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Frodi creditizie, in aumento tramite furto di identità

07/09/2018

MILANO - Le frodi creditizie perpetrate mediante furto di identità continuano a crescere. Nel 2017 i casi rilevati sono stati più di 26.600 per un importo medio pari a oltre 5.700 euro e una perdita economica pari a circa 153 milioni di euro.

Le tipologie classiche sono due: identità rubate per ottenere prestiti finalizzati all'acquisto di beni di consumo (il 34,6% dei casi ha avuto come oggetto l'acquisto di elettrodomestici ma quote rilevanti hanno riguardato anche il comparto auto-moto, 9,4% del totale, e le spese per la casa, 9,9%, l'arredamento, 6,6% ed elettronica–informatica–telefonia, 4,6%); frodi perpetrate sulle carte di credito, che arrivano a spiegare il 27,7% dei casi totali a fronte di una crescita che nel 2017 è stata pari addirittura al +49% rispetto all'anno precedente.

Le rilevazioni sono contenute nella 26ª edizione dell'Osservatorio Crif-Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie. La distribuzione delle frodi per sesso evidenzia che la maggioranza delle vittime (il 57,8% del totale, per la precisione) sono ancora una volta uomini ma rispetto all'anno precedente si registra un cospicuo aumento delle vittime di sesso femminile (+18,1%).

Se la classe in cui si concentra il maggior numero di casi rimane quella compresa tra i 41 e i 50 anni (con il 25% del totale), quella nella quale si rileva il maggior incremento rispetto alla precedente rilevazione è quella dei 18-30enni (+9,3%), che dimostrano di essere particolarmente esposti forse anche a causa della scarsa consapevolezza e di una eccessiva disinvoltura nell'utilizzo dei canali digitali con la relativa disseminazione di informazioni personali sovente utilizzate dai criminali per ricostruire identità false per portare a compimento le frodi. In crescita anche il peso degli over 60 anni, che vedono un incremento del 7,1%.

La Sicilia al primo posto

La ripartizione percentuale delle frodi per regione di residenza dichiarata al momento della richiesta del finanziamento vede al primo posto del ranking la Sicilia, con il 16% del totale, seguita a ruota dalla Campania, con il 15,9%, e più distanziate Lombardia, Puglia e Lazio. Nella sostanza si tratta delle stesse regioni che occupavano i primi posti di questa classifica anche nell'anno precedente ma con la novità della Sicilia che sorpassa la Campania in virtù di una significativa crescita dei casi rilevati.

Nel 57% dei casi la frode creditizia viene scoperta entro 6 mesi ma, più in generale, entro i 12 mesi il tasso di scoperta è pari a quasi al 70%. Si osservano però casi per i quali i tempi di scoperta avvengono anche dopo tre, quattro o addirittura cinque anni (circa il 18% del totale). La maggior parte dei casi scoperti entro i 6 mesi corrispondono a uno small ticket, mentre i casi di frode con importi superiori ai 10 mila euro in genere necessitano tempi più lunghi, tanto che il 19% dei casi viene scoperto dopo oltre 5 anni.

Un lavoro realizzato in ogni passo in collaborazione con le Autorità di Pubblica Sicurezza definendo le necessità di installazione, le criticità e gli aspetti di installazione necessari per garantire in ogni condizione il perfetto funzionamento del sistema e la sicurezza della manifestazione.

Articolo a cura di Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy


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