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Retail: integrare per personalizzare

15/12/2014

di Elvy Pianca

Il settore del retail, grazie all’evoluzione tecnologica del TVCC, può oggi essere veramente tenuto sotto pieno controllo. Non solo per prevenire i furti, ma anche per analizzare il comportamento dei consumatori. Inoltre, grazie all’integrazione, si personalizza tutta la gestione, a partire da riscaldamento, aerazione e illuminazione per arrivare alla gestione del personale, fino al report sulle preferenze dei clienti. Tutti questi dati possono, tramite IT, essere portati su PC e dispositivi mobili. E il futuro prevede anche dell’altro…ad esempio, l’eliminazione delle casse tramite i sistemi, già allo studio in America, touch and go, che prevedono il pagamento in automatico toccando la carta di credito…

L’evoluzione tecnologica ha consentito una vera rivoluzione nel retail. Per limitarsi a un esempio semplice ma intuitivo, l’introduzione delle telecamere fisheye a 360° con analisi video a bordo non solo consente di tenere sotto controllo tutto il punto vendita e, quindi, di prevenire gli episodi di taccheggiamento, ma anche di verificare, tramite i report che vengono inviati in tempo reale sul pc o sul dispositivo mobile del responsabile, il comportamento del consumatore e, quindi, di attuare le opportune strategie commerciali. E’ uno di quei tipici casi in cui, partendo proprio dalle soluzioni per la sicurezza, si riesce a “zoomare” il quadro. Un sensore di presenza, infatti, non solo ci può dire se in una determinata area del punto vendita ci sono dei clienti, ma anche quanti sono e, se integrato con le opportune soluzioni di videosorveglianza, perfino su quale merce o prodotto si soffermano maggiormente. E non solo: tramite lo stesso sensore, è anche possibile “tarare” riscaldamento, aerazione, illuminazione, a seconda dalla maggiore o minore presenza.

Dall'integrazione alla personalizzazione

Tutto ciò, ovviamente, è reso possibile dall’integrazione tra i diversi sottosistemi. Che si può spingere verso una personalizzazione davvero estrema. Facciamo un esempio ben noto a tutti: nella maggior parte dei supermercati, oggi, esistono delle tessere di fidelizzazione che consentono di ottenere sconti o premi. In molti casi, queste card, esattamente come succede con le nuove “chiavi elettroniche” degli alberghi, possono interagire con il sistema di controllo del punto vendita e, quindi, il gestore può avere un quadro esatto di quante volte il cliente va nel suo negozio e, magari, dei suoi prodotti preferiti. Certo il comportamento dei consumatori è imprevedibile ed è impossibile sapere perché una persona si ferma davanti a un prodotto e poi decide di non comprarlo, ma già sapere, e vedere, chi e quanti lo comprano rappresenta un notevole passo avanti.

E se, in passato, lavorare su grossi numeri come quelli inevitabilmente collegati a un supermercato, ipermercato o centro commerciale poteva rappresentare un problema, oggi non è più così grazie alla tecnologia di videosorveglianza a 360° integrata con il video data management che, magari, gira pure su IT e, quindi, può portare dappertutto non solo i messaggi di allarme, ma anche le informazioni gestionali. A riprova di ciò, in molti casi, tramite il programma di controllo e gestione, non solo si può vedere cosa succede all’interno del punto vendita, ma si può anche organizzare i turni di lavoro e la sistemazione del personale, ad esempio, aprendo o chiudendo le casse a seconda dell’afflusso di persone, o mandando dei commessi a rinforzare un settore in cui stanno arrivando molti clienti.

Un nuovo approccio

Grazie all’evoluzione tecnologica, è cambiata la stessa filosofia dei sistemi di sicurezza. Prendiamo ad esempio sempre la videosorveglianza: siamo passati dal concetto di utilità “post factum”, cioè dopo un furto o comunque un allarme, alla sua reale utilità - che è quella, duplice, di deterrente e quindi, di prevenzione e di ausilio alla gestione. Fra l’altro, la possibilità di “immagazzinare” i dati pesanti dei sistemi di TVCC integrati anche su appositi data center o, ancora meglio, sul cloud, evita al sistema di gestione di dover praticamente avere a bordo una memoria “pesante”, che, perciò, rallenterebbe le normali operazioni.

Ma quali sono, quindi, le caratteristiche indispensabili per un sistema di videosorveglianza avanzato adatto per il retail? Ad esempio, mentre la compressione intelligente è molto richiesta nel settore medico, nel commerciale è indispensabile che il video non sia rumoroso e “granuloso”. E oggi sono disponibili svariati software di mercato che si occupano di ovviare a tali inconvenienti, creando immagini ad alta risoluzione partendo da riprese a bassa risoluzione.

Mentre per ciò che riguarda le soluzioni di controllo accessi, le tecnologie radio oggi disponibili e affidabili consentono di evitare anche le tradizionali barriere (che psicologicamente rappresentano un deterrente non solo per i taccheggiatori, ma anche per alcuni acquirenti, oltre che, ovviamente, un costo di gestione e di manutenzione). E l’integrazione di questi sistemi con quelli di gestione del personale consente non solo di evitare che escano le merci rubate, ma anche di monitorare ingressi e uscite dei dipendenti, permettendo, quindi, di tenere tutto il punto vendita realmente sotto controllo.

Touch and go

E nel futuro ci spingeremo ancora oltre: ad esempio, negli Stati Uniti, si stanno sperimentando delle soluzioni di “touch and go”. Una tecnologia che dovrebbe eliminare uno dei passaggi obbligati del retail, quello delle casse, perché il pagamento verrebbe effettuato in maniera automatica “toccando” la carta di credito, la quale interagisce con il sistema di gestione del punto vendita, facendo partire il pagamento in automatico. Una tecnologia che quindi richiede un’immagine completa della persona per l’identificazione per una toccata...e via.

 



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