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Polvere, calore, fuoco: quanto sono sicure le passerelle?

03/12/2014

La redazione

Per la maggior parte delle persone, la realizzazione di una rete per la trasmissione delle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza o dei segnali di allarme comporta la necessità di proteggere i cavi all’interno di canaline. Solo in queste condizioni, infatti, una rete appare “difesa”. Ma è davvero così? Quali protezioni può fornire una canalina in plastica a fronte di un urto violento, di elevate temperature o, più banalmente, di un’infiltrazione d’acqua che può provocare stagnazioni?

Da molti anni, i principali Vendor propongono un’alternativa alla classiche canaline: le passerelle, note anche come “canaline aperte”. Si tratta, come indica il nome stesso, di un’alternativa che non prevede di tirare i cavi all’interno dei tubi, ma di posarli semplicemente su strutture reticolari in metallo. Il vantaggio, in termini di velocità di esecuzione e di manutenzione, è immediato. In molti, però, si chiedono se questa soluzione sia davvero efficace. Anche perché, tipicamente, una canalina aperta offre un grado di protezione IP 20. Questo significa che impedisce solo l’accesso dei corpi di maggiori dimensioni, mentre non offre nessun riparo in presenza di liquidi. Se escludiamo le installazioni domestiche, o quelle all’interno degli uffici, la protezione di un comune tubo in materia plastica è decisamente limitata. L’integrità fisica, così come quella elettromagnetica, devono invece essere fornite dalle guaine che avvolgono i cavi stessi.

Da qui la possibilità di valutare l’impiego di soluzioni aperte in sostituzione di quelle completamente chiuse. Una soluzione che, in alcuni casi, permette anche di superare le problematiche connesse allo smaltimento del calore. Le Cei Unel 35024/1, infatti, hanno stabilito che i cavi possono essere considerati come “posati in aria libera” se la superficie aperta della struttura di supporto è superiore al 90%. Scegliendo una delle soluzioni firmate dalla aziende leader di settore è così possibile considerare i cavi “aerati naturalmente”. Di conseguenza, i cavi stessi non subiscono surriscaldamenti da ambiente chiuso e, a parità di portata, la loro sezione geometrica rimane invariata mantenendo bassi i costi.

Protetti dalla polvere

Quello del surriscaldamento, in genere, non è però uno dei principali problemi nell’installazione di una rete per il trasporto delle immagini. L’attenzione è invece focalizzata sulla possibilità che polvere e liquidi vadano a depositarsi sul cavi. In realtà, benché le canaline non offrano nessuna protezione a fronte di questi elementi, hanno il vantaggio di prevenirne l’accumulo e, quindi, di evitare tutte le problematiche conseguenti. Emblematico, a questo proposito, il fatto che le canalizzazioni aperte siano ammesse anche all’interno delle gallerie stradali. Ovvero ambienti in cui i cavi sono sottoporti a condizioni decisamente ostili. L’esistenza di una struttura completamente aperta, invece, permette un rapido smaltimento di questi elementi e, quindi, garantisce una maggior durata nel tempo.

Ovviamente non possiamo trascurare il fatto che, proprio a causa della struttura reticolare delle passerelle, un’attenzione particolare deve essere prestata nell’individuazione delle guaine di protezione dei cavi. In particolare, in fase di scelta delle passerelle, rimane fondamentale valutare se il materiale costituente l’infrastruttura di sostegno è compatibile con gli agenti aggressivi presenti nell’ambiente. Inoltre, nel caso in cui i cavi si trovino all’aperto, occorre considerare che potrebbero essere deteriorati dalle radiazioni ultraviolette. In ogni installazione, infine, esiste il rischio che eventuali roditori causino l’interruzione delle comunicazioni. Infine le passerelle, se non dotate di una protezione superiore, espongono i cavi al rischio di schiacciamenti provocati da oggetti caduti dall’alto. Così come la protezione da un atto vandalico o da un sabotaggio è praticamente nulla.

La prova del fuoco

Una delle preoccupazioni principali, per l’integrità di qualunque rete, è però legata alle conseguenze di un incendio. Soprattutto nei sistemi di sicurezza, infatti, i cavi devono garantire la continuità del segnale, che risulta determinante proprio durante l’emergenza. Per tale ragione, nel tempo, le normative nazionali e internazionali sono divenute sempre più severe ed i controlli particolarmente rigorosi. Al punto che nelle gallerie, come nei locali con elevata presenza di persone, i cavi devono essere dotati di guaina in materiale termoplastico non propagante l’incendio e senza emissione di gas corrosivi. Mentre i conduttori devono conservare le proprie qualità elettriche per almeno 3 ore alla temperatura di 750 °C.

Il queste condizioni, come intuibile, una comune canalina in plastica non garantisce nessun vantaggio ulteriore. Passerelle e accessori, anche perché tipicamente destinate ad ambienti industriali, vengono così sottoposte a una serie di test di resistenza al fuoco, con l’obiettivo di garantire il funzionamento della rete per il tempo necessario a organizzare i soccorsi. I sistemi completi (passerelle portacavi, accessori e cavi) più performanti,che hanno ottenuto la Certificazione E90, vengono infatti testati in un forno alla temperatura di 1000 °C, per un periodo di 30, 60 e 90 minuti. Nel corso di queste prove la struttura reticolare si deforma ma non si spezza, garantendo così un supporto sicuro per i cavi.

Tutto da vedere

L’insieme di questi vantaggi è spesso completato dall’elevato carico supportabile dalle passerelle. I valori delle schede tecniche, infatti, inducono o sovraccaricare le strutture, dimenticando che il fattore critico è spesso rappresentato dall’ancoraggio e dalla tenuta del supporto. Un’ultima annotazione deve essere riservata al fattore estetico. I cavi posati nelle passerelle, infatti, sono completamente visibili e una posa disordinata trasmette immediatamente un’immagine di lavori poco professionali. Questo significa che gli interventi curati, con fasci posati tutti parallelamente tra loro (ovvero “pettinati”) e con adeguate fascette di tenuta, rappresentano un eccellente biglietto da visita per un installatore. Di contro eventuali interventi approssimativi, o caratterizzati da cavi differenti rispetto a quelli previsti nel capitolato, vengono facilmente individuati dal committente.



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