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Presentato in Italia il sistema di tracciamento dei droni

12/06/2018

MILANO - Il costante aumento della presenza di droni nei cieli rende sempre più frequenti gli allarmi per droni in volo su zone vietate, come centri cittadini, aeroporti, impianti industriali, carceri o altre aree sensibili. DJI AeroScope, un sofisticato sistema di tracciamento realizzato dal colosso cinese DJI, specializzato proprio in droni sia amatoriali sia professionali, consente di individuare con precisione un piccolo multirotore in volo a chilometri di distanza e di conoscerne una serie di informazioni per valutarne l'eventuale pericolosità, migliorando così la sicurezza delle aree sensibili.

Nei giorni scorsi è stato presentato ufficialmente alle autorità italiane durante un test operativo svoltosi presso l'Aeroporto dell'Urbe a Roma. Grande l'interesse da parte delle istituzioni aeronautiche, come l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) e l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV). Particolare attenzione anche da parte delle Forze dell'Ordine, delle Forze Armate e degli apparati di sicurezza dello Stato.

AeroScope è dotato di un sistema di antenne sensibili e di apparati sofisticati che intercettano il canale di collegamento radio tra il radiocomando e il drone, oppure il segnale di telemetria video che lo stesso drone trasmette a terra. Il ricevitore decodifica quindi le informazioni e le invia allo schermo di un terminale, dove sono facilmente disponibili su una mappa per l'utente. In questo modo è possibile conoscere marca/modello, numero di serie, nome del proprietario, posizione del pilota, coordinate di decollo, rotta di volo e coordinate di posizione, oltre a direzione, altitudine e velocità del velivolo intercettato.

Due le versioni disponibili. Una è fissa, una portatile: la prima, dotata di un range circa 25 km, è già in uso in due aeroporti internazionali in Asia, mentre la seconda, con un range limitato a circa 5 km, è in fase di test in tutta Europa. La versione fissa può anche funzionare in cloud e vi possono essere collegati decine di apparati per coprire aree illimitate in ogni parte del mondo. Allo stato attuale, il sistema può tracciare solo i droni prodotti dalla DJI, ma l'azienda cinese sta lavorando in cooperazione con l'agenzia europea EASA per ampliarne la capacità ad altri droni, ad esempio utilizzando il collegamento WiFi, o un piccolo modulo hardware per i droni autocostruiti.

 

 



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