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Security in EMEA: 2022 in crescita nonostante difficoltà e timori di recessione

17/03/2023

Il mercato della sicurezza della regione EMEA ha registrato in linea generale un buon 2022 e ha visto una crescita, che dovrebbe continuare anche nel 2023. Tuttavia, gli spettri delle difficoltà di approvvigionamento, dell’inflazione e della guerra in Ucraina presentano un notevole margine di incertezza e rischi. Questa l’estrema sintesi dell’indagine rilasciata dal portale leader nell’informazione globale di settore asmag.com, Editore di a&s International e partner di secsolution magazine nell’International Security Media Alliance. Vediamo il dettaglio.

della Redazione

Il settore sicurezza in area EMEA ha ottenuto tendenzialmente dei buoni risultati nel 2022 grazie ad una serie di fattori particolarmente trainanti nel Regno Unito, in Francia e in Germania e anche in Italia. La ripartenza di numerosi progetti in seguito all’allentamento delle restrizioni COVID e la consapevolezza che la sicurezza, fisica e/o digitale, sia ormai il tema del futuro sono stati determinanti per la ripartenza. 

“Benefici” del COVID

Tra le poche cose buone del COVID, si annovera una forte sensibilizzazione verso il tema sicurezza, che ha influenzato budget e progetti. I security manager danno oggi priorità all’analisi video per conteggio presenze e misurazione del distanziamento e stanno cambiando anche le strategie di sicurezza. Tra le lezioni apprese dalla pandemia si individua infatti una maggiore attenzione al reporting in tempo reale, alla convergenza dei dati e all’AI per minimizzare il coinvolgimento dell’operatore negli eventi di allarme. Un tema legato anche alla difficoltà, sempre più diffusa, di reperire operatori del settore sicurezza di qualunque livello. 

Tecnologie in crescita

Dal punto di vista tecnologico, l’intelligenza artificiale e la sicurezza cyber sono stati i motori della crescita. Da un lato, si è compresa appieno l’importanza della sicurezza informatica per il buon funzionamento dei dispositivi di sicurezza fisica; dall’altro, le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale hanno aperto porte di interesse che vanno oltre la sicurezza, convincendo finalmente il mercato. Questo soprattutto grazie ai notevoli progressi tecnologici compiuti dall’industria rispetto all’AI degli esordi, che hanno affinato precisione ed accuratezza nella rilevazione e nell’elaborazione dei dati. 

Mercati verticali in crescita

Per quanto riguarda i mercati verticali, retail, educational, ma anche grandi aziende e mondo finanziario hanno messo in campo progetti significativi di buiding management per rilevare e analizzare dati in materia di occupazione dell’edificio, consumo energetico e sicurezza. Il settore bancario ha vissuto una forte domanda in Medio Oriente, ove le istituzioni hanno spinto per  l’aggiornamento delle capacità di acquisizione video, archiviazione e monitoraggio centralizzato. Le sfide più severe restano però nel mercato europeo, dove i problemi della catena di approvvigionamento, l’aumento dei costi e la guerra in Ucraina continuano ad incidere.

Crisi degli approvvigionamenti

La carenza di approvvigionamento ha imposto sforzi enormi all’industria della sicurezza. Le carenze più gravi si sono registrate nei microcontrollori (MCU), che hanno ridotto la fornitura di registratori e prodotti che richiedono CPU. Il flusso di prodotti è stato interrotto anche dall’aumento del costo delle materie prime e dei componenti e dall’aumento dei costi energetici, nonché dalla carenza di manodopera nella produzione e nella logistica. Alcuni importanti produttori di telecamere e sistemi di controllo degli accessi hanno registrato tempi di consegna di 6-12 mesi, un fatto davvero senza precedenti nel nostro comparto. Il grosso dei problemi legati al COVID si è risolto durante l’estate, ma si registrano ancora alcuni ritardi significativi, principalmente tra i leader del settore. Gran parte dei produttori ha investito considerevoli risorse nella riprogettazione dei prodotti per utilizzare altri componenti disponibili sul mercato. Inutile dire che tutto comporterà una lievitazione dei prezzi.

Inflazione

Allo stesso tempo, l’inflazione, sotto forma di aumento dei costi di gas, affitti, mutui, cibo ed energia, sta colpendo l’EMEA così come il resto del mondo, e la sicurezza potrebbe risentirne.

In tutti i settori si registrano pressioni inflazionistiche che incidono sui costi delle materie prime e dell’energia. I produttori più grandi possono assorbire parte di questo costo senza eccessivi aumenti di prezzo. Essere agili, acquistare materiali all’ingrosso e avere la possibilità di riprogettare la linea se una materia prima aumenta in modo significativo di prezzo può aiutare, ma non è una strada percorribile dalle realtà di tutte le dimensioni. 

Previsioni 2023

Nonostante lo scenario a tinte fosche, si prevede anche un 2023 di crescita nella regione EMEA, con tassi tuttavia inferiori al 2022 a causa dell’impatto dell’aumento del costo della vita e dei prezzi dell’energia. La crescita, lato BMS, dovrebbe essere guidata dalla necessità di modernizzazione di edifici e infrastrutture più risalenti, trainata dalla necessità di agganciare alcune risorse del PNRR e di controllare l’impatto ambientale ed i costi energetici. Lato controllo accessi, sarà l’accesso mobile a trainare la crescita: per chi non è ancora pronto al salto dall’RFID, ci sono i lettori multitecnologia che combinano più tecnologie di controllo accessi in un unico dispositivo (es. Bluetooth, RFID, tastiera).

Tutto bene dunque?

Naturalmente è prematuro presumere che tutto procederà senza intoppi, considerando che le influenze negative continueranno a offuscare le prospettive di crescita nella sicurezza EMEA. I mercati europei sono adattabili e resilienti – come abbiamo visto, nonostante il grave impatto iniziale della pandemia – ma non si possono sottovalutare i rischi economici. Ci sono purtroppo le premesse per una seria recessione: le economie lottano con prezzi dell’energia alle stelle, interruzioni della catena di approvvigionamento, pressioni inflazionistiche e ridotta capacità di spesa degli utenti finali. Molto dipenderà dall’esito della guerra in Ucraina e dalla capacità dei governi e delle banche centrali di mantenere una risposta efficace e unificata ai numerosi stress che stanno bombardando il mercato.



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