venerdì, 19 aprile 2024

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Come scegliere il rilevatore antintrusione ottimale

11/05/2022

di Marco Censi - National Account Italia per OPTEX

La funzione di un rilevatore di intrusione o di movimento (volumetrico) è, come suggerisce il nome, quella di “rilevare”. Questo dovrebbe avvenire in maniera estremamente affidabile, senza perdere allarmi reali e riducendo al minimo  le attivazioni improprie. I rivelatori commerciali e residenziali comprendono tecnologie ad infrarossi passivi (PIR) e a doppia tecnologia (DT) con tecnologie PIR e microonde. Al di là delle analogie che i sensori disponibili sul mercato possono registrare, ci sono aspetti su cui installatori e rivenditori concordano quando si tratta di scegliere un buon rilevatore d’intrusione: analizziamoli assieme. 

I  sensori hanno fatto molta strada: quelli più avanzati utilizzano microprocessori digitali con algoritmi e analitiche personalizzate che conferiscono al rivelatore l’intelligenza necessaria per riconoscere l’ambiente e distinguere le intrusioni reali. Per esempio, le logiche multidimensionali permettono al sensore di analizzare i segnali infrarossi passivi e le informazioni ambientali: attraverso questa analisi il sensore può riconoscere e mitigare i falsi allarmi dovuti a variazioni climatiche, vegetazione in movimento, insetti e piccoli animali. Un altro vantaggio che la logica digitale puó garantire sta nel poter regolare il rilevatore al fine di mantenere un lavoro ottimale anche in climi molto caldi, quando la temperatura del corpo è simile a quella ambientale. 

Qualità dei componenti

La qualità della rilevazione è un fattore determinante e dipende dal tipo di componenti utilizzati, che dovranno essere forniti da produttori certificati e sottoposti a rigorosi test. Per verificare la qualità dei componenti nei sensori antinintrusione occorre concentrarsi sulla qualità della lente, sulle informazioni tecniche del resistore, del transistor, degli elementi piro, dei sensori a microonde, delle coperture e del grado IP.  Oltre alla qualità dei componenti, bisogna considerare i controlli di qualità a cui il rilevatore è stato sottoposto ed ha superato: essi provano la sua efficacia e garantiscono prestazioni ottimali in presenza, ad esempio, di animali domestici o di condizioni meteorologiche avverse.

Lente di alta qualità

Scegliere un rilevatore con una lente di alta qualità è importante per ottenere le migliori prestazioni. Una messa a fuoco precisa permette il massimo contrasto di segnale rispetto allo sfondo e genera una ricezione più efficiente del segnale IR, che si traduce in migliori prestazioni di rilevazione e maggiore stabilità di rilevazione all’interno dell’area di copertura, sia a distanza ravvicinata che a lunga distanza dal sensore. 

Microonde di qualità

Nei sensori DT (dual technology) la qualità del modulo a microonde è decisiva. Per esempio, l’uso di antenne in oro previene la corrosione e il deterioramento del segnale, allungando la vita del sensore soprattutto in climi caldi e umidi. Per quanto riguarda la struttura esterna, l’uso di componenti ASA nelle coperture dei sensori si è dimostrato il più adatto, soprattutto per i sensori esterni che sono esposti a condizioni climatiche difficili e a possibili atti di vandalismo.  

Installare risparmiando 

Una corretta installazione del sensore è essenziale per il suo buon funzionamento. Un esempio è la regolazione dell’area di rilevamento, che non deve superare l’area da proteggere ed entrare in aree pubbliche dove potrebbe peraltro generare falsi allarmi. Alcuni rilevatori offrono in tal senso una regolazione manuale dal sensore, permettendo di aggiustare la copertura con precisione, in modo che il rilevamento finisca dove si desidera (ad es. alcuni produttori offrono 5 opzioni di raggio: 2,5 m, 3,5 m, 6m, 8,5 m o 12 m). La facilità di installazione fa ovviamente risparmiare tempo e costi: trattasi quindi di un fattore importante per  una scelta corretta. Alcuni produttori colorano gli elementi configurabili del sensore in modo che sia intuitivo identificare dove vanno effettuate le regolazioni.

Cos’altro? 

Ci sono altri fattori che, sebbene possano non essere decisivi, offrono comunque spunti interessanti per effettuare la miglior scelta: wireless, comunicazione bi-direzionale, integrazione in un sistema di terza parte, design.

E la garanzia?

Ogni cliente ed ogni installazione sono diversi: saper scegliere il sensore giusto caso per caso permette di raggiungere l’obiettivo specifico con la massima affidabilità. Infine, un buon rilevatore è accompagnato da una buona garanzia, quindi è sempre consigliabileassicurarsi che il periodo di protezione del produttore sia tra i 2 e i 5 anni (così si attestano le comuni garanzie).


maggiori informazioni su:
www.optex-europe.com/it



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