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Assemblea Anie 2020: la tecnologia è il motore della ripresa

14/10/2020

MILANO - "Ora più che mai occorrono competenze, tecnologie, risorse e volontà politica. Le risorse oggi ci sono: i 209 miliardi del Recovery Fund ci offrono un’occasione unica di completare la trasformazione digitale del nostro paese. Chiediamo che vengano spesi secondo un disegno di politica industriale teso a favorire le tecnologie che abilitano la trasformazione digitale delle imprese italiane”.

Con queste parole il Presidente di Anie, Giuliano Busetto, si è espresso in apertura dell'Assemblea Anie "Tecnologie per la ripresa" che si è svolta, sia in presenza, sia in diretta streaming, il 13 ottobre 2020.

ANIE, una delle più importanti organizzazioni Confindustriali per peso e rappresentatività con oltre 84 miliardi di euro di fatturato, 1.500 aziende associate e circa 500.000 addetti, sintetizza con questa riflessione\appello il messaggio che la Federazione rivolge agli associati ma soprattutto alle Istituzioni.

Industria e innovazione sono i punti centrali dai quali parrtire per rilanciare il nostro sistema economico e per rimuovere i problemi che rallentano l’Italia. L’incontro è stato quindi l’occasione per ribadire la centralità delle industrie ANIE, che forniscono tecnologie per i 4 mercati strategici per l’Italia (industria, building, energia e infrastrutture), per analizzare l’impatto della pandemia sulle imprese associate e il mpodo in cui la Federazione le abbia supportate, ma soprattutto un momento di confronto, di carattere propositivo, perché sono state illustrate in modo molto dettagliato le proposte per il rilancio del nostro Paese attraverso il recovery fund e l’evoluzione tecnologica.

L'impatto della pandemia da Covid-19 sul sistema economico

All’evento hanno partecipato, oltre a Giuliano Busetto, anche Gianni Brugnoli, Vice Presidente di Confindustria, Elio Cosimo Catania, Consigliere Politica Industriale del MISE, Francesco Daveri, economista e Alda Paola Baldi, responsabile acquisti Italia Enel.

Naturalmente è stato dedicato ampio spazio agli effetti dell’emergenza Covid-19 e alle stime sulla produzione. L’impatto della pandemia è stato notevole su tutto il sistema economico e le industrie ANIE non sono state risparmiate, come confermano i dati dell’Osservatorio sul mercato delle tecnologie della Federazione. Nei mesi gennaio-giugno il 71% delle imprese del campione indicano un calo del fatturato rispetto ai sei mesi precedenti. Le stime sul secondo semestre dell’anno intercettano la riapertura delle attività successiva al lockdown: scende al 33% la quota delle aziende che dichiarano un’ulteriore flessione del fatturato. Sul fronte occupazionale emergono segnali di stabilità su entrambi i semestri per oltre il 70% delle imprese.

La lieve ripresa sul secondo semestre non attenua le pesanti perdite attese in chiusura d’anno: il 71% delle imprese del campione stima sull’intero anno 2020 un calo del fatturato (calo a due digit per il 40% delle aziende). Proprio l’emergenza sanitaria, durante i mesi di lockdown, e poi ora con una ripresa non facile, ha reso sempre più evidente che proprio la trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica possono aiutare la ripresa economica del Paese, oltre a una formazione attenta e mirata.

Le restrizioni alle attività fanno comprendere l’esigenza di considerare la digitalizzazione come elemento primario. Per il 65% delle imprese la necessità di ripensare l’attività lavorativa a seguito dello sviluppo della pandemia sta sostenendo, all’interno delle aziende, gli investimenti in nuove tecnologie digitali. In un’ottica di più lungo periodo, il 70% delle imprese ANIE ha capito quanto sia essenziale investire in tecnologie digitali anche oltre l’emergenza.

L'importanza della digitalizzazione e le proposte di Anie per il rilancio

Busetto si è quindi soffermato proprio su questo aspetto: “La pandemia ha messo in evidenza l’importanza della digitalizzazione in tutti gli ambiti della nostra vita. Le imprese ANIE forniscono tecnologie che vengono impiegate ovunque dalla casa all’industria, dai trasporti alle infrastrutture energetiche e di comunicazione. Queste tecnologie abilitanti la transizione digitale , sono loro stesse elemento imprescindibile nella generazione e trasmissione di dati”.

