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Video HD? Cavo HD!

09/12/2015

La Redazione

 

Nella scelta del sistema di videosorveglianza è indispensabile fornire immagini in alta defi izione, soprattutto se la tecnologia video è impiegata a scopi di sicurezza antintrusione e di verifi ca dei processi produttivi e sicurezza in ambito lavorativo. Grazie alla tecnologia HD-TVI, si possono ottenere immagini in Full HD mantenendo, per l’installatore, la stessa semplicità e logica impiantistica di un impianto analogico tradizionale, ma selezionando delle linee idonee per le interconnessioni. Quest’ultimo aspetto, spesso sottovalutato, risulta invece fondamentale al fine di garantire all’impianto il mantenimento della qualità iniziale (full HD) fornita dagli apparati. La linea di interconnessione è infatti l’elemento fondamentale sulla quale transitano tutte le informazioni e i segnali video in alta defi nizione. Immagini degradate, perdita di dettagli, presenza di disturbi, sono solo alcuni dei fenomeni che possono essere direttamente correlati alla tipologia del cavo impiegato. Spesso, però, si tende ad attribuire la responsabilità del degrado funzionale solo ai dispositivi attivi installati. Ma non è sempre così. Ecco perché occorre scegliere con accuratezza l’elemento di interconnessione del sistema.

Per illustrare in maniera immediata il tema della connessione, utilizzeremo un caso pratico: il rifacimento del sistema di videosorveglianza di una delle più importanti fonderie presenti in Lombardia (Fonderia Tavitlia, sita a Paderno Franciacorta - BS). Questa applicazione, all'apparenza comune, risulta invece caratterizzata da molte criticità tecniche dovute alle specificità dell'ambiente. Presenza di forti campi elettromagnetici generati dalle masse metalliche in lavorazione, sbalzi di temperatura, distanze di installazioni rispetto all’area inquadrata, presenza di umidità, linee di interconnessione posate in coesistenza con gli altri impianti industriali: queste sono solo alcune delle criticità che dovevano essere prese in considerazione per non compromettere non solo la qualità, ma la funzionalità stessa dell’impianto.

Poiché la specifica iniziale del committente era quella di impiegare l’impianto di videosorveglianza ai fini della sicurezza e del controllo delle fasi lavorative, si progettò il sistema mediante l’impiego di telecamere HD-TVI (con risoluzione Full HD) (1) per l’analisi e il controllo dell’intero ciclo produttivo. Questo consentì di ottenere immagini in alta definizione in real time con dettagli che sarebbero inevitabilmente andati persi. Come supporto di registrazione si scelse un videoregistratore di tecnologia HD-TVI in modo da centralizzare nella control room tutti i flussi. L’intera gestione dei flussi video (telecamere analogiche preesistenti e nuove telecamere HD-TVI) venne affidata a videoregistratori di ultima generazione in grado di centralizzare contemporaneamente segnali analogici, IP e HD-TVI, nonché di gestirli attraverso un’unica piattaforma di controllo, come se fossero un unico grande sistema – altro requisito progettuale richiesto dal committente. Per le aree dove, in alcune condizioni, la luminosità diventava scarsa, si scelsero telecamere con sistema di illuminazione infrarossa a frequenza 850 nm, montate direttamente a bordo camera. Ciò garantisce un’illuminazione omogenea della scena, in qualsiasi condizione.

Linee di interconnessione

Una volta definiti gli apparati, si cercò inizialmente di riutilizzare le linee di interconnessione presenti, sostituendo semplicemente le vecchie telecamere analogiche con quelle HD-TVI, nella speranza che le distorsioni del segnale video visualizzato dalle telecamere analogiche preesistenti potesse risolversi con il cambio di tecnologia. Emerse invece subito il reale limite delle linee RG59 esistenti, che limitano la portata utile del segnale HD-TVI a soli 120 metri - distanza insufficiente per upgradare il sistema. Si riconfermarono infatti delle interferenze tali per cui lo stesso utente finale richiese un intervento per garantire una qualità video in alta definizione.

Per le linee di interconnessioni delle telecamere HD TVI si decise di impiegare cavi HD con guaina in Duraflam®(2)  in grado di mantenere la qualità Full HD anche a distanza. La fase di riprogettazione dell’architettura del sistema poté così sfruttare distanze utili decisamente superiori rispetto ai vecchi RG59. Da un punto di vista tecnico, l’impiego di cavi con guaina in Duraflam® garantiva l’idoneità alla posa sia in esterno che in interno, eliminando varie problematiche (dovute alle escursioni termiche e alla presenza di umidità e raggi UV) che la guaina o la doppia guaina in PVC non potevano prevenire, a causa della loro composizione molecolare. Inoltre, la conformità dei cavi alla normativa CEI UNEL 36762 ne garantisce anche l’impiego in coesistenza a cavi di energia (es: 230V, 400V). I cavi HD, oltre a garantire la bi-direzionalità del protocollo, consentono infine di raggiungere distanze in analogico decisamente superiori (fino a 800 metri) rispetto alla distanza limite di 120 metri di un normale cavo RG59.

 

(1) Telecamere HD-TVI Full HD di Hikvision, videoregistratore HD-TVI modello DS-7316HQHI-SH, piattaforma di controllo iVMS 4200

(2) Cavi HD 4019, HD 8035 e HD 14055 di Beta Cavi con guaina in Duraflam®

 

Foto: Courtesy Beta Cavi



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