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Italian Security Leaders Top 25: preview sull'analisi 2012

18/10/2013

La rivista a&s Italy, leader nell'editoria tecnica per il settore security, in collaborazione con l'analista finanziario KF Economics (Gruppo K Finance), sta stilando l'attesa seconda edizione della “Top 25” dei protagonisti del mercato italiano della sicurezza.
L'indagine mostra, in chiave giornalistica, un quadro delle performance dei player che dominano il mercato italiano della sicurezza, fornendo indici di particolare rilievo per inquadrare lo stato di salute e le tendenze che governano il comparto. In anteprima a Security Solutions Show, Paolo Lasagni di KF Economics ha presentato una preview della ricerca le cui valutazioni, benché parziali, possono comunque considerarsi significative.

Perimetro della ricerca
Il perimetro della ricerca “Italian Security Leaders”, come individuato nella prima edizione del 2012, è composto da sole aziende italiane od estere - purché dotate di partita IVA italiana, operanti in esclusiva o in prevalenza nel comparto sicurezza (sono escluse quindi le multinazionali prive di una società italiana dedicata alla sicurezza) e classificate in quattro categorie operative (Produttori, Distributori, Produttori/Distributori e System Integrator), per un totale di 319 soggetti.

 

Campione della preview
Il campione selezionato per la preview esclude i soggetti per i quali allo scorso 1 ottobre non è stato possibile reperire il bilancio nelle principali banche dati (o non è stato possibile accoppiare gli ultimi risultati finanziari a quelli dell'anno precedente). Il campione della preview è quindi ridotto a 277 aziende, che tuttavia – alla luce dei bilanci 2011 già analizzati – offrono una copertura del 93% del fatturato del panel. Le valutazioni che emergono da questa preview, benché parziali, possono dunque già considerarsi significative.

Fatturato 2012
Venendo ai numeri, il fatturato di questi 277 soggetti nel 2012 ammontava a 1.416 milioni di euro.

Va premesso che, ai fini della significatività, per molte analisi ci si è limitati a prendere in considerazione i soggetti PMI e Corporate (ossia aziende con fatturati 2011 e 2012 superiori a 5milioni di euro), per un totale di 68 soggetti. Tali aziende rappresentano comunque il 73% del fatturato del campione e, da sole, hanno realizzato nel 2012 un fatturato di 1.032 milioni di euro.

 

Produttori
Il campione dei 277 soggetti è guidato dai 100 soggetti Produttori (per il 40% dei ricavi). All'interno della categoria manufatturiera, il settore più rappresentato in questa analisi è l'Antintrusione, che rappresenta il 15% del campione. Questo naturalmente non significa che il settore sicurezza italiano sia guidato dalle imprese dell'intrusione, ma solo che il campione qui analizzato veda una netta prevalenza di operatori dell'intrusione rispetto, ad esempio, a quelli dedicati alla videosorveglianza. Questo in virtù delle scelte metodologiche già evidenziate - che, ad esempio, escludono dal perimetro analizzato le multinazionali (dedicate al 90% al TVCC).

 

Ricavi e Marginalità

Nel 2012 si è registrato un calo dei ricavi, ma – se rapportato ad altre industry italiane – si tratta di un valore estremamente limitato, quindi si può parlare di sostanziale tenuta del comparto, soprattutto se si guarda alla marginalità, che si è mantenuta stabile sui valori – buoni - del 2011.
Le PMI e Corporate (ossia aziende con fatturati 2011 e 2012 superiori a 5milioni di euro, che rappresentano il 73% del campione) hanno infatti mostrato un calo dei ricavi medio del 3%, mentre nel 2011 i fatturati erano aumentati a due cifre rispetto al 2010. La media della marginalità delle società, però, rimane quella del 2011, con un valore invariato al 7% di EBITDA/V.
Si rammenta che l’EBITDA (utile al lordo di interessi passivi, imposte e ammortamenti su beni materiali e immateriali) è un indicatore di redditività che, se rapportato alle vendite (EBITDA/V, o margine EBITDA), esprime la redditività lorda delle vendite e permette di cogliere meglio l’incidenza dei costi nel tempo. Più questo valore è elevato, più l’azienda è da considerarsi efficiente e performante.

Geografia del calo
Rispetto a questo parametro, le aziende del sud sono hanno vissuto un calo inferiore alla media nazionale e hanno registrato una migliore marginalità media. Questo si può spiegare non solo per la capacità delle aziende del Mezzogiorno di convivere con l'emergenza e con una stretta creditizia costante, che morde anche in situazioni congiunturali stabili, ma anche per la stessa peculiarità del campione, che contempla diversi operatori dell'intrusione. Proprio in Italia centrale e meridionale il segmento antintrusione vanta infatti poli produttivi importanti, innovativi e a forte crescita.

 

Crescita e valore 2012

Se il comparto ha mostrato una sostanziale tenuta, l’Indice di Valore Finanziario medio (IFV, che stima il valore finanziario creato da un’azienda per ogni 100 euro di fatturato) è però passato dal 50% al 33%. Questo significa che, se nel 2011ogni 100 euro di fatturato generava mediamente 50 euro di valore finanziario per l’azienda, nel 2012 ogni 100 euro di fatturato ha generato mediamente solo 33 euro di valore finanziario dell’azienda. Un valore che, purtroppo, comincia ad avvicinare il settore sicurezza alla media dell’industria manifatturiera (che si attesta su un IVF medio del 30%). Insomma, l'appetibilità sul mercato delle aziende del settore sicurezza – anche in termini di potenziali acquirenti o M&A - comincia a calare.

 

La release definitiva di Italian Security Leaders, Top 25 (ed. 2012), che analizzerà il panel completo delle aziende individuate, sarà pubblicata sul numero 24/2013 di a&s Italy arricchita dalle quattro tabelle dei “Top 25” rispettivamente suddivisi per categoria operativa, ma anche di indici finanziari e dell'analisi del rating di comparto. Stay tuned!



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