giovedì, 18 aprile 2024

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Connettività e sicurezza: pro e contro dell’opzione satellitare

18/11/2022

di Annalisa Coviello

Le connessioni, gioie e tormenti della nostra epoca…In particolare durante la pandemia, con DAD e smart working, ci siamo tutti accorti di quanto sia importante poter disporre di una connessione stabile. Necessità che riguarda sia i comuni cittadini, sia a maggior ragione il mondo del lavoro in generale e, nello specifico, il nostro settore, la sicurezza, dove ormai la connettività è tutto.  I dispositivi, siano essi videocamere o sensori, devono non solo poter dialogare con il software gestionale, ma avere anche una risposta in tempi ultrarapidi, con tempi di latenza ridotti a zero, o quasi, in modo da attivare le opportune strategie, di offesa o difesa.  Quali sono, quindi, le tecnologie che, oggi, e in un futuro sempre più prossimo, consentono la connettività ottimale? 

La parte del leone è del 5G, ovviamente, ma ci sono altri sistemi che stanno prendendo piede, anche se ne parliamo di meno.  Ad esempio, il satellite, molto noto e diffuso per il broadband televisivo. Già da tanti anni, per fare solo un nome, con Sky, le parabole sono fiorite sui tetti degli italiani per consentire di accedere a contenuti a pagamento e non, tipo film o eventi sportivi. Anzi, adesso, non c’è neanche più bisogno della scomoda “padellona”, visto che si accede al satellite in maniera diversa. 

Satellite

Il primo, indubbio vantaggio del satellite è che rappresenta un servizio disponibile ovunque, davvero in ogni angolo del pianeta, perché la copertura della rete satellitare, che ci arriva dall’alto dei cieli, è in pratica dappertutto…o quasi. Per questo motivo, sembra essere la soluzione più idonea per colmare il cosiddetto “digital divide”: è vero che siamo iperconnessi, ma in certe zone, a volte lo impariamo a nostre spese, il segnale non arriva. Sono le cosiddette “zone bianche”, di cui anche l’Italia, proprio per la sua struttura geografica, è piena. 

Always on!

Il satellite crea un tipo di connessione definita “always on”, esattamente come succede con la tradizionale ADSL su cavo: non occorre comporre alcun numero e la linea è, in pratica, sempre attiva. Il fatto che la sorgente del segnale si trovi in cielo, e non sulla terra, elimina alla radice ogni problema di copertura, al contrario di quello che succede con le più diffuse connessioni wireless, che prendono più o meno bene a seconda della visibilità tra base e ricevente. Inoltre, almeno, in linea teorica, non esistono dei limiti alla velocità di download, mentre i problemi sussistono, al momento attuale, per ciò che riguarda la stabilità delle connessioni e, soprattutto, la latenza, in quanto il segnale deve percorrere delle distanze siderali (in senso letterale!). 

Copertura

In ogni modo, la tecnologia sta facendo passi da gigante per espandere la copertura della rete satellitare e risolvere i principali ostacoli. Ad esempio, ci sono dei progetti per creare delle infrastrutture satellitari a bassa quota, proprio per ridurre i tempi di ritardo.  Li chiamano “nanosatelliti” e dovrebbero consentire la realizzazione di reti IoT non solo più efficaci, ma anche a basso costo, in modo da permettere una diffusione più massiva della tecnologia. Non sappiamo, ora, come sarà l’evoluzione, ma il fatto che tutti i giganti del web (Facebook e Google sono solo alcuni nomi) stiano proprio investendo su questo tipo di connessioni è senza dubbio confortante. 

Anche perché un altro dei punti di forza delle reti satellitari è che sono veramente tantissime, e quindi sembra impossibile che tutte vadano in crash contemporaneamente. Per fare un esempio tratto dal militare, che purtroppo è cronaca di oggi, un recente censimento ha catalogato oltre 50 satelliti sul cielo dell’Ucraina, per assicurare la connessione alla popolazione e, principalmente, alle forze armate in campo. 

Satellite = infrastruttura critica?

L’importanza di questo tipo di comunicazione è così grande che sono allo studio le procedure, a livello internazionale, per trattare i satelliti come “infrastrutture critiche”, il che vuol dire, per quello che ci interessa più da vicino,  che si applicheranno dei protocolli di sicurezza sempre più perfezionati.  Pensiamo, infatti, solo al ruolo che svolgono nel settore della geolocalizzazione o dell’assistenza alla mobilità o negli ambienti più remoti e pericolosi…

Applicazioni per la sicurezza

Ma anche le “nostre” applicazioni di sicurezza possono beneficiare della tecnologia satellitare. A partire dall’industriale passando per il rilevamento incendi per arrivare, ma sono solo alcuni esempi, alla logistica, dove il tracciamento in tempo reale risulta fondamentale. Sono già presenti delle soluzioni in cui il monitoraggio satellitare e la videosorveglianza si trovano in un’unica piattaforma, per ridurre i tassi di incidenti, aumentare il risparmio di carburante e migliorare la sicurezza sulla strada. Nelle applicazioni come lo smart metering e lo smart building, avere una rete dati satellitare per le soluzioni di IoT consente di espandere facilmente il numero di sensori esistente senza dover sostituire le infrastrutture, con un notevole ROI di tempo e costi. Inoltre, ad esempio, in questo momento in cui il risparmio energetico è diventato obbligatorio, un contatore intelligente, se si trova in un punto dell’edificio abbastanza ostico, evento che si verifica spesso, con la connessione satellitare non perde mai “il filo” e non ha bisogno nemmeno di gateway aggiuntivi per la trasmissione del segnale. 

In conclusione

Di sicuro il 5G sta facendo passi da gigante nel settore della connettività, ma non dimentichiamo di dare anche un’occhiata al cielo da questa terra che ha fame di connessioni sempre più efficienti e sicure.



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