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Installazione o upgrade nella trasmissione video IP

13/07/2017

di Marco Grasselli, Regional Manager South-Eastern Europe www.comnet.net

Progettare correttamente un sistema di videosorveglianza è oggi molto diverso anche da solo cinque anni fa. Il tradizionale impianto analogico è un sistema punto-punto costituito da telecamere che trasmettono su cavo coax, UTP o fibra ottica. La migrazione verso sistemi video IP ha innescato un significativo cambiamento tecnologico con continue novità ed evoluzioni quali il multimegapixel, le topologie cloud, l’analisi video, l’integrazione di segnali. Il video IP quindi sta guadagnando quote di mercato ogni anno in un contesto di cablaggio strutturato, convergenza digitale e apparati di rete.

I vantaggi di una soluzione in rete sono significativi; l’ethernet è basato su standard, quindi, in teoria, interconnettendo componenti di diversi produttori e trasmettendo tutti i segnali (video, citofonia, controllo accessi, dati ecc) attraverso la stessa rete tutto dovrebbe funzionare correttamente. Inoltre la scalabilità del cablaggio strutturato permette di aggiungere componenti a un costo inferiore, e la flessibilità nella connessione dei componenti consente, oltre a topologie stellari e punto-punto, layout “drop & repeat”, anelli chiusi e reti ridondanti.La rete stessa infine ha una intrinseca intelligenza con possibilità di automonitoraggio, ottimizzazione e ridondanza. Oggi, parte di questa intelligenza può inoltre essere delegata al margine della rete, consentendo analisi video e sistemi di monitoraggio che superano di gran lunga le funzionalità dei vecchi sistemi.

LA TRASMISSIONE VIDEO

Nel caso di riqualificazione di un sistema esistente, una volta consolidata la decisione di migrare verso una rete TVCC su IP, emergono alcune opzioni relative alla trasmissione video; ad esempio,si può scegliere tra la codifica del video analogico con utilizzo delle telecamere esistenti o una progettazione da zero. La codifica è una scelta che a volte in realtà si può rendere necessaria anche per telecamere di nuova installazione (termiche o telecamere ATEX), e si configura attraverso encoder/ decoder da installarsi in locale o in remoto in funzione del recupero o meno del media esistente. Se la posizione remota è in esterno, è necessario selezionare un encoder industriale che non tutti i costruttori sono in grado di offrire.

IL MEZZO TRASMISSIVO

Nella progettazione di un sistema TVCC IP, prima di tutto è fondamentale scegliere il mezzo trasmissivo. Il cablaggio strutturato pone dei limiti molto precisi sulle distanze per cui è prevedibile l’utilizzo del rame (100 mt) rendendo in certe situazioni praticamente obbligata la scelta della fibra ottica. Il costo del media trasmissivo è molto simile: ci sono dei costi aggiuntivi a livello di connettorizzazioni e certificazioni, ma la fibra ottica consente sicuramente di trasmettere una larghezza di banda notevolmente più elevata. Bisogna quindi considerare quali sono le distanze in gioco e quale la banda richiesta; ad esempio per i sistemi che utilizzano telecamere IP 4K, un’infrastruttura in fibra ottica monomodale è probabilmente la scelta migliore.

INFRASTRUTTURE ESISTENTI

In un’ottica di ottimizzazione dei costi è fondamentale analizzare se esistono infrastrutture già posate. Sicuramente la fibra può essere riutilizzata attraverso semplici mediaconverter o switch con porte ottiche, ma oggi il video IP può essere anche veicolato su coassiali o lunghe tratte di UTP esistenti. I produttori offrono dispositivi in grado di estendere le distanze di comunicazione Fast-Ethernet su questi media ben oltre i 100m garantendo inoltre il supporto del PoE. Ad esempio è possibile trasmettere 100Mbps di dati Ethernet a distanze di circa 600m senza PoE o circa 200-300 compresa l’alimentazione di un dispositivo PoE classe 3. Bisogna tenere conto di variazioni nel caso di potenze superiori, ma queste distanze sono buone linee generali.

WIRELESS

Rimane da considerare la comunicazione wireless, che ha il grande potenziale di svincolare la progettazione dall’infrastruttura fisica. Ci sono però molti parametri che non devono essere trascurati per ottenere un’installazione efficiente: topologia di rete, ostacoli, interferenze EM, clima, ecc. In ogni caso alcuni prodotti wireless ethernet garantiscono un’installazione “Power, Point & Play” che, in considerazione della complessità del wireless, rappresenta da sola un grande vantaggio.

RETE AZIENDALE

In una nuova installazione può sembrare vantaggioso utilizzare una rete aziendale esistente. Questa scelta va fatta con estrema cautela in quanto il video IP richiede molta banda e il rallentamento della rete aziendale non è certamente una decisione sensata. Molto più sicuro sarebbe realizzare una rete separata (a livello logico ma ancor meglio a livello fisico), con il vantaggio di renderla segregata e quindi maggiormente immune da attacchi mirati.

GLI APPARATI

La scelta degli apparati è altrettanto importante. Ad esempio uno switch gestito consente all’utente di controllare l’indirizzo IP e le funzioni dello stesso, dando la possibilità di ottimizzare e gestire in modo preciso il traffico sulla rete e di utilizzare in modo più efficiente l’infrastruttura. L’utilizzo di interruttori gestiti consente ai media disponibili di utilizzare la larghezza di banda disponibile in modo più efficiente. Per certe tipologie di sistemi alcuni costruttori offrono anche switch che supportano solo le più essenziali caratteristiche di gestione, come il controllo del multicast o la gestione del RSTP, attraverso una “autoprogrammazione” tramite dip-switch rendendo l’installazione più snella ed economica. In ogni caso è bene ricordare che per le installazioni in condizioni non protette è fondamentale scegliere dispositivi di rango industriale che supportano temperature estese, range di umidità elevati, MTBF molto lunghi e così via. Analoga scelta evidentemente per tutti gli accessori quali Alimentatori e moduli SFP.

LAYOUT E CONTINUITÀ

Infine la scelta del layout, che la flessibilità del cablaggio strutturato rende più semplice. Nella progettazione di una rete IP, è necessario comprendere le necessità attuali e quelle di un’eventuale espansione per ottimizzare il rapporto costi/benefici con la scelta corretta di layout e apparati. É quindi fondamentale capire quanta larghezza di banda richiedono le telecamere considerandole sia singolarmente sia come dispositivi aggregati. Infine la necessità di funzionamento senza soluzione di continuità. In teoria l’Ethernet garantisce che tutti i dispositivi IP che soddisfano lo standard IEEE802.3 funzionino senza soluzione di continuità sulla rete. La realtà è che a volte i dispositivi IP di diversi produttori non funzionano senza problemi di interoperabilità. Sicuramente rappresenta un grosso vantaggio trovare un unico fornitore per le apparecchiature di trasmissione Ethernet, in tutte le sue declinazioni (Wireless, fibra, rame), ottenendo il massimo controllo del sistema.



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