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Saper valutare i preventivi di installazione di un sistema d’allarme

13/07/2022

di Davide Marcomini - Titolare MD sistemi, Ideatore e fondatore del portale Top Security Advisor

Hai sentito, hanno rubato dai vicini, chiama subito un installatore e facciamo fare un preventivo”. Normalmente se non si conosce un installatore di impianti di allarme o un elettricista e si ha mai avuto nulla a che fare con il problema furti, la regola è cercare qualcuno che possa innanzitutto dare un’idea dei costi. Questo articolo vuole essere un aiuto a chi non sa come destreggiarsi nella scelta di un bene importante quanto difficile da comprendere come un impianto di allarme intrusione. Prima però di passare alla disamina dei costi che compongono un sistema di allarme, vediamo quale potrebbe essere una buona traccia per chiedere ai diversi interlocutori un preventivo che possa essere quantomeno confrontabile.

Un preventivo deve essere chiaro e trasparente, riportando in modo inequivocabile tipologia e quantità di prodotti/componenti che andranno a costituire l’opera finita, nel nostro caso l’impianto d’allarme intrusione (antifurto).

Cosa cambia il prezzo

Ci sono vari fattori che possono fare aumentare o diminuire sensibilmente il prezzo dell’impianto:

• livello di sicurezza da raggiungere

• tipologia e natura delle apparecchiature

• tecnologia adottata dalle apparecchiature

• numero dei componenti installati

• funzionalità della centrale di controllo

• scalabilità di tutte le componenti

• tipologia e numero degli avvisatori acustici

• difficoltà di installazione

• rispetto delle norme tecniche vigenti e degli obblighi contributivi

Livello di sicurezza

In base alla preventiva analisi dei rischi, che tiene conto di molteplici aspetti quali ubicazione e conformazione dell’edificio, numero degli accessi praticabili e loro altezza, valori contenuti ecc, il professionista può stabilire, di comune accordo con il cliente, il livello di sicurezza che l’impianto dovrà raggiungere. Il livello dovrà essere esplicito e sarà la base di partenza del preventivo.

Tipologia e natura delle apparecchiature

Sembra banale ma non tutte le apparecchiature sono uguali, e non tutte sono in grado di offrire lo stesso livello di sicurezza, la stessa scalabilità, gli stessi costi di manutenzione ecc: il consiglio quindi è di confrontare sempre apparecchiature uguali o simili.

Tecnologia adottata dalle apparecchiature

Non tutte le apparecchiature sono dotate delle stesse tecnologie e il fatto che possano essere cablate piuttosto che wireless non è una discriminante sufficiente per stabilire che possano essere uguali: anche in questo caso conviene confrontare sempre apparecchiature uguali o simili.

Numero dei componenti installati 

Anche in questo caso non è superfluo ricordare che per un giusto confronto serve una traccia, sulla base della quale deve essere presa in considerazione la stessa quantità di componenti aventi stesse caratteristiche e funzionalità. Ad esempio 10 rilevatori di apertura non possono essere sostituiti da 4 rilevatori esterni.

Funzionalità della centrale di controllo

La centrale è il cuore dell’intero sistema: si occupa infatti di analizzare tutti i segnali provenienti dalle periferiche - siano esse cablate, wireless o via bus - e trasformarli in azioni, chiamate, SMS, invio protocolli digitali, sirene ecc. Tutte queste funzioni devono essere valutate per una scelta corretta della centrale, poiché non tutte le centrali offrono uguali funzioni: ad esempio, se devo collegare l’impianto alla stazione delle Forze dell’Ordine la centrale dovrà necessariamente essere dotata di comunicatore telefonico di tipo vocale.

Scalabilità di tutte le componenti

Quando usiamo il termine “scalabile” intendiamo un impianto o un apparecchiatura che consenta ampliamenti e/o aggiornamenti futuri senza stravolgimenti dell’intera infrastruttura. In genere le apparecchiature di fascia alta sono progettate in modo da essere scalabili nel tempo e per questo durature. Nella valutazione di un preventivo occorre quindi tenere conto del fattore scalabilità per non dover sostituire l’intero impianto per un semplice aggiornamento o necessità ulteriore che potrebbe nascere nel tempo.

Tipologia e numero degli avvisatori acustici

Nonostante qualcuno sostenga che gli avvisatori acustici (sirene), specie quelle esterne, siano obsolete, fuori norma e fastidiose, la norma tecnica riguardante gli impianti di allarme intrusione - la CEI 79-3 - prevede che ne sia installata almeno una per il raggiungimento del livello di sicurezza 2.

Difficoltà di installazione

Anche se si ignora completamente come funziona un sistema di sicurezza, è utile sapere che si tratta di un impianto a tutti gli effetti, per il quale è previsto il rilascio della dichiarazione di conformità. Dunque non è un elettrodomestico che, una volta tolto dall’imballo, si attacca alla prima presa di corrente utile e funziona… Chi crede questo rischia di incappare in un grosso errore, o peggio di acquistare una soluzione mordi e fuggi che di sicuro ha ben poco. Essendo un impianto, presenterà delle difficoltà installative: dalla stesura dei cavi al collegamento e programmazione dei componenti, fino alla cautela nell’uso di alcune apparecchiature per evitare danni, soprattutto in luoghi già abitati. 

Rispetto delle norme tecniche vigenti e degli obblighi contributivi

Per poter essere certificato ad un determinato livello ed essere corredato dalla Di.Co. (Dichiarazione di Conformità DM 37/08), l’impianto deve essere realizzato nel rispetto delle norme vigenti con apparecchiature certificate in base all’uso e all’installazione, senza dimenticare che durante le fasi di installazione un operatore potrebbe ferirsi: per questo è sempre auspicabile che quest’ultimo sia in regola con gli obblighi contributivi, proprio per evitare grane o grattacapi.

Scegliere il professionista

Una volta individuato il tipo di impianto da realizzare, il livello di sicurezza che si vuole raggiungere, i materiali da utilizzare, le componenti, la loro quantità e qualità, bisognerà soffermarsi sulla scelta del professionista, cercando di capire chi offra maggiori garanzie non solo in termini di sostituzione di apparecchiature eventualmente guaste ma anche in termini di assistenza post vendita, manutenzioni, interventi fuori garanzia e loro tempistiche – su questo punto meglio prevedere anche un contratto di manutenzione preventiva.

Un ultimo consiglio

Nella valutazione di più preventivi, meglio limitarsi a 3 o 4: diversamente si rischia di entrare in un vortice di caratteristiche tecniche molto complesse che potrebbero determinare una scelta inappropriata, dettata magari dal prezzo o dalle capacità dialettiche del venditore. Se l’impianto è di grandi dimensioni e le cifre sono considerevoli, meglio rivolgersi ad un professionista: il Perito elettrotecnico abilitato, ad esempio è una figura in grado di redigere un capitolato sulla base del quale le aziende faranno le loro offerte a parità di componenti, quantità, tipologia e quant’altro.

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, box o figure, per visualizzarle apri il pdf allegato. 

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