Per le imprese di Federazione ANIE è fondamentale progettare lo sviluppo della domanda nei mercati finali delle quattro aree (industria, building, energia, trasporti). La capacità di orientare le risorse europee e nazionali verso progetti concreti è quanto ANIE si ripropone a supporto di Confindustria, chiedendo al Governo un quadro normativo chiaro che consenta alle imprese di accedere alle straordinarie risorse date dal recovery fund con rapidità ed efficacia.

La tecnologia deve essere nuovamente al centro del dibattito sulla ripresa e la tecnologia è al centro delle proposte della federazione. I punti salienti della sua analisi, settore per settore.

Industria - Occorre riportare al primo gradino della priorità nazionale l’attenzione sull’Industria. Risorse significative del recovery fund vanno quindi utilizzate per favorire il processo di digitalizzazione. “Come Federazione ANIE, in primo luogo, chiediamo un rafforzamento del Piano Transizione X.0 in termini di aumento delle aliquote e dei massimali di spesa degli incentivi fiscali (beni materiali, immateriale e R&S). Riteniamo poi indispensabile un prolungamento del periodo finanziato con una copertura economica assicurata per tre, possibilmente cinque anni”.

Building - Il processo di digitalizzazione che ha riguardato il settore industriale deve coinvolgere in modo rapidi anche il settore delle costruzioni. “Come Federazione ANIE chiediamo che Casa 4.0 sia una priorità del Governo garantendo una parte dei fondi e una sua introduzione nella prossima legge di bilancio. Quindi, innanzitutto che il meccanismo del super bonus si applichi (oltre che alla domotica, impianti fotovoltaici e ricarica elettrica) anche a tutte le tecnologie, apparecchiature, soluzioni impiantistiche innovative, intelligenti ed energeticamente performanti (impianti di sicurezza, illuminazione, ascensori, fino agli elettrodomestici). Inoltre, che si riconsideri di introdurre nell’ordinamento nazionale l’indicatore digitale (SRI), ovvero l’indicatore di valutazione dell’intelligenza di un edificio previsto nella legislazione europea che consentirebbe di avere un parametro per misure il grado di interconnessione degli edifici, aumentandone anche il loro valore".

Energia - Una sfida "senza precedenti". Così è stata definito decarbonizzare il settore energetico. Grazie all’innovazione tecnologica si stanno compiendo grandi progressi. “Come Federazione chiediamo al Governo che metta in campo una serie di misure concrete per attuare quanto già oggi previsto dal Piano Nazionale Clima ed Energia (PNEC). Iniziando dalla semplificazione burocratica e autorizzativa che blocca l’apertura di tanti cantieri di impianti a fonti rinnovabili in tutta Italia. Occorre fornire supporto economico per gli impianti di piccola taglia e per il recupero ambientale di quelle aree “dismesse” che necessitano di bonifica, altresì, serve impiegare altre aree che possano accogliere anche il fotovoltaico a terra.

Eolico, fotovoltaico, sistemi di accumulo e mobilità elettrica sono elementi fondanti del PNIEC e andrebbe seriamente valutata una misura 4 che promuova la filiera produttiva di componenti e sistemi innovativi, ivi incluse le batterie. Analogamente lo sviluppo infrastrutturale delle reti necessita di maggiori investimenti in ottica smart grid. Quanto all’efficienza energetica vi sono tecnologie, oggi escluse dalla detrazione, che potrebbero contribuire a traguardare gli obiettivi di riduzione dei consumi; si pensi agli impianti elevatori, di sicurezza, di illuminazione e agli elettrodomestici energeticamente performanti”.

Trasporti - Le industrie progettano, ingegnerizzano e producono i loro prodotti e sistemi in Italia e sono molto attive nello sviluppo del sistema ERTMS (European Rail Traffic Management System), sistema interoperabile a livello europeo in grado di migliorare sicurezza, prestazioni, affidabilità, puntualità e di ridurre i costi di manutenzione. “Come Federazione chiediamo al Governo di garantire la copertura economica per la piena implementazione del piano di sviluppo ERTMS che permetterebbe di avere una rete all’avanguardia nel panorama europeo oltre che un’ampia ricaduta in termini economici sul sistema industriale italiano”.

 

 


maggiori informazioni su:
www.anie.it



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