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Intelligenza artificiale e cybersicurezza: combinare i dati con l’esperienza umana

17/10/2018

MILANO - Sempre più presente nelle nostre vite, e sempre più in grado di influenzarle, l'intelligenza artificiale può essere utilizzata in modo efficace per contrastare gli attacchi informatici.

Check Point Software Technologies ha già esplorato il mondo dell’AI nella sicurezza informatica, utilizzando tre strumenti per la prevenzione delle minacce, chiamati: Campaign Hunting, Huntress e Context-Aware Detection (CADET). Al momento, le tecnologie AI non sono ancora sufficientemente mature per essere utilizzate da sole e, perché risultino efficaci, vi è ancora bisogno di una grande quantità di input umani. Quando l'intelligenza artificiale verrà utilizzata come extra, aggiunta a un mix di motori esperti progettati per coprire l'intero panorama degli attacchi, la cybersecurity sarà però ancora più all’avanguardia.

Campaign Hunting - Senza l’intelligenza artificiale, un analista che studia le componenti malevoli, è in grado di individuare l'origine di tali elementi e identificare casi simili, come i domini registrati dalla stessa persona nello stesso momento, con la stessa terminologia. Grazie alle tecnologie AI per emulare e meccanizzare l'intuizione umana, gli algoritmi di Check Point sono in grado di analizzare milioni di indicatori già noti e cercarne altri simili. Possono quindi produrre un ulteriore feed di informazioni sulle minacce. Più del 10% degli attacchi vengono bloccati esclusivamente dalla tecnologia di Campaign Hunting.

Huntress - Questo motore è alla ricerca di file eseguibili malevoli, uno dei problemi di più ardua soluzione nella cybersecurity. Per sua natura, un file eseguibile può fare qualsiasi cosa quando è in esecuzione, perché non sta violando alcun limite: questo rende difficile capire se sta cercando di fare qualcosa di malevolo. Una volta raccolti centinaia di parametri runtime, questi vengono forniti al motore AI-based, precedentemente istruito attraverso milioni di eseguibili non validi già noti, per poi classificarli. Huntress è in grado di rilevare eseguibili malevoli al di là di ciò che l'antivirus e l'analisi statica potrebbero trovare. Il 13% degli eseguibili maligni rilevati vengono trovati esclusivamente da questo motore.

CADET -Anziché analizzare elementi isolati, questo strumento permette di esaminare un intero contesto e chiedere, ad esempio, se il link è stato inviato in una e-mail, chi lo ha inviato, quando il dominio è stato registrato e chi lo ha registrato. Utilizzando il motore AI di CADET, è possibile raggiungere un verdetto univoco, accurato e contestualizzato.

 

 

 



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