Lo scorso 9 dicembre, a seguito di una vera e propria maratona durata tre giorni, la presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta di norme armonizzate sull’Intelligenza artificiale (AI), il cosiddetto “Artificial Intelligence Act”.
Trattandosi della prima proposta legislativa di questo genere al mondo, tale accordo potrà stabilire uno standard globale per la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale in altre giurisdizioni, così come è avvenuto per il GDPR, promuovendo così l’approccio europeo alla regolamentazione tecnologica sulla scena mondiale.
Obiettivo del progetto di regolamento è infatti proprio quello di garantire che i sistemi di IA immessi sul mercato europeo - da parte di attori sia privati sia pubblici - e utilizzati nel suo ambito siano non solo sicuri, ma anche rispettosi dei diritti fondamentali e dei valori dell’Unione Europea.
Il principio è regolamentare l’IA, in base alla capacità di quest’ultima di causare danni alla società, seguendo un approccio “basato sul rischio”: più il rischio è elevato, più severe sono le regole. Un accenno all'entrata in vigore: l'accordo provvisorio prevede che la legge sull'AI si applichi due anni dopo la sua entrata in vigore, con alcune eccezioni per disposizioni specifiche.
L’accordo chiarisce inoltre che il regolamento non si applica ad ambiti esterni all’ambito di applicazione del diritto comunitario e non dovrebbe, in ogni caso, pregiudicare le competenze degli Stati membri in materia di sicurezza nazionale o di qualsiasi entità a cui siano affidati compiti in tale ambito.
Gli elementi principali dell'accordo provvisorio
Si possono sintetizzare come segue i principali elementi di novità dell’accordo provvisorio, rispetto alla proposta iniziale della Commissione:
- norme sui modelli di IA di carattere generale ad alto impatto che possono determinare rischi sistemici in futuro, nonché sui sistemi di IA ad alto rischio
- un sistema di governance rivisto con alcuni poteri esecutivi a livello dell'UE
- ampliamento dell'elenco dei divieti, con la possibilità di utilizzare l'identificazione biometrica a distanza da parte delle forze dell'ordine negli spazi pubblici, fatte salve le garanzie
- migliore tutela dei diritti attraverso l'obbligo per gli utilizzatori di sistemi di IA ad alto rischio di effettuare una valutazione d'impatto sui diritti fondamentali prima di mettere in uso un sistema di IA.
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