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Indagine FIASO: per fermare furti in asl e ospedali occorre investire in sistemi di sicurezza

02/08/2018

MILANO - “Il 50% delle strutture sanitarie ed ospedaliere negli ultimi cinque anni ha subito almeno un furto di farmaci o dispositivi medici”. È questo il dato sulla sicurezza di Asl e ospedali emerso dalla ricerca della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) sulla logistica sanitaria. Il lavoro è stato condotto con la partecipazione di 60 aziende in 15 Regioni italiane e la collaborazione della Società dei farmacisti ospedalieri (Sifo), l’Istituto di management della scuola superiore di Sant’Anna e Assoram, l’Associazione nazionale degli operatori commerciali e logistici farma e salute.

Oltre il 70% dei partecipanti all’indagine si è servito di una polizza assicurativa a copertura non solo delle sottrazioni indebite ma anche di ammanchi e danneggiamento delle merci, come solo strumento di difesa. La ricerca è andata oltre, andando a verifcare quanto queste strutture siano dotate di dispositivi di sicurezza in grado di scongiurare il fenomeno dei furti.  

La metà di esse ha investito in sistemi di controllo accessi, sistemi antintrusione, di videosorveglianza, installati negli ultimi 5 anni. L’80% delle aziende intervistate da Assoram si sono dotate di sistemi di sicurezza, come vigilanza esterna e sistemi di allarme.

 

Occorre investire in sistemi di sicurezza

Le aziende sanitarie e gli ospedali “puntano sempre più sul miglioramento dei processi di gestione della logistica per ottimizzare l’utilizzo di farmaci, dispositivi medici ed altri beni sanitari. Prima di tutto riducendo le scorte per evitare sprechi e poi con sistemi di sicurezza –  emerge dell’indagine  – e di audit, oltre che con adeguate coperture assicurative per fronteggiare il fenomeno dei furti di farmaci e dispositivi, che ha colpito un’azienda su due negli ultimi cinque anni”.

Dall’analisi dei dati emerge che l’area infrastrutturale (locali e strutture) è quella che presenta un livello di adeguatezza inferiore rispetto alle altre. In generale, l’adeguatezza infrastrutturale degli ospedali risulta, infatti, buona per il 45% dei rispondenti, ottima solo per il 9%, sufficiente ed inadeguata per il 46%, evidenziando la rilevanza e la diffusione del problema e la conseguente necessità di realizzare importanti interventi in materia. Dalla ricerca della Fiaso si evidenzia, inoltre, che il 60% delle stesse aziende rileva inoltre aree di “criticità media e alta nei magazzini per inadeguatezze strutturali” che riguardano in particolare gli spazi, la qualità degli accessi, la sicurezza degli ambienti. 

Dalla studio viene evidenziato “un insieme dei dati che mostra da un lato la necessità di investire nell’adeguamento delle infrastrutture, dall’altro la necessità di adeguare in modo significativo le strutture in riferimento ai sistemi di sicurezza di cui sono o sprovviste o non adeguatamente dotate, far progredire i modelli organizzativi verso quello che le aziende giudicano già oggi il migliore, ossia quello che permette la gestione della catena distributiva per processi, in armonia con quanto avviene in larga parte dei Paesi più sviluppati”.

 



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