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Intelligenza artificiale: il tema etico nella security

13/03/2023

La crescente quantità di dati a disposizione ha contribuito allo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale sempre più sofisticati, in grado di alimentare macchine capaci di simulare  e svolgere compiti tipici della mente umana. Si tratta di algoritmi “intelligenti” che cioè si basano sullo sviluppo di tre fattori: a) apprendimento; b) ragionamento; c) autocorrezione. Questi algoritmi c.d. di “Deep Learning” possono presentare un elevato rischio inerente il trattamento dei dati personali di molte categorie di interessati (es. ambito sanitario o di security).

di Marco Soffientini - Esperto di Privacy e Diritto delle Nuove Tecnologie e docente Ethos Academy

Il tema dell’intelligenza artificiale è divenuto, così,  sempre più presente nell’agenda dell’Autorità Garante (vedi, a mero titolo esemplificativo, l’audizione del Presidente del Garante 12 gennaio 2021 sul d.d.l. 1900 e 1549 - Commissione parlamentare d’inchiesta sulla diffusione massiva di informazioni false, doc. web n. 9518110: cfr. par. 3.1.1) e al tema degli assistenti digitali (cfr. vademecum al doc. web n. 9696995).

Il pensiero del Garante

In un video di sensibilizzazione sui rischi connessi all’utilizzo di tecnologie particolarmente evolute, come quelle caratterizzate dall’intelligenza artificiale, l’Autorità Garante ha fatto presente che, oggi, si pone il problema del limite etico oltre il quale queste tecnologie non devono spingersi. Quanto più la tecnica da protesica diviene mimetica (capace cioè di imitare la razionalità umana), tanto più è necessario stabilire fin quando questa mimesi possa accettarsi senza comportare una vera e propria sostituzione dell’uomo.  

Rome Call for AI Ethics

La necessità di un confronto su un tema così delicato è approdato a Gennaio 2023 con la sottoscrizione, in Città del Vaticano, della Rome Call for AI Ethics da parte dei rappresentanti dell’ebraismo israeliano e dell’islam sunnita degli Emirati Arabi Uniti. Si tratta di una dichiarazione sottoscritta nel 2020 dal Vaticano stesso, dal Governo italiano, dallo FAO e da alcune grandi multinazionali della tecnologia come Microsoft e Ibm. Questa dichiarazione richiama al rispetto dei seguenti principi: Trasparenza, Inclusione, Responsabilità, Imparzialità, Affidabilità, Sicurezza e Privacy.

Privacy (by design e by default) 

Quest’ultimo principio richiama la necessità di progettare sistemi di videosorveglianza nel rispetto del principio di data protection by design e by default che incorpora anche quello di security by design e by default e cioè  di configurare il trattamento prevedendo fin dall’inizio le garanzie indispensabili al fine di soddisfare i requisiti della disciplina in tema di protezione dei dati personali (in primis Reg. UE 2016/679, D.Lgs n.680/2016 recepita con il D. Lgs 51/2018, D.Lgs n.196/2003 smi, ecc.). Questo approccio richiederà, in tema di intelligenza artificiale, l’adozione di valutazioni di impatto privacy curate e dettagliate nell’analisi del c.d. rischio inerente il trattamento e cioè nella valutazione dei possibili impatti negativi sui diritti, le libertà fondamentali e dignità dell’interessato. Sarà proprio in questa fase che andrà valutato l’impatto “etico” della soluzione tecnologica di intelligenza artificiale che si intende adottare. 

A chi tocca?

Si tratta di uno sforzo che vede impegnati tutti gli attori che, a vario titolo operano nel settore e tra questi anche la stessa Autorità Garante che ha portato a termine un processo di riordino complessivo dell’Ufficio per il miglior raggiungimento dei risultati programmati, secondo una linea strategica che mira, da un lato, a rafforzare l’organico, modernizzare e snellire l’attività lavorativa, dall’altro a valorizzare forme di collaborazione esterne in settori dell’ordinamento che si intersecano con la materia della protezione dei dati personali (es. lotta al cyberbullismo, sviluppo dell’intelligenza artificiale).

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, box o figure, per visualizzarle apri il pdf allegato. 

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