sabato, 27 aprile 2024

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Heatmap: business intelligence a portata di mappa

30/01/2023

della Redazione

Le heatmap sono uno strumento di analisi sempre più utilizzato nei negozi e nei centri commerciali per cercare di comprendere meglio il comportamento dei clienti e le loro preferenze. Le heatmap rientrano nel campo d’azione della business intelligence: l’insieme di tecnologie e processi per raccogliere e analizzare dati in modo da aiutare a prendere decisioni strategiche e operative informate.

I security manager di area retail lamentano una certa difficoltà a giustificare l’investimento in tecnologie per la security perchè il beneficio che se ne ricava non è misurabile. Cosa ne pensa?

Risponde Vincenzo Cetraro, Managing Director di Spark - gruppo TTM Technology

I security manager sono sempre costretti a fare i conti col budget. Per questo diventa fondamentale per i produttori offrire soluzioni hardware e software che permettano di immaginare nuove opportunità, di ampliare il concetto tradizionale di “sicurezza”, senza però gravare ulteriormente sull’infrastruttura e quindi sulle voci di costo. Le tecnologie per il mondo retail si stanno evolvendo sempre di più offrendo nuove funzionalità di business intelligence che possono essere abbinate a quelle di security in senso stretto, abbracciando temi di efficientamento operativo, risparmio energetico, fino al sales e marketing con ottimizzazione del conversion rate. Le heatmap, ad esempio, restituiscono informazioni immediatamente apprezzabili e incrociabili con altri dati per avere sempre nuove e preziose informazioni sullo scenario. Partendo da questi presupposti è possibile decidere, come abbiamo fatto noi, di realizzare dispositivi che, con un solo prodotto, offrano più analitiche che funzionano contemporaneamente sulla telecamera, tenendo sempre in mente l’obiettivo di offrire output di immediata fruibilità e comprensione, per supportare decisioni rapide ed efficaci. Se si riesce a fare business intelligence utilizzando la stessa telecamera con cui si fa videosorveglianza, direi che molti limiti sugli investimenti diventano superabili.

Le heatmap - letteralmente mappe di calore - mostrano visivamente dove le persone trascorrono più tempo all’interno dell’area monitorata, distinguendo quelle più “calde”, dove c’è più attività, e quelle più “fredde”, dove cioè le persone sostano di meno. Queste mappe sono create utilizzando dati raccolti da telecamere o sensori in grado di rilevare le presenze, monitorare i movimenti e trasmettere queste informazioni per costruire una rappresentazione grafica della scena in cui il pavimento appare più o meno colorato in base al tempo di occupazione. I colori utilizzati seguono la logica caldo-freddo e quindi saranno di tonalità arancione/rosso per le prime e verde-giallo per le seconde.

Business Intelligence

L’impiego delle heatmap può aiutare i negozi e i centri commerciali a individuare le aree in cui queste trascorrono più tempo e a provare a migliorare l’esperienza del cliente. Per esempio, le heatmap possono aiutare a individuare eventuali problemi di layout del negozio e ottimizzare la disposizione dei prodotti, assicurandosi che tutte le aree del punto vendita siano facilmente accessibili. Queste mappe di calore possono anche essere utilizzate per analizzare l’efficacia di promozioni: confrontando le heatmap prima e dopo una campagna promozionale si potrà osservare se e come questa ha influenzato il comportamento dei clienti e identificare opportunità future.

Non solo retail

Uno strumento del genere può trovare applicazioni anche in contesti diversi, come aeroporti, stazioni e qualsiasi altra area dove sia interessante osservare il movimento delle persone. Sarà comunque sempre necessario rispettare i vincoli installativi dei dispositivi impiegati per avere una corretta copertura dell’area da monitorare al fine di ottenere il risultato desiderato.

Sistemi embedded

Tradizionalmente le heatmap vengono realizzate con sistemi basati su server, anche a causa dell’elevata potenza di elaborazione richiesta. Di recente, con le innovazioni tecnologiche a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, sono cresciuti i sistemi cosiddetti embedded, vale a dire con intelligenza artificiale integrata nel dispositivo e in grado di generare heatmap. Si tratta di soluzioni chiaramente meno costose a livello di infrastruttura e con minore richiesta energetica rispetto alle altre. Un’altra differenza fondamentale è data dalla scalabilità, dato che telecamere con AI a bordo posso essere parallelamente impiegate per altri scopi, come per esempio il people counting, o più in generale per soddisfare esigenze di videosorveglianza.

Un esempio di telecamera embedded in grado di elaborare heatmap sfruttando l’intelligenza artificiale è Sens-Cam AI di Spark. Spark è un’azienda italiana con sede a Reggio Emilia. Insieme alle aziende sorelle DPControl e Bridge 129 forma il gruppo TTM Technology che progetta e produce telecamere e sistemi per la visione artificiale intelligente. Sens-Cam AI è una telecamera che utilizza l’Intelligenza Artificiale per acquisire e elaborare immagini e metadati della scena. Il dispositivo è infatti dotato di un potente acceleratore di reti neurali capace di rilevare e catalogare le varie componenti della scena, tra cui le persone presenti e la loro occupazione dello spazio, per generare appunto una heatmap.



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