ampiezza base di 3,5 kHz. Questa è la qualità alla quale tutti noi siamo abituati e che ci offrono tutti i sistemi telefonici. Nel complesso, l’80% delle frequenze audio coinvolte nella trasmissione della fonia sono oltre le capacità dello standard dei sistemi telefonici. Qualità non vuole dire più potenza (W=Watt) o più volume (db=Decibel): vuol dire una più ampia gamma di frequenze trasmesse, ed ecco perché, per ottenere la massima intelligibilità, è essenziale un segnale audio con la migliore qualità possibile (16kHz).

HARDWARE E SOFTWARE

I terminali di comunicazione ed i dispositivi di gestione sono un altro elemento fondamentale per ottenere la massima intelligibilità in una conversazione in viva voce. Devono essere un concentrato high tech fra componentistica, dimensioni (per una corretta distanza fra microfono ed altoparlante), ingegnerizzazione, protocolli di comunicazione e funzioni software evoluti. Un ottimo hardware senza il supporto di un idoneo protocollo di comunicazione, oltre a specifiche funzioni software di gestione audio, non può, da solo, permettere di ottenere i risultati migliori.

APPLICAZIONI

Un sistema di comunicazione con uno STI (Indice di intelligibilità) il più possibile vicino a 1,00 è in grado di garantire conversazioni di qualità in viva voce, ad adeguato volume, in qualsiasi condizione operativa e di rumorosità ambientale: gallerie stradali, acciaierie ed industrie pesanti, centri urbani, aeroporti ma anche centri commerciali, parcheggi, ospedali sono tutti ambienti caratterizzati, per una ragione o per l’altra, da complessità specifiche legate alle comunicazioni d’emergenza.



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