domenica, 28 aprile 2024

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Digitale e Security: tutt’altro che Greenwashing

20/07/2023

Il settore della sicurezza oggi è uno dei settori che più di altri è stato investito dalla “Rivoluzione industriale 4.0”: il contenuto tecnico e tecnologico dei prodotti e la stretta correlazione con la sicurezza sociale e delle persone, ne hanno fatto un campo in cui i player sono stati in qualche modo “costretti” ad implementare tecnologie innovative. Oggi parliamo infatti di Phygital Security: per affrontare proattivamente le minacce sono indispensabili sistemi integrati di sicurezza basati su dispositivi fisici e strumenti digitali, che sfruttino il cloud con misure di controllo nel trasferimento dei dati e garantiscano la Business continuity, tema molto caldo per le organizzazioni moderne.

di Eleonora Marini - Responsabile Marketing e Comunicazione gruppo Security Trust

IoT, Machine Learning, Intelligenza Artificiale e 5G sono sole le più famose innovazioni che hanno coinvolto il settore, trascinando dietro di sé però anche una serie di interrogativi riguardanti il loro impatto in termini ambientali. Ci si chiede dunque quanto possano queste innovazioni migliorare l’efficienza degli impianti e quanto invece il loro sfruttamento impatti, ad esempio sulle emissioni di gas serra (il cui circa 2,5% è rappresentato dal digitale), senza contare la sempre maggior diffusione della Sicurezza Informatica, per sua natura, a vocazione digitale.

L’IT inquina?

L’industria IT è in assoluto una delle più inquinanti, e non solo per i consumi energetici di computer e server durante il loro funzionamento o per i processi di lavorazione complessi e inquinanti, ma anche per quanto riguarda lo smaltimento a fine vita dei dispositivi elettronici. Non avrebbe infatti senso perseguire percorsi innovativi, spesso estremamente rapidi se questi contribuiscono ad aggravare i guasti del modello “prendi-produci-getta”. È anche vero però che le buone pratiche ispirate al concetto del Green Computing, e dunque all’utilizzo consapevole e responsabile degli strumenti digitali, rendono possibile lo sfruttamento di tecnologie evolute per la creazione di soluzioni innovative atte a prevenire e a mitigare i rischi connessi, ad esempio, ad eventi meteo estremi e catastrofi naturali (di cui il nostro Paese in primis è stato vittima negli ultimi anni) con impatti più che positivi sia sull’ambiente sia sulla comunità.

Il digitale è essenziale perla sicurezza

Progetti internazionale come il progetto “RAFAEL”, promosso da un partenariato capitanato da ENEA e basato sull’analisi e prevenzione di catastrofi potenziali, o il “Google Crisis Response” per la previsione di inondazioni e alluvioni grazie all’Intelligenza Artificiale, dimostrano come il digitale sia la risorsa principale per studiare soluzioni efficaci per garantire la sicurezza globale. L’innovazione è dunque giustamente considerata come una delle leve essenziali sia per il successo delle imprese, sia per lo sviluppo economico e il benessere dei Paesi,e ciò non può oggi prescindere dalla digitalizzazione.

Sostenibilità è sicurezza

Tuttavia è imperativo il rispetto dei principi di sostenibilità, ambientale economica e sociale, come chiaramente indicato dall’ONU nella sua Agenda 2030 tra i Sustainable Development Goals e come confermato da Gartner nel “Top strategic technology trends report”, che prevede che entro il 2025 il 50% dei CIO avrà metriche di performance legate alla sostenibilità dell’organizzazione IT. La sicurezza riguarda la protezione delle persone, delle infrastrutture e dei beni da minacce e rischi potenziali. E se è vero che oggi il settore non può prescindere dal digitale, significa che la protezione delle persone deve passare da queste tecnologie che, se progettate e sfruttate consapevolmente possono apportare benefici di ampia portata alle comunità.

Parlare di Digitale, Green IT e sostenibilità non è, per il settore sicurezza, Greenwashing! Le tecnologie e l’innovazione nel campo ICT infatti possono contribuire in modo significativo all’elaborazione e realizzazione di progetti e piattaforme o anche modelli di analisi utili sia in fase preventiva che in fase difensiva contro minacce (fisiche e cibernetiche) cui le infrastrutture critiche e gli asset strategici sono soggetti, con impatti più che efficaci sulla salute e sicurezza delle persone, dell’economia e dell’ambiente. Principi, questi che sono alla base della nuova rivoluzione industriale che ormai è iniziata verso l’industria 5.0, in cui il settore della sicurezza rivestirà sicuramente un ruolo centrale, con prospettive di crescita ed evoluzione promettenti.


maggiori informazioni su:
www.securitytrust.it



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