Il 2021 era stato l’anno del +16,6% per le filiere dell’elettronica ed elettrotecnica italiane con un fatturato di 76 miliardi di euro (49,6 miliardi dalle tecnologie; 19,8 miliardi dall’impiantistica). Il settore Sicurezza e Automazione edifici aveva registrato +12,3% sulla scorta del riavvio del mercato delle costruzioni; più contenuto ma comunque positivo quello dei servizi di sicurezza privata (+4,1%). Dati che ci piacerebbe poter riportare anche adesso, ma che hanno ricevuto una battuta d’arresto per i noti fattori esogeni che stanno riscrivendo gli scenari di tutti i mercati.
della Redazione
Il 2021, del resto, era caratterizzato dalla ripresa della cantieristica (nuove costruzioni e ristrutturazioni, trainate anche dagli incentivi COVID): l’impatto sul mercato sicurezza è stato notevole. Il 2022, nato con i migliori auspici e poi bruscamente deragliato per la nota congiuntura in essere, si trovava comunque a dover portare avanti due transizioni (green e digitale) ormai irreversibili, ma in un contesto geopolitico inedito. Il 2023 non apre ad ora grandi spiragli di luce: cosa devono fare le imprese del settore sicurezza?
La ricetta ANIE Sicurezza
“Ripartire dalle nostre competenze e incentivarle a rimanere in Italia e a contribuire ad una ripresa forte, decisa e consapevole”. Questa è la ricetta che Giulio Iucci, Presidente di ANIE Sicurezza, ha detto a secsolution magazine. Ed ha ricordato anche che qualsiasi crisi porta con sé anche un’occasione da cogliere: pensiamo solo al PNRR. Questi fondi interessano il comparto sicurezza in ottica di implementazione di soluzioni e sistemi sempre più convergenti e digitalizzati. Il mondo della sicurezza è nato sotto l’egida dell’integrazione e dell’Information & Communication Technology: questo apre nuove possibilità di crescita.
Chi siamo e chi possiamo essere
Il settore sicurezza ha un potenziale enorme: si è mostrato incredibilmente resiliente e duttile in pandemia, ha reingegnerizzato un’infinità di prodotti per far fronte allo shortage dei componenti e alla crisi delle catene di approvvigionamento, sta studiando nuovi applicativi che vadano oltre la sicurezza per aprirsi al risparmio energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale per sostenere i mercati verticali in un momento di bollette alle stelle. E sta evolvendo sul lato della compliance rispetto al tema della protezione dati, della privacy e della sicurezza cyber. E’ un settore vivo ed evoluto che, non appena preso il LA della ripresa nel 2021, ha subito raggiunto livelli prepandemici. Riportiamo i dati del 2021 non solo perché sono gli ultimi disponibili, ma per ricordarci chi siamo, chi possiamo essere e soprattutto chi vogliamo essere.
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