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Frodi creditizie per 92 milioni di euro

31/01/2011

BOLOGNA - Negli ultimi anni il fenomeno delle frodi creditizie, che si realizza mediante furto di identità e utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui, è risultato in costante aumento anche in Italia. Infatti sono oltre 60 i tentativi di frode commessi ogni giorno nel nostro paese, la maggior parte dei quali va a segno. Questo il segnale di allarme che emerge dall'aggiornamento periodico dell'Osservatorio sulle Frodi Creditizie realizzato da CRIF, che registra un costante incremento del fenomeno, preoccupante soprattutto se comparato con il numero di rapine in danno gli Istituti di credito italiani, che nel 2009 sono state poco più di 1.700. Dalle elaborazioni realizzate da CRIF, si stima infatti che nel primo semestre 2010 i casi di frode creditizia siano stati circa 11.000 (+9% rispetto al I semestre 2009) per un importo complessivo pari a 92.158.000 di euro (+7% rispetto al I semestre 2009). A rendere ancor più allarmante questo tipo di frode sono i tempi di detection, ovvero i tempi necessari per scoprire che i propri dati personali sono stati carpiti e utilizzati per mettere a segno una frode creditizia, che sono sempre più lunghi. Solo nel 21% dei casi la frode viene scoperta entro i primi 6 mesi; nel 20% dei casi si scopre da 6 mesi a un anno dopo, magari perché si scopre di aver contratto un debito per un finanziamento mai richiesto. Oltre al danno, la beffa: la frode creditizia potrebbe infatti pregiudicare anche la reputazione di buon pagatore della vittima. Le frodi creditizie e finanziarie si concretizzano attraverso l'appropriazione dei dati delle carte di credito, della sottrazione delle credenziali di accesso all'internet banking o dei sistemi di pagamento online, del furto delle credenziali di posta elettronica o dell'appropriazione di dati identificativi personali per acquistare prodotti o sottoscrivere servizi con l'identità altrui. Oltre il 71% dei casi riguarda i prestiti finalizzati, seguiti da carte rateali e dai prestiti personali. Le tipologie merceologiche maggiormente oggetto di frode sono quelle relative ad automobili e moto (53% del totale), prodotti hi tech come elettronica, informatica e telefonia (17%), arredamento (9%) ed elettrodomestici (8%). Lo sviluppo del fenomeno è anche riconducibile anche alla rapida crescita di internet, che ha portato un impatto diretto sulle dinamiche di socializzazione, sui comportamenti di acquisto e, soprattutto, sulla circolazione dei dati personali. Occhio quindi, al web e ai social network.

www.crif.com



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