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Allnet.Italia: Security e Big Data, il nuovo binomio del controllo accessi

20/08/2019

MILANO - Dal 1° Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia, realizzato da Fondazione Censis e Federsicurezza, emerge con chiarezza la domanda, da parte di aziende e privati, di installazione di impianti di videosorveglianza e sicurezza sia in costante crescita.

Dinanzi a una richiesta di protezione sempre più articolata, anche l’offerta si è diversificata, trainata dall’introduzione di tecnologie evolute basate sull’IoT e l’Intelligenza Artificiale. Il comparto, grazie alle potenzialità offerte dall’utilizzo di innovazioni sempre più sofisticate come, biometria, Keypad, LPR (License Plate Recognition) per il riconoscimento delle targhe, estende i propri confini verso la definizione di sistemi di Safe & Security sempre più efficienti e “smart”, per la protezione totale di edifici e delle città, in cui la raccolta dei dati e la loro elaborazione in informazioni aggregate, rappresenta il vero valore aggiunto in termini di “Situational Awareness”.

Allnet.Italia, in qualità di un vero e proprio “partner tecnologico” di riferimento, ha stretto importanti collaborazioni con Vendor di primo piano del settore, tra cui 2N, Sofia Locks e Mobotix, al fine di supportare gli operatori del settore nell’individuazione della soluzione completa più idonea a soddisfare le specifiche esigenze applicative dei loro clienti.

L'evoluzione del mercato del controllo accessi

Alessandro Milo, BDM Cyber Security & Video Surveillance over IP di Allnet.Italia (in foto), chiarisce come si sia evoluto il mercato del controllo accessi negli ultimi anni. 

“Negli ultimi 5-6 anni, il mercato del controllo accessi ha conosciuto un forte cambiamento, grazie anche all’evoluzione di tecnologie basate sul Cloud e su standard aperti IP. In particolare, da circa 2 anni, stiamo assistendo ad una nuova fase di crescita del settore, dovuta soprattutto all’integrazione di questi sistemi con piattaforme di IoT ed Intelligenza Artificiale.

In base a una fotografia scattata dal Business Insider Intelligence, nei prossimi 5 anni i dispositivi IoT in rete arriveranno ad essere 40 miliardi e, i Governi saranno pronti a investire 900 miliardi di dollari, entro il 2023, nello sviluppo di Smart Cities, Smart Utility, Smart Building e sistemi di telecamere connesse. Il vero valore aggiunto, però, alla base dell’utilizzo di tali tecnologie, è rappresentato dalla capacità di raccogliere l’enorme quantità di big data scambiati dai diversi oggetti e di elaborarli in informazioni aggregate, attraverso l’utilizzo di sofisticati algoritmi di Intelligenza Artificiale, al fine di poterne trarre “informazioni” utili al business aziendale e/o al miglioramento complessivo dell’efficacia del sistema".

    


maggiori informazioni su:
www.allnet-italia.it



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