La sicurezza è fondamentale nel settore governativo forse più che in qualsiasi altro mercato verticale. Ad una prospettiva globale, il mondo sembra infatti meno sicuro che mai, innalzando ulteriormente il ruolo - di per sé cruciale – che rivestono le tecnologie di security per la sicurezza dei vari sistemi paese. Ma in che modo l’industria della sicurezza può affrontare le molteplici sfide che pone il mercato governativo?
della Redazione
La prima sfida è che le realtà governative devono affrontare un panorama di minacce in continua evoluzione: dagli hacker che cercano di rubare informazioni agli intrusi che accedono senza autorizzazione alle sedi fisiche. Tuttavia molte realtà fanno ancora affidamento su tecnologie datate, che possono presentare rischi significativi sia per la sicurezza fisica che, a maggior ragione, per la sicurezza informatica. Un importante passo avanti per ridurre tali rischi sarebbe lo sviluppo di una strategia coordinata di hardening dei sistemi attraverso l’integrazione della sicurezza fisica con la tecnologia IT in un’unica piattaforma di sicurezza, moderna e inviolabile, che permetta ai team di sicurezza di identificare e risolvere gli incidenti di sicurezza fisica e cyber in modo più rapido ed efficiente.
I dati, croce e delizia
La seconda sfida è che i governi detengono più dati sui privati cittadini di tutto l’insieme delle imprese private di un intero sistema paese: per garantire una protezione ottimale contro la criminalità informatica, tali dati e l’infrastruttura che li custodisce devono essere quindi attentamente protetti. Va da sé che i sistemi di sicurezza fisica necessitano degli stessi livelli di protezione informatica degli spazi fisici: la sicurezza cyber delle soluzioni fisiche deve quanto meno garantire la conformità NDAA, TAA e FIPS
TVCC AI per interventi proattivi
La terza sfida del mondo governative è dar vita a città smart che partano da una solida e rilevante componente di sicurezza. La videosorveglianza con funzionalità AI rappresenta un moltiplicatore di forze per gli addetti alla sicurezza pubblica: questi dispositivi edge con funzionalità AI possono infatti fornire al settore governativo capacità di intervento più proattive e facilitare la ricerca forense post evento. Gli addetti ai monitor ricevono infatti segnalazioni in tempo reale quando persone o veicoli si trovano in luoghi in cui non dovrebbero essere, segnalano comportamenti sospetti (es. vagabondaggio) quando gli uffici sono chiusi, identificano vetri rotti, urla e spari con le classificazioni acustiche incorporate, individuano dettagli di colore, età e gender.
La compliance
La quarta (ma forse prima) sfida sono le severe norme di sicurezza a cui i responsabili delle strutture devono uniformarsi. La compliance è spesso uno dei primi fattori da considerare in qualsiasi soluzione di sicurezza. Se, infatti, una soluzione non soddisfa questi standard, non può essere nemmeno presa in considerazione: UL listing, conformità ADA e norme TAA sono standard che gli edifici pubblici devono rispettare. Indicare se i prodotti sono inseriti in un elenco GSA (General Services Administration) e se sono conformi agli standard comuni aiuta il mercato governativo a scegliere le soluzioni più adeguate. E di pari passo con la conformità si muove la sicurezza cyber, quinta – ma non certo per importanza – sfida del settore governativo.
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