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Videoverifica, home automation, assicurazioni per un’antintrusione in ripresa

17/11/2014

La redazione

Torniamo ancora una volta sul tema dell’industria dell’antintrusione. E non solo perché nella stagione estiva le vendite di sistemi d’allarme sono generalmente più brillanti, ma anche perché continuiamo ad avere riscontri a livello mondiale ed europeo delle rilevazioni di a&s Italy focalizzate sul mercato italiano, che parlano di “ripresina” dell’antintrusione guidata da una riscoperta del residenziale. Rimandando ad a&s Italy n. 26/2014 per gli approfondimenti sul mercato Italia (peraltro con diversi distinguo sul piano geografico anche all’interno del Belpaese), affrontiamo qui il mercato mondo ed il mercato Europa, evidenziando diverse conferme ed alcune peculiarità.

Secondo l’analista Jim McHale della società britannica Memoori, nel 2013 il mercato globale dei sistemi d’allarme era stimato per un valore complessivo intorno ai 6,15 miliardi di dollari, con una crescita attesa dell’1-2% per questo 2014, destinata a continuare con questi ritmi – certo non entusiasmanti ma costanti - fi no al 2017, quando raggiungerà il valore di 6, 45 miliardi. Un trend confermato anche dagli operatori italiani dell’allarmistica di sicurezza, che forse non hanno mai vissuto dei veri “momenti di gloria” nelle vendite, ma nemmeno picchi di disperazione. Da rilevare il fatto che l’anno scorso, il mercato mondiale dei sistemi d’allarme è stato particolarmente attivo nel settore residenziale, trainato anche da un cambiamento delle esigenze di security e degli stessi stili di vita guidati da una home automation sempre meno futuristica e finalmente attenta agli utenti finali. Tenendo presente che, secondo l’analista MarketsandMarkets, le soluzioni per la domotica raggiungeranno il valore di 34,5 miliardi di dollari nel 2017, con una crescita media annuale del 9,1% cominciata addirittura nel 2012 (nel pieno della recessione), l’ottimismo non dovrebbe mancare. E nel 2014, le previsioni globali continuano ad essere positive, in particolare con riferimento agli aggiornamenti e sostituzioni di sistemi preesistenti.

A.A.A. assicurazione cercasi

Un elemento che traina il settore degli allarmi in Europa è un aggiornamento normativo di cui abbiamo parlato varie volte, le serie EN50131. Qui vorremmo però evidenziare la sua accettazione da parte di un’industria delle assicurazioni importante come quella britannica, che promuove l’uso di sistemi dall’allarme conformi alle normative come elemento guida per la definizione di polizze e premi assicurativi speciali. Purtroppo in Italia tutti i (tanti) tentativi di coinvolgimento di Associazioni come l’ANIA sono falliti: forse potremmo imparare la lezione dall’Inghilterra.

Video verifica

Un altro aspetto che riguarda le serie EN50131 è che esse disciplinano (oltre ad installazione e manutenzione dei sistemi di sicurezza) anche le centrali operative e le regole di assegnazione delle priorità di risposta dalle parte delle forze dell’ordine in caso di allarme. Un aspetto che in alcune parti d’Europa sta spingendo in modo importante l’utilizzo di sistemi dotati di videoverifica dell’allarme come strumento per ridurre un inutile dispendio di forze di polizia ...e in alcuni casi anche per evitare le multe dovute ai falsi allarmi. Inutile dire che l’obbligatorietà della videoverifica e le sanzioni per allarmi impropri variano di paese in paese: in Spagna già il 70% del mercato usa la videoverifica e nei paesi nordici si è raggiunta quota 50%. Anche qui forse potremmo prendere qualche lezione, e la potremmo dare al mondo intero, che osserva con interesse questo sviluppo in Europa.

Domotica?

E passiamo alla già accennata home automation. Il proliferare di piattaforme che integrano home automation e home security sta risvegliando anche il mercato degli allarmi in senso stretto - un fenomeno riscontrabile anche in Italia. L’analista IHS parla del resto del residenziale come uno dei verticali a maggior tasso di crescita media annua per i prossimi 5 anni (+ 5,3% dal 2012 al 2017). Questo fenomeno vive ovviamente una spinta maggiore nei mercati già maturi, come quello americano e quello europeo, grazie soprattutto ad una sempre maggiore sensibilità verso i temi energetico ed ambientale. Insomma, la casa non è più solo sicura, ma è anche connessa. E l’ascesa dell’IP, come pure del wireless, hanno rivoluzionato il modo di rapportarsi alla tecnologia dei proprietari di case, spingendo la stessa antintrusione a diventare più user-friendly, proattiva, aderente alle nuove necessità degli utenti residenziali. Il mercato dell’antintrusione pare in sintesi godere di buona salute: domotica e videoverifica hanno reso la vita – ma anche la stessa sicurezza – più smart, andando nella direzione di quella customer satisfaction che tutti dichiarano di cercare.

 

Foto: Vendite globali di sistemi d'allarme 2012-2017 (in miliardi di $)

Fonte: Memoori Business Intelligence

 



